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È possibile non sapere di essere incinta?

C’è chi non ascolta abbastanza il proprio corpo, chi non si accorge perché è sovrappeso, chi non ci pensa, perché ha appena avuto un bimbo. Strano ma vero, partorire senza sapere di essere incinta è possibile. Leggi qui

credits: iStock



di Isabella Colombo


È successo a Varese, dove Emilia, 38 anni, ha dato alla luce Gabriele senza sapere di essere incinta. Poi a Cagliari: Maria, 35 anni, è arrivata in ospedale con un forte mal di pancia e ne è uscita con in braccio un bambino. Benedetta, invece, è nata a Bergamo, nel salotto di casa, come esito di un mal di schiena esagerato. «Si tratta di casi rari, ma partorire senza neanche sospettare una gravidanza è possibile», afferma Stefano Angioni, responsabile della Clinica ginecologica e ostetrica dell'Università degli Studi di Cagliari. «Anche a me succede, almeno una volta ogni due anni, di assistere donne che arrivano in ospedale in preda alle doglie scambiate per forti mal di pancia o coliche renali».


I SEGNALI A CUI NON SI BADA

A trarre in inganno, è la combinazione di una serie di fattori. «Prima di tutto un ciclo irregolare o addirittura assente, tipico delle ragazze più giovani o di chi si è sottoposto a diete sbagliate», dice l'esperto. «Il fatto di non avere le mestruazioni per parecchi mesi, quindi, non fa scattare l'allarme».

Al contrario, può capitare di avere delle perdite ematiche anche in piena gravidanza. «Sono dovute ad "aggiustamenti" del collo dell'utero o a minacce d'aborto. E possono ripetersi per più mesi».

Se a questo fattore si aggiungono anche il sovrappeso o l'obesità è facile che il pancione passi inosservato.

«Gli stessi sintomi tipici, come la nausea o il movimento del bambino, vengono scambiati per problemi gastro intestinali».

Se poi la gravidanza non è affatto cercata, e magari si usa pure un contraccettivo, è difficile collegare i cambiamenti del proprio corpo al fatto di diventare mamma. «Succede soprattutto alle ragazze giovani che finiscono a volte per negare l'evidenza perché non accettano il fatto di essere incinte. La negano a se stesse e, complice un abbigliamento "coprente", anche alla famiglia».


CHI SE NE ACCORGE, MA TARDI

I casi di neomamme ignare in sala parto sono rari ed estremi. È molto più comune invece accorgersi della gravidanza dopo 5 o addirittura 7 mesi di gestazione, cioè quando ci si reca dal medico per altri problemi o la forma della pancia comincia a destare sospetti.

«In genere succede a chi è rimasta incinta perché ha avuto un problema di assorbimento della pillola anticoncezionale», avverte Angioni. «Magari perché subito dopo averla ingerita ha avuto un episodio di vomito o diarrea. O perché ha preso antibiotici che ne hanno contrastato l'azione anticoncezionale. E così è avvenuta la fecondazione.

È molto probabile non accorgersi di nulla per parecchi mesi, soprattutto nel caso in cui si assume una pillola che non prevede pause mensili e che sospende del tutto le mestruazioni. Anche perché, continuando a prendere il farmaco come se niente fosse, la salute del feto non è affatto compromessa».


CHI NON CI PENSA PERCHÉ HA APPENA PARTORITO

Chi allatta un bambino sa bene che le probabilità di rimanere di nuovo incinta sono davvero minime visto che l'ormone della prolattina blocca l'ovulazione. Non sono nulle però, perché i livelli di prolattina possono variare e così può capitare di ritrovarsi a fare il bis nel giro di un anno. «In questo caso, i malesseri iniziali della nuova gestazione vengono associati alla stanchezza del puerperio», spiega l'esperto. «Mentre i chili in più rimasti dalla prima gravidanza nascondono quelli in arrivo della seconda. A completare l'"inganno" contribuisce la certezza che le mestruazioni durante l'allattamento sono assenti o irregolari».

18 marzo 2016

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