Fertility Day: ne abbiamo bisogno?

Starbene era nella sede del ministero della Salute pochi mesi fa per parlare di questo evento. Ma quella che doveva essere una giornata di prevenzione si è trasformata in un invito a fare figli e a farli da giovani



60005A fine maggio, assieme a una dozzina di altre giornaliste, ho partecipato nella sede del ministero della Salute a un incontro sul Fertility Day. Il giorno della fertilità: una novità assoluta in Italia. Il ministero aveva convocato noi esperte di comunicazione per avere consigli su come comunicare questo evento dedicato alla salute della coppia, che si sarebbe tenuto il 22 settembre. Alla salute della coppia? Sì, il Fertility Day, negli intenti, sarebbe dovuto essere un momento in cui fare prevenzione e promuovere i comportamenti giusti per contrastare l'aumento dell'infertilità maschile e femminile.

Ci era parsa un'ottima idea: l'infertilità è spesso causata da uno stile di vita sbagliato, trascuratezza, esami e controlli non fatti. Per negligenza o ignoranza ci si preclude la gioia di diventare genitore. Noi giornaliste avevamo fatto notare ai funzionari del ministero il rischio di trasformare, con una campagna sbagliata, questa giornata di prevenzione in un odioso invito a fare figli e a farli da giovani. E due ore buone se ne erano andate per la disamina del rischio e per definire il concetto di Fertility Day.

Io, per esempio, avevo detto che secondo me la fertilità è soprattutto una possibilità. Proteggerla significa proteggere, sin da quando si è piccoli, la possibilità di diventare un giorno madre e padre. Indipendentemente dalle scelte che ciascuno compie nella vita, tutte rispettabili, è doveroso fare informazione sui danni di alcuni comportamenti. Uno può decidere da adulto di rinviare i figli, può decidere di non farli, ma deve sapere come garantirsi la possibilità di averli se un giorno volesse soddisfare questo desiderio.

Purtroppo la campagna per il Fertility Day suona così: "La bellezza non ha età, la fertilità sì". "Genitori giovani. Il modo migliore per essere creativi". Una giornata per la tutela della salute riproduttiva si è trasformata in un’antistorica giornata per la natalità. Un clamoroso errore di comunicazione che, ci auguriamo, non spenga i riflettori sul tema della prevenzione.

1 settembre 2016

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