Per allentare la fatica oculare accumulata quindi, è consigliabile sforzarsi di ammiccare spesso, chiudendo gli occhi per alcuni secondi e distogliendo lo sguardo dal monitor, cercando di mettere a fuoco oggetti lontani dallo schermo del PC, nonché muovendo gli occhi (con la testa ferma) prima in alto e poi in basso, a destra e poi a sinistra.
«Quando ci si sente particolarmente contratti poi, può essere utile spalancare occhi e bocca, così da distendere i muscoli intorno al mento e al naso – aggiunge l’esperto – Certamente però, per garantire una corretta visione anche davanti al pc, è di fondamentale importanza mantenere una corretta lubrificazione e idratazione dell’occhio, motivo per cui consiglio a tutti i miei pazienti che lamentano i sintomi da “occhio secco”(ovvero arrossamento oculare, senso di secchezza e di corpo estraneo, sensazione di bruciore, prurito e fastidio alla luce) di ripristinare al più presto l’equilibrio del film lacrimale applicando due gocce di un collirio omeopatico a base di Euphrasia officinalis e Chamomilla vulgaris, due sostanze attive tradizionalmente utilizzate dalla farmacologia omeopatica nel trattamento dei più frequenti disturbi dell’occhio».