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Diabete e vacanze: come viaggiare in sicurezza

Anche ci soffre di diabete può affrontare la vacanza con serenità. Ecco i consigli del diabetologo e le precauzioni da prendere

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di Francesca Morelli


Fusi orari, viaggi anche moderatamente lunghi, mete oltre oceano e tropicali desiderate per un anno intero, non sono un limite neppure per chi soffre di diabete, specie di tipo 1.

L’importante è partire informati e preparati a mettere in atto, laddove necessario, le eventuali prevenzioni o precauzioni.


In aereo

«Il ‘kit’ completo del diabete (insulina, glucagone, siringhe, penne e set di infusione e relativi aghi, reflettometro, pungidito, lancette, zuccheri semplici) va tenuto nel bagaglio a mano, non imbarcato con la valigia nella stiva, per evitare il rischio che l’insulina, le strisce reattive e/o le diverse apparecchiature possano subire uno sbalzo termico ed essere dunque compromesse nella efficacia e funzionalità o che, per qualsiasi motivo, possano smarrirsi», spiega il dottor Domenico Mannino, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD) e direttore UOC Diabetologia e Endocrinologia al Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria. Per i pasti, in viaggi a lunga percorrenza, è possibile chiedere alla compagnia aerea il menù per diabetici.


Alla dogana

Al valico di frontiera potrebbero chiedere giustificazione per il trasporto e la presenza di farmaci a bordo. «In questo caso – precisa il medico – è necessario esibire una dichiarazione del diabetologo, preferibilmente in lingua inglese, che attesti che l’autosomministrazione di insulina è un salvavita per il paziente affetto da diabete di tipo 1 (insulino-dipendente)».

È bene viaggiare comunque con tutto il necessario – insulina, siringhe e accessori – in quantità superiore rispetto a quanto necessario per tutto il periodo di vacanza. Si consiglia, in ogni caso, di stipulare un’assicurazione che, all’occorrenza, possa consentire di accedere alle cure ospedaliere senza ulteriori costi aggiuntivi


Jet-lag

Al fuso orario deve adattarsi anche una eventuale modifica della terapia, da concordare per tempo con il proprio medico, prima di partire.

«In generale, se la differenza di fuso orario tra il paese di partenza e quello di destinazione è inferiore alle 3/4 ore non è necessaria una dose supplementare di insulina, ma all’arrivo si deve somministrare la dose usuale di insulina sulla base dell’orario locale. Se la differenza è maggiore, alle 3/4 ore, va aggiunta una dose supplementare di insulina rapida pari al 10-15% della dose totale dopo 4/5 ore dall’ultima somministrazione; al momento dell’arrivo si somministra la dose usuale di insulina in base all’orario locale».

Sì anche a eseguire un adeguato numero di glicemie capillari che permettano di valutare l’andamento del profilo glicemico durante il viaggio e nei giorni successivi all’arrivo.


Vaccinazioni

Eventuali terapie di profilassi richieste dal paese tropicale di destinazione siano esse obbligatorie, come antitifo, anticolera, antimalarica, o consigliate come antirabbica, antiepatite B o anche ‘immunizzazioni’ con gammaglobuline specifiche per l’epatite A, ad esempio, e la chemioprofilassi antimalarica, possono essere eseguite senza controindicazioni anche dal paziente diabetico.

«La raccomandazione – aggiunge il dottor Mannino – è di eseguire la profilassi e le vaccinazioni almeno 3-4 settimane prima della partenza, in quanto le vaccinazioni potrebbero rendere necessaria la modifica di farmaci ipoglicemizzanti».


Occhio al sole

Attenzione alle alte temperature. «Insulina e strisce reattive sono sensibili a temperature superiori a 30°C, pertanto non devono essere esposte alla luce solare diretta, che ne comprometterebbe l'efficacia, e conservate durante il viaggio in apposite borse per kit per diabete con refrigerazione.

Una volta arrivati a destinazione, le terapie vanno riposte in frigo o nel minibar dell’hotel. Mentre per la propria tutela, è bene avere con sé integratori salini, specie se la meta è un paese caldo, creme solari protettive, idratanti, pomate, colliri antiallergici e antibiotici».


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