LA DIETA MEDITERRANEA È UNA CURA
Per le forme iniziali di diabete, le ultime ricerche promuovono a pieni voti la dieta mediterranea: «La novità è che, oltre a ridurre il peso e la glicemia, i cibi della nostra tradizione aumentano i livelli delle cellule progenitrici endoteliali », spiega il professor Sesti.
«Sono una sorta di squadra di “idraulici” che agiscono sui vasi sanguigni, rendendoli più resistenti e riparando addirittura eventuali danni, abbassando così il rischio cardiovascolare che è molto alto in chi soffre di diabete. I cibi terapeutici da mettere in tavola: olio d’oliva, legumi, verdure e insalate, meglio se consumate prima di pranzo.
Ricche di fibre, rallentano l’assorbimento degli zuccheri semplici e dei grassi. Ok anche al pesce azzurro e ai polifenoli, molecole contenute per esempio nella buccia della mela, nel tè e nel caffè, che aiutano a controllare la glicemia, mentre pane e pasta vanno limitati, privilegiando quelli integrali.
Bocciati, invece, carne rossa, burro e soft drink, vere e proprie bombe di fruttosio: consumati in eccesso sono un rischio per tutti, anche per chi non ha familiarità per il diabete perché aumentano del 400% la probabilità di ammalarsi entro 4 anni.
Da eliminare anche l’olio di palma, già sotto accusa per i suoi effetti negativi sulla salute: accresce il rischio di insulino-resistenza, primo passo per lo sviluppo del diabete».