Che cos’è la brucellosi, come si manifesta e come si cura

Abbiamo parlato con il virologo di brucellosi, una forma di zoonosi rara e poco comune, ma che può essere pericolosa. Ci ha spiegato quali sono le cause, i sintomi e le cure della malattia



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Lo ha confermato la Commissione Sanitaria di Lanzhou, in Cina: oltre 3.000 persone nel nord ovest cinese hanno contratto la brucellosi, una zoonosi, ovvero una malattia che colpisce gli animali e si trasmette agli uomini, con sintomi simili a quelli dell'influenza, quindi febbre, mal di testa, mal di schiena e debolezza. Le cause sono da ricondurre alla fuoriuscita di un batterio da un’azienda biofarmaceutica, avvenuta in Cina fra la fine di luglio e di agosto del 2019. Per saperne di più della brucellosi, abbiamo chiesto al professor Fabrizio Pregliasco, ricercatore all’Università di Milano, direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi e presidente Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze) di spiegarci i sintomi e come si cura questa malattia.


Che cos’è la brucellosi
«La brucellosi è una zoonosi, cioè una malattia che colpisce gli animali e si trasmette agli uomini, che riguarda diverse specie come bovini, ovini, caprini ma anche cani e suini», spiega l'esperto. «Si tratta di un'infezione “storica”, che interessa soprattutto la zona del Mediterraneo ed è dovuta a un genere di batteri chiamato brucella, di cui esistono sette tipi».

Conosciuta con diversi nomi, fra i quali febbre maltese, la brucellosi viene anche chiamata febbre ondulante perché causa un andamento febbrile che alterna temperature leggermente superiori alla norma a valori più alti. «Quella principale per l'uomo è la brucella melitensis», aggiunge il virologo, dovuta a microorganismi che colpiscono in modo particolare caprini e ovini.


Come si trasmette la brucellosi
«La brucellosi si trasmette attraverso il contatto dell’uomo con l’animale infetto», afferma l’esperto, mentre il contagio fra persone è estremamente raro. «Questo può avvenire sia attraverso feci, vescicole e liquidi (come il sangue), sia per via alimentare, quando beviamo il latte non pastorizzato prodotto dall’animale malato o mangiamo prodotti che lo utilizzano come ingrediente, tipo i latticini», continua il virologo.

Innocua, invece, la carne: «Se ben cotta non ci sono rischi», assicura il professor Pregliasco. «In sostanza, a correre maggiori rischi sono allevatori, veterinari e chi beve latte non sterilizzato».


Incubazione e sintomi della brucellosi
«La brucellosi ha un periodo di incubazione che varia da da 2 a 5 settimane e può anche durare a lungo, con forme similcroniche o in grado comunque di andare avanti per anni», afferma il virologo. L’infezione è in grado di determinare vari tipi di problemi: «Un po’ come il Covid-19», ricorda l’esperto.

«Tra i sintomi, può causare febbre, coinvolgere il fegato e determinare un’insufficienza epatica, scatenare problemi gastrointestinali, infiammare articolazioni e corpi vertebrali, provocare un’endocardite e problemi neurologici come la meningite».


Come si cura la brucellosi
«Dopo essersi sottoposti a indagini del sangue per verificare la presenza di anticorpi specifici, si ricorre agli antibiotici, con una terapia a base di 600 mg di Rifampicina per due settimane, una dose abbastanza importante», spiega l'esperto. In compenso, però, si tratta comunque di un problema ormai poco comune: «Grazie a tutti i controlli sanitari eseguiti sugli animali, oggi la brucellosi è diventata una malattia molto rara», rassicura l'esperto.


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