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Allergie: i rimedi su misura e i farmaci più efficaci

I consigli per prevenire e combattere i sintomi con i medicinali più efficaci o, se preferisci, affidandoti alle cure dolci

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È primavera e i ben 12 milioni di italiani che soffrono di allergie respiratorie sono costretti a fare i conti con starnuti, nasi congestionati e occhi che lacrimano. La metà di loro, però, non si cura come dovrebbe: un grave errore poiché le terapie per arginare il problema diventano sempre più moderne ed efficaci.

Con l’aiuto del professor Giorgio Walter Canonica, responsabile del Centro medicina personalizzata: asma e allergologia dell’Ospedale & Humanitas University di Rozzano (Milano), facciamo il punto sulle novità per affrontare i sintomi.


Antistaminici: meglio quelli di ultima generazione

Tra i farmaci di automedicazione gli antistaminici sono i più efficaci e sicuri: «L’importante è ricorrere solo a quelli di seconda generazione. Gli ultimi arrivati sul mercato sono bilastina e rupatadina. Rispetto ai loro predecessori non causano sonnolenza e hanno una durata più lunga», precisa l’esperto.

«Agiscono già entro 15-30 minuti dall’assunzione e la loro efficacia si protrae per 24 ore, con il vantaggio di poterne prendere uno solo al giorno».

Il periodo in cui cominciare a usarli? «Non avendo effetti collaterali si possono prendere anche per un mese consecutivo e in assenza di sintomi evidenti, durante tutta la fase di pollinazione delle piante cui si è allergici», precisa l’esperto. Ma soltanto l’allergologo può stabilire quali sono i pollini verso cui si ha sensibilità.


L’arma in più: gli steroidi

Se il sintomo prevalente è una forte congestione del naso, il medico può suggerire un farmaco ad hoc: «Gli steroidi nasali arrivano là dove un antistaminico non riesce, cioè liberano le vie aeree superiori. Per questo, spesso, le due soluzioni vengono adottate insieme», fa notare Canonica.

«Di recente è arrivato uno spray che risolve la seccatura di usare due farmaci diversi, perché contiene sia gli steroidi sia l’antistaminico. Si somministra 2 volte al giorno e comincia a fare effetto circa un paio d’ore dopo».

Non ci sono effetti collaterali: «Quando i pazienti sentono parlare di cortisone, tendono a essere preoccupati e pensano che sia meglio usarlo solo se strettamente necessario. In questo caso, invece i dosaggi sono così bassi che si può tranquillamente andare avanti anche per un mese, a patto che non si stia seguendo un’altra terapia a base di cortisonici per una patologia differente», specifica il professor Canonica.


Se ci sono tosse o asma via libera agli antileucotrienici

Le riniti allergiche, di solito, riguardano soltanto le vie aeree superiori: «Ma quando coinvolgono anche quelle inferiori manifestandosi con la tosse e si abbinano all’asma quando si fa uno sforzo, il medico può prescrivere un farmaco antileucotrienico, capace di bloccare quei mediatori che vengono rilasciati durante la reazione allergica», sottolinea l’esperto.

«Non si tratta di farmaci sintomatici ma di antinfiammatori non steroidei. Dunque è una terapia di fondo, da seguire per lunghi periodi con una compressa al giorno», conclude l’esperto.



I RIMEDI SOFT

Le alternative ai farmaci tradizionali per tenere sotto controllo starnuti, occhi rossi e prurito non mancano. Ecco le soluzioni suggerite dal dottor Luca Bertini, esperto di medicina naturale a Pisa.

1. Contro i sintomi

Il principe dei fitoterapici antiallergici è il Ribes nigrum: «Un cortisonico naturale in grado di alleviare soprattutto la rinite, da prendere prima dei pasti per tutto il periodo della pollinazione. 30-50 gocce di macerato glicerico 2-3 volte al dì, a cicli di 3 giorni consecutivi con uno di pausa. Oppure si può assumere per 21 giorni, intervallati da una giornata di stop», sottolinea l’esperto.

Contro il prurito è indicato il Cedrus libani: assunto con la stessa posologia del Ribes nigrum, allevia i sintomi che coinvolgono la pelle. L’omeopatia, invece, offre un antistaminico naturale come Histaminum 30 CH: «Utile per contrastare starnuti e naso chiuso quando il problema è lieve o medio, abbassa la produzione di istamina e va preso al bisogno. 3 granuli fino a 4 volte al giorno», precisa Bertini.

«Se gli occhi lacrimano o si arrossano, ok a un collirio all’eufrasia: una goccia per lato ogni 2-3 ore».

Mentre durante la fase acuta si può ricorrere ad altre possibilità: «3-5 sedute di agopuntura o auricoloterapia possono rivelarsi molto efficaci, con i sintomi che dovrebbero diminuire già nel giro di 3-4 giorni», specifica Il medico.


2. Come prevenzione

Ok ai vaccini antiallergici omeopatici: «3-5 granuli una volta alla settimana, fino all’inizio dell’estate», suggerisce il medico.

In alternativa, largo agli oligoelementi: «Manganese-rame in fiale, da tenere sotto la lingua per 10 secondi, appena svegli al mattino, 1-2 volte alla settimana per 3 mesi».

Chi vuole rafforzare il sistema immunitario può provare la micoterapia: «Funghi come lo Shitake, regolano la flora batterica intestinale e fortificano le difese dell’organismo in funzione antiallergica: 1 pasticca, 2-3 volte al dì», conclude il medico.



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Articolo pubblicato nel n° 16 di Starbene in edicola dal 2 aprile 2019

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