A Varese il Parco dei nonni per allenare la salute fisica e cognitiva

Dedicato alle persone della terza e quarta età e a chi si prende cura di loro, voluto da Family Care, ha una struttura ginnica studiata per stimolare l’equilibrio, un pannello per l’allenamento mnemonico, una maxi scacchiera per animare tornei fra nonni e nipoti



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Un parco a portata di anziano, dove è possibile rilassarsi nel verde ma anche fare un allenamento di mobilità articolare o un gioco per esercitare la memoria insieme ai nipoti. È la bellissima iniziativa che ha preso vita a Varese: all'interno degli storici Giardini Estensi, vicino alla Villa Mirabello, è stato realizzo il primo Parco dei Nonni, studiato per offrire alle persone della terza e quarta età, e a chi si prende cura di loro, un luogo speciale in cui ricrearsi, sia dal punto di vista fisico che cognitivo.

Voluto da Family Care, agenzia per il lavoro che offre servizi di ricerca, selezione e somministrazione di assistenti familiari (più comunemente denominati badanti) per la cura delle persone non autosufficienti, il Parco dei Nonni è stato progettato dall'architetto Monica Botta secondo i principi ispiratori internazionali dei giardini terapeutici.


244859L'healing garden di Varese offre agli anziani, oltre a un luogo di sosta rinnovato, numerosi giochi per praticare un allenamento fisico sicuro e confortevole. Ecci quindi una struttura ginnica studiata per stimolare l'equilibrio e la percezione spaziale, la mobilità fine delle mani e delle braccia e la postura del bacino, nonché per eseguire dello stretching; un pannello per l'allenamento mnemonico attraverso due rivisitazioni del gioco del tris; una postazione per l'allenamento della mobilità articolare dei polsi, due maxi ruote per esercitare la muscolatura degli arti superiori, due pedaliere in grado di simulare la cyclette e due pedane basculanti per l’elasticità delle caviglie. E poi, la maxi scacchiera per favorire la stimolazione cognitiva e l'interazione fra persone di età differenti, che può dare il via a tornei fra nonni e nipoti, e due "campane", ovvero il tradizionale gioco saltellante per i più piccoli.


«Questo parco ci rende particolarmente orgogliosi per diverse ragioni», dice Rosario Rasizza, amministratore delegato di Family Care (nella foto sotto). «È ormai da diversi anni che il nostro impegno sul fronte dell’assistenza domiciliare e ospedaliera cresce: conosciamo i problemi sociali, economici e normativi di questa Italia che inesorabilmente invecchia dal punto di vista demografico. Per questo, resta alta la nostra attenzione sul fronte delle famiglie che hanno la necessità di farsi carico di un genitore anziano. Ringraziamo il sindaco di Varese Davide Galimberti per aver collaborato con noi nella realizzazione di questo nostro piccolo, grande sogno. Un sogno che sono particolarmente orgoglioso di veder concretizzato nella mia città natale. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo non ci consente di poter esortare i nostri nonni a uscire di casa per usufruire di questi nuovi spazi: siamo tuttavia contenti di aver mantenuto la nostra promessa e di aver consegnato loro un dono di cui speriamo si possa godere appieno durante la prossima primavera».

«Donare alla città uno spazio attrezzato dedicato alla terza età è veramente un passo importante e sono molto orgoglioso che Varese sia riuscito a realizzarlo», gli fa eco il sindaco di Varese.

«Assistere i nonni, prendersene cura nel momento in cui hanno perso la propria autosufficienza, sia essa fisica o cognitiva: non è un passaggio semplice da gestire per le famiglie che si rivolgono a noi in cerca di quell’assistente familiare, di quella persona comunemente chiamata badante, che tanta parte si trova ad avere nel mantenimento di un nuovo equilibrio pratico e psicologico», sono le parole di Danilo Arcaini, responsabile Family Care. «Questa consegna alla cittadinanza è per noi un’occasione in cui poter parlare del nostro impegno in tante altre filiali in Italia, del nostro intento di crescita nella speranza di poter contare sempre di più sull’ascolto da parte delle istituzioni».

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