In Italia il tumore al seno è quello più diagnosticato, con 53.686 nuovi casi stimati solo nel 2024. La buona notizia è che la sopravvivenza a 5 anni è dell’88%, quella meno buona è il rischio di recidiva nel tempo perché, soprattutto i carcinomi mammari ormono-sensibili, possono ripresentarsi anche dopo molti anni.
Diventa così importante, oggi, aggiungere alla cura tradizionale nuove opzioni terapeutiche, in grado di controllare a lungo termine la patologia.
Ma non è solo questione di diagnosi precoce, di farmaci e di aderenza al percorso di cura. È ormai certo che l'attività fisica e uno stile di vita attivo possono abbassare il rischio di mortalità fino al 53% rispetto a uno stile di vita sedentario. Praticare sport diventa così l'intervento non farmacologico più efficace anche per gestire la stanchezza cronica e i dolori articolari (che avrebbero una riduzione del 29%), fra gli effetti collaterali più debilitanti legati alle terapie antitumorali.
Che l’esercizio fisico sia il migliore alleato di qualsiasi cura nella donna lo ha evidenziato la campagna di Novartis #PronteAPrevenire, condotta in collaborazione con Andos nazionale, Europa Donna Italia, Fondazione IncontraDonna e Salute Donna Odv.
Ben centomila persone interessate al tema del tumore al seno, che fanno parte della community online È tempo di vita di Novartis sul sito web etempodivita.it, Facebook e Instagram, hanno sancito che lo sport è un cardine del benessere e un prezioso alleato nel ridare forza ed energia. Tra le attività preferite: la camminata veloce (43%), lo yoga e la meditazione (36%), la danza o la ginnastica aerobica (21%). Sul sito della community è nata così una nuova sezione dedicata a questi argomenti, con approfondimenti, video e interviste a esperti.
«È fondamentale portare un messaggio di consapevolezza raggiungendo le donne in un contesto di forza e positività», ha commentato Nicla La Verde, direttrice della struttura complessa di Oncologia dell’Ospedale Sacco di Milano. «Ed è cruciale promuovere l’informazione sulle strategie di prevenzione di un possibile rischio di recidiva, mostrando anche i benefici che un corretto stile di vita e l’attività fisica possono portare alla mente e al corpo».
«La prevenzione entra in gioco prima, durante e persino dopo la malattia. Coinvolge molteplici aspetti della vita», ha aggiunto Rosanna d’Antona, presidente di Europa Donna Italia.
«Il nostro impegno a fianco delle donne con tumore al seno si arricchisce di un nuovo importante capitolo con l’evoluzione della campagna #PronteAPrevenire. Ascoltando le voci della community abbiamo avuto conferma dell’importanza di un approccio che vada oltre la terapia, integrando benessere e attività fisica come pilastri fondamentali della prevenzione terziaria», ha sottolineato Paola Coco, medical affairs head di Novartis Italia. «Questa iniziativa riflette la nostra visione di una medicina che accompagna la persona a 360°, fornendo non solo trattamenti innovativi ma anche strumenti concreti basati sull’evidenza scientifica, per migliorare la qualità della vita e gestire attivamente il percorso post diagnosi».
Con oltre trent’anni di esperienza nell’area del tumore al seno, Novartis è leader nella ricerca nello sviluppo di terapie innovative, in particolare per il carcinoma mammario HR+/HER2-, la forma più comune della malattia.
In questo senso, la combinazione dell’inibitore di CDK4/6 ribociclib con la terapia endocrina, grazie ai dati dello studio Natalee, ha dimostrato di dare un beneficio rilevante in termini di sopravvivenza nella più vasta popolazione di pazienti con tumore della mammella in fase iniziale, fra cui quelli senza coinvolgimento dei linfonodi. La riduzione del rischio di recidiva nelle donne prese in considerazione dallo studio arriva al 28,4%.
Ribociclib, inibitore selettivo della chinasi ciclina-dipendente, è una nuova opzione terapeutica che aiuta a rallentare la progressione del cancro inibendo due proteine che portano le cellule tumorali a crescere e dividersi rapidamente.
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