Shock anafilattico: arriva il primo spray nasale di adrenalina
Dal 2026 uno spray nasale di adrenalina rivoluzionerà la gestione delle reazioni allergiche gravi in Italia. Facile da usare e privo di ago, offre un intervento rapido anche in situazioni di emergenza, rappresentando un’alternativa pratica all’autoiniettore tradizionale, spesso fonte di ansia per i pazienti
A partire dal 2026 anche in Italia chi convive con il rischio di gravi reazioni allergiche potrà contare su un nuovo alleato: uno spray nasale a base di adrenalina, facile da usare e privo di ago. Un’innovazione destinata a cambiare il modo di affrontare l’anafilassi, la forma più severa e imprevedibile di reazione allergica, che può risultare letale se non trattata tempestivamente.
Già approvato dalla Food and Drug Administration (FDA) e dall’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), e già in uso con successo in Germania, il dispositivo è pronto a debuttare anche sul mercato italiano. Si tratta di una soluzione pratica e rassicurante per chi vive con ansia o difficoltà l’idea di utilizzare l’autoiniettore tradizionale.
Le reazioni anafilattiche possono insorgere all’improvviso, lasciando pochissimo tempo per intervenire: può bastare un boccone di frutta secca, la puntura di un insetto o l’assunzione inconsapevole di un farmaco. In pochi secondi i sintomi possono diventare drammatici: difficoltà respiratorie, calo della pressione, fino al collasso cardiovascolare. In Italia si stimano circa 10.000 episodi di anafilassi ogni anno, con 60-70 decessi.
«Le reazioni anafilattiche sono reazioni allergiche generalizzate che insorgono all’improvviso e possono risultare fatali se non trattate con prontezza», spiega Vincenzo Patella, presidente della Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica e direttore dell’UOC di Medicina Interna dell’Azienda Sanitaria di Salerno. «Sono spesso scatenate da alimenti, punture di insetti o farmaci e si manifestano con sintomi come difficoltà respiratorie e calo della pressione sanguigna».
In queste situazioni, la rapidità dell’intervento è cruciale: la somministrazione immediata di adrenalina può letteralmente salvare la vita. Tuttavia la paura dell’ago e lo stato di panico che accompagna l’emergenza possono rallentare la reazione. È proprio per superare questo ostacolo che nasce lo spray nasale di adrenalina, un dispositivo pensato per garantire efficacia, semplicità e sicurezza, anche quando ogni secondo conta.
Shock anafilattico, come funziona lo spray nasale
Il principio di funzionamento dello spray nasale è semplice quanto efficace. In caso di shock anafilattico, l’adrenalina viene assorbita rapidamente attraverso la mucosa nasale, raggiungendo in pochi istanti i recettori adrenergici dell’organismo. Questo rapido assorbimento consente di contrastare la dilatazione dei vasi sanguigni e di ripristinare la pressione arteriosa a livelli di sicurezza, favorendo il recupero delle funzioni vitali.
Diversi studi clinici, condotti anche su bambini e adolescenti con allergie alimentari, hanno evidenziato che l’efficacia dello spray è paragonabile a quella di un’iniezione intramuscolare. I sintomi iniziano a ridursi già dopo pochi minuti dalla somministrazione e, nella maggior parte dei casi, la risoluzione completa si registra entro circa 16 minuti.
Perché lo spray nasale di adrenalina è un cambiamento importante
L’autoiniettore di adrenalina ha indubbiamente salvato molte vite, ma nella pratica quotidiana mostra limiti concreti. Molti pazienti esitano a usarlo per la paura dell’ago, altri non lo portano sempre con sé o dimenticano di sostituirlo alla scadenza.
«Nonostante l’adrenalina intramuscolare sia riconosciuta come trattamento di prima scelta per l’anafilassi, la realtà clinica mostra che tra il 25% e il 60% dei pazienti rifiuta di iniettarsi la molecola e che, anche quando lo fa, la somministrazione avviene spesso in ritardo», osserva Patella.
I principali ostacoli sono spesso di natura psicologica: il timore dell’ago e l’ansia da emergenza possono diventare forti deterrenti, soprattutto in situazioni di panico. A ciò si aggiunge la difficoltà di utilizzo del dispositivo, che in mani inesperte può portare a errori o ritardi nella somministrazione. In alcuni casi il ritardo può arrivare fino a nove minuti, un intervallo critico, durante il quale la tempestività dell’intervento può fare la differenza tra la vita e la morte.
Per superare questi limiti nasce lo spray nasale di adrenalina, progettato per offrire rapidità, semplicità e affidabilità. Compatto e intuitivo, non richiede competenze specifiche né addestramento particolare, e può essere utilizzato anche da chi non ha esperienza medica. Inoltre, grazie alla lunga durata di conservazione – fino a 30 mesi – e all’assenza di restrizioni ambientali particolari, il dispositivo risulta più pratico da portare con sé e sempre pronto all’uso, riducendo il rischio di dimenticanze o scadenze trascurate.
Chi può usare lo spray nasale di adrenalina
Al momento, lo spray nasale di adrenalina è indicato per le persone con un peso superiore ai 30 chilogrammi, il che esclude i bambini più piccoli e i neonati, che continueranno a utilizzare gli autoiniettori specifici per la loro fascia d’età.
La decisione sull’idoneità all’uso del dispositivo non è automatica: spetta al medico valutare attentamente il profilo di ciascun paziente, tenendo conto di eventuali patologie cardiovascolari, età avanzata o altre condizioni di salute che potrebbero richiedere precauzioni particolari.
Gli studi clinici disponibili hanno coinvolto finora soprattutto adulti giovani e in buona salute. Per questo motivo, sarà importante monitorare nel tempo l’efficacia e la sicurezza dello spray anche in altre fasce di popolazione, così da garantire che il trattamento rimanga sicuro, affidabile ed efficace per tutti.
Shock anafilattico, un futuro più sicuro
L’arrivo dello spray nasale di adrenalina in Italia non mira a sostituire gli autoiniettori tradizionali, ma a completarne l’utilizzo, offrendo un’alternativa rapida, pratica e accessibile per la gestione delle emergenze allergiche. Grazie a questo nuovo dispositivo, i pazienti potranno scegliere la soluzione più adatta al proprio stile di vita, affrontando le situazioni di rischio con maggiore serenità e consapevolezza.
La comunità medica accoglie questa innovazione con grande interesse, riconoscendone il potenziale nel ridurre i tempi di somministrazione dell’adrenalina e nel garantire interventi più tempestivi, fattori decisivi nel trattamento dell’anafilassi.
«Il trattamento precoce, che oggi si basa principalmente sull’uso degli autoiniettori, consente di migliorare la circolazione e la respirazione», conclude Patella. «Disporre di uno strumento pratico, efficace e immediato significa anche ridurre l'ansia quotidiana di chi convive con il rischio costante di reazioni allergiche gravi, offrendo la possibilità di intervenire rapidamente e in sicurezza, ovunque ci si trovi».
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