Perché il Festival di Sanremo ci piace e ci fa bene

Anche i Grinch dell’Ariston devono ammetterlo: alla fine Sanremo incuriosisce tutti. Sarà per gli effetti benefici della musica. O per quelli del gossip. E, a proposito, un libro in uscita ci svela tanti dietro le quinte dei vincitori del Festival



216123

Divano, telecomando in mano, una tradizione che si ripete da 74 anni, mezza Italia in felice attesa del Festival di Sanremo. Perché, anche i Grinch dell'Ariston devono ammetterlo, alla fine Sanremo incuriosisce tutti. 

Sarà merito del potere della musica, forma espressiva dalle capacità curative e riabilitative per anima e corpo. Diversi studi lo hanno dimostrato: alcuni brani sono capaci di funzionare come veri farmaci per moltissimi disturbi. Che sia una nuova hit hip hop di Mahmood, infallibile a Sanremo e di nuovo in gara, o una suonata per pianoforte di Giovanni Allevi, super ospite che torna sul palco dopo l'assenza per il mieloma multiplo che l'ha colpito, le melodie influiscono sul battito cardiaco, la pressione del sangue e la respirazione, oltre che sul cervello e il sistema nervoso. Sono un toccasana contro l’ansia e la tensione nervosa, perché abbassano il livello degli ormoni dello stress come il cortisolo e aumentano le endorfine, i neurotrasmettitori del benessere.

292417Oppure sarà il gossip legato al Festival ad attrarci. Mica tutti i pettegolezzi fanno male, infatti. A volte possono persino giovare alla salute e rivelarsi buoni anti stress. Spettegolare tra amiche, parlando magari di questo o quell'altro vip, attiva un’area del cervello che produce piacere e soddisfazione.
Ed ecco che può essere un buon alleato, per conoscere il dietro le quinte di molti cantanti dell'Ariston, il libro Ho vinto il Festival di Sanremo (La Bussola Edizioni) dell'autore discografico Marco Rettani e del giornalista e scrittore Nico Donvito, che ripercorre il viaggio storico del Festival
e cattura l'essenza della più grande manifestazione musicale italiana. Propone un'immersione nelle storie di Diodato, Ermal Meta, Francesco Gabbani, Gaetano Curreri (Stadio), Simone Cristicchi, Silvia Mezzanotte (Matia Bazar), Peppe Servillo (Avion Travel), Enrico Ruggeri, Riccardo Cocciante, Tiziana Rivale, Iva Zanicchi... Una raccolta di storie dove 30 vincitori del Festival si sono aperti, permettendo di esplorare le pieghe cruciali delle loro carriere.

E diciamocelo, il Festival di Sanremo oggi non è solo per âgé. Rose Villain, Sangiovanni, Ghali, tanto per citare alcuni dei big di quest'anno, non sono certo "cantanti per vecchi". Dal 6 al 10 febbraio, allora, tutta la famiglia unita davanti alla tv per un rito collettivo, dai nipoti ai nonni. Del resto in gara ci sono anche i Ricchi e poveri...

2 febbraio 2024

Leggi anche

La musica ti fa stare bene: la playlist della felicità

Ecco perché il pettegolezzo fa bene

Musicoterapia: perché la musica fa bene e cosa cura