Fellowship Program, vince il fitness dolce per malati oncologici
Il progetto “Respiro e movimento – Percorsi di benessere per l’anima e il corpo” dell’ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli ha vinto il Bando Fellowship Program di Gilead Sciences
Un viaggio esperienziale personale e collettivo nella natura per pazienti oncologici, con le cuffie alle orecchie, mentre attività motoria e respirazione consapevole diventano strumenti di cura e rinascita. È questo il cuore del progetto "Respiro e movimento - Percorsi di benessere per l'anima e il corpo", che ha vinto il Bando Fellowship Program di Gilead Sciences.
Alla sua 14^ edizione, il bando seleziona e premia i migliori progetti di stampo scientifico e sociosanitario proposti da enti di ricerca e cura italiani che dimostrino di migliorare gli esiti della malattia o la qualità di vita del paziente o di favorire il raggiungimento degli obiettivi di salute pubblica nell’area delle patologie infettive, del fegato, oncologiche e oncoematologiche.
Il progetto "Respiro e movimento", ideato dall'Unità ospedaliera di Oncologia medica del presidio ospedaliero "Sacro Cuore di Gesù" di Gallipoli (Le), sotto la responsabilità del dottor Vincenzo Emanuele Chiuri, si rivolge ai malati oncologici in metastasi. L'obiettivo? Offrir loro un'opportunità per migliorare la qualità della vita attraverso l'attività motoria dolce.
L'utilizzo delle cuffie wireless "silent fitness", intanto, crea un'atmosfera immersiva e piacevole, favorendo il rilassamento e la concentrazione. I benefici fisici e mentali dell'attività motoria, combinati con una corretta alimentazione, contribuiscono a migliorare il benessere generale dei pazienti, offrendo loro un "respiro di vita" in un momento difficile.
La sessione fit è ancora più benefica grazie alla location d'eccezione, Gallipoli, perla dello Ionio baciata dal mare e da bellezze artistiche e naturalistiche. È così possibile fare yoga sulla spiaggia cullati dallo sciabordio delle onde e da un paesaggio incantato.
Il fitness all’aria aperta, guidato in modo consapevole, diventa molto più di un semplice esercizio fisico. Si trasforma in un percorso di ricostruzione interiore per chi affronta la battaglia contro il cancro.