Uncaria tomentosa
Pianta appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. La droga è costituita dalla corteccia delle radici e della parte bassa del fusto. È ricca di alcaloidi del gruppo dell’oxindolo tetra- e pentaciclici, in particolare rincofillina, isorincofillina e i loro N-ossidi quali mitrafillina, di-idrocorinanteina, irsutina, irsuteina e isomitrafillina. Nelle radici si ritrovano pteropodina e isopteropodina. Recentemente sono inoltre stati identificati glicosidi dell’acido quinovico. Oltre a questi componenti vengono descritte anche epicatechina, procianidine dimere,b-sitosterolo, campesterolo, stigmasterolo, acido oleanolico, acido ursolico, 5-a-carbossistrictosidina e quattro triterpeni poliossigenati che sembrano possedere attività antiflogistica in vitro e in vivo. La preparazione farmaceutica più indicata è l’estratto secco nebulizzato e titolato in alcaloidi ossindolici totali in misura non inferiore al 3%. Studi farmacologici sperimentali hanno dimostrato che l’estratto della droga fa aumentare, in modo dose-dipendente, la produzione di interleuchina-2 e 6 da parte dei macrofagi alveolari di ratto e che potenzia l’attività delle cellule natural killer (NK) e dei linfociti T citotossici. In uno studio condotto sull’uomo si è riscontrato un aumento della chemiotassi leucocitaria, dell’attività killer intracellulare, di quella delle cellule NK e dell’indice di fagocitosi nei soggetti trattati rispetto al placebo. Non esistono studi clinici controllati che ne comprovino l’efficacia dal punto di vista antiflogistico e antivirale.
È controindicata in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica.
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