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Sterilità -Tecniche di fecondazione medicalmente assistita

Sterilità Concepimento naturale Cause Diagnosi Tecniche di fecondazione medicalmente assistita

Inseminazione intrauterina o intraperitoneale (IUI) Consiste nella deposizione del liquido seminale, dopo un particolare trattamento (capacitazione) nel peritoneo o nell’utero attraverso il canale cervicale. Questa tecnica è impiegata nei casi di sterilità inspiegata, pervietà di una sola tuba, modesta riduzione dei numero e della mobilità degli spermatozoi (oligo-stenospermia); viene sincronizzata con l’ovulazione, sia indotta sia naturale, e garantisce una probabilità di gravidanza che raggiunge in media il 5-7% per ogni ciclo.

Fecondazione in vitro e trasferimento dell’embrione (FIVET) Questa tecnica viene applicata in casi di sterilità tubarica bilaterale o di oligoastenospermia. Le cellule uovo, ottenute dopo stimolo farmacologico dell’ovulazione, vengono prelevate e poste in incubazione con gli spermatozoi in specifici contenitori. Una volta avvenuta la fecondazione dell’ovulo o degli ovuli da parte degli spermatozoi, gli embrioni che si formano vengono trasferiti in utero dopo due giorni dall’inseminazione. In donne di età superiore ai 40 anni o con ripetuti fallimenti di riproduzione assistita è possibile trasferire fino a 4 cellule uovo fecondate, con un rischio di gravidanze gemellari che aumenta in base al numero di embrioni impiantati. Gli embrioni ottenuti possono anche essere congelati e conservati per eventuali cicli successivi. La percentuale di successo di questa tecnica (misurata sul numero di gravidanze a termine) è pari a circa il 27%.

Iniezione intracitoplasmatica dello spermatozoo (ICSI) Questa tecnica si impiega nelle forme gravi di oligoastenospermia e consiste nell’iniezione di un singolo spermatozoo all’interno della cellula uovo. Il liquido seminale viene trattato preventivamente in laboratorio allo scopo di ottenere un numero sufficiente di spermatozoi mobili e vitali. Una volta fecondata la cellula uovo, questa viene nuovamente trasferita in utero con la tecnica prima descritta.

La percentuale di successo, valutata in numero di gravidanze ottenute, è pari a poco più del 25%. Questa tecnica può essere utilizzata anche nel caso di uomini che non eiaculano spermatozoi (azoospermici). Gli spermatozoi possono essere recuperati con due tecniche chirurgiche, che prelevano direttamente le cellule dal testicolo mediante aspirazione o estrazione (in sigla tecnica TESA o TESE). [S.S.]

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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