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Mentha piperita

Pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. La droga è costituita dall’olio essenziale, ottenuto mediante distillazione in corrente di vapore e i cui costituenti principali sono mentolo (30-55%), mentone (14-32%) e altri monoterpeni quali isomentone, 1,8-cineolo, a-pinene, b-pinene, limonene, neomentolo e così via. La droga è presente nelle monografie OMS. Per la Farmacopea europea l’olio deve contenere il 30-35% di mentolo, 14-32% di mentone, 1,5-10% di isomentone, 2,8-10% di mentil-acetato, 1-9% di mentofurano, 3,5-14% di cineolo, 1-5% di limonene, non oltre il 4% di pulegone e l’1% di carvone. Gli estratti della droga hanno dimostrato di possedere attività antibatterica e antivirale in vitro e di inibire la crescita di Salmonella typhimurium, Staphyloccocus aureus, herpes simplex. L’estratto etanolico al 31% è in grado di inibire in vitro le contrazioni indotte da acetilcolina e istamina sui muscoli lisci dell’ileo di cavia, con un effetto simile a quello ottenibile con l’atropina.

In vitro, nel ratto, è stata dimostrata l’attività coleretica di un estratto etanolico al 30%, che potrebbe essere legata soprattutto alla frazione flavonoide. La droga viene indicata, per uso interno, nel trattamento della flatulenza e della sindrome del colon irritabile. A questo proposito sono stati condotti numerosi studi, controllati e non, per confermarne l’efficacia ma i risultati ottenuti sono contrastanti e non permettono di deporre per un suo reale effetto terapeutico. È controindicata nei soggetti con ipersensibilità accertata all’olio essenziale. Ai pazienti affetti da calcolosi biliare e reflusso gastroesofageo se ne consiglia l’uso solo su prescrizione medica. È da evitare l’applicazione diretta di olio essenziale di menta sulla cute del torace o nei contorni delle narici in lattanti e bambini, in quanto esso può causare laringospasmo o broncospasmo. Mancano studi clinici che ne confermino la sicurezza d’uso in gravidanza, durante l’allattamento e in età pediatrica; se ne raccomanda pertanto un utilizzo prudente e solo su prescrizione medica.

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Dott. Maurizio Hanke

E' probabile che la attività fisica che descrive possa essere all'origine del dolore, che va via via scemando. Comunque l'ecografia deve essere eseguita.

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