Melissa officinalis
Pianta appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. La droga è costituita dalla foglie. I costituenti principali sono acidi idrossicinnamici (rosmarinico, presente in misura superiore al 6%, p-cumarico, acido caffeico e clorogenico) e un olio essenziale (0,02-0,37%) composto da mono e sesquiterpeni, tra cui citronellale, citrale, geraniolo. Si ritrovano inoltre triterpeni, flavonoidi e tannini. La droga è presente nelle monografie OMS. La Farmacopea ufficiale francese X indica per l’estratto secco nebulizzato un titolo in acido rosmarinico in misura non inferiore al 2%. Studi farmacologici sperimentali in vitro hanno dimostrato che l’estratto della pianta inibisce la replicazione dell’Herpesvirus simplex di tipo 2 e del virus dell’influenza di tipo A2. Un estratto etanolico delle foglie inibisce le contrazioni indotte da istamina e bario nell’ileo di cavia, mentre l’olio essenziale inibisce le contrazioni nell’ileo di cavia, nel duodeno di ratto e nel digiuno e nell’aorta di coniglio.
Uno studio randomizzato in doppio cieco con controllo ha dimostrato l’efficacia di un estratto acquoso liofilizzato all’1% nel determinare una riduzione significativa delle dimensioni delle vescicole erpetiche cutanee.
Uno studio clinico controllato su volontari sani ha indagato l’effetto della droga sulle performance cognitive dimostrando che essa sarebbe in grado di determinare un netto miglioramento delle capacità attentive e una riduzione del senso di tensione. Il suo uso nel trattamento topico dell’herpes labiale è supportato da dati clinici; ne viene indicato l’utilizzo anche nella sindrome del colon irritabile e nei disturbi funzionali gastroduodenali. Mancano studi clinici che ne confermino la sicurezza d’uso in gravidanza, durante l’allattamento e nell’età pediatrica, per questo motivo se ne raccomanda un utilizzo prudente e solo su prescrizione medica.
Cerca in Medicina A-Z