Inibitore enzimatico
Sostanza, farmacologica o meno, in grado di ridurre l’attività degli enzimi epatici che partecipano al metabolismo (degradazione) di altri farmaci.
In ambito terapeutico alcuni inibitori enzimatici trovano impiego per esempio nelle pancreatiti acute, per ridurre la secrezione pancreatica.
Effetti indesiderati
Rallentando l’azione degli enzimi epatici, queste sostanze aumentano l’attività di un secondo farmaco assunto in contemporanea e possono potenziarne la tossicità, determinando una forma particolare di interazione farmacologica. Avviene così che la cimetidina aumenti l’attività delle benzodiazepine e della teofillina, mentre l’eritromicina attiva la teofillina e i derivati dell’ergotamina. L’associazione è quindi controindicata, o è comunque necessario ridurre la posologia del farmaco associato.
Cerca in Medicina A-Z