«Perché il medico mi ha prescritto un omeopatico se mio figlio ha la bronchite? Funzionerà o no?». Alzi la mano chi non si è fatta questa domanda (con una bella scia di perplessità dietro) di fronte a certe scelte terapeutiche. Le stesse scelte che fa quel terzo di medici italiani che più o meno spesso usa - in esclusiva o in affiancamento - le medicine non convenzionali.
La Società italiana di pediatra da tempo ha costituito un gruppo di studio sulle cure dolci per studiarne l’efficacia. L’ultima che si riscontra in ordine di tempo è una sperimentazione condotta da Robert Dumont (della Northwestern University) nel suo centro di cura di bambini autistici: sintomi come aggressività, collera, difficoltà di concentrazione sembravano attenuati. Il motivo preciso? Non si sa. Quel che è certo è l’effetto “forte” della medicina verde sui più piccoli, come ci illustra la dottoressa Simonetta Bernardini, pediatra, endocrinologa e omeopata, presidente della Siomi (Società italiana di omeopatia e medicina integrata).
1. STIMOLA L'ORGANISMO A GUARIRE DA SOLO
L’omeopatia si fonda sulla capacità di intercettare il potenziale di autoguarigione di ciascuno. Nel bambino, questa propensione è al massimo: il suo organismo è poco inquinato sia a livello fisico sia a livello emotivo, quindi reagisce molto bene agli stimoli sottili della medicina alternativa che vanno a potenziare la sua capacità di autoripararsi. Come dire: si guarisce prima e con meno medicine.
2. IDEALE NELLE MALATTIE RICORRENTI
L'omeopatia è indicata soprattutto nelle malattie ricorrenti come allergie, dermatite atopica, colite, cefalee, herpes, otiti, bronchiti, bronchioliti che si ripetono spesso. Perché l’omeopatia, che lavora sul potenziale di autoguarigione dell’individuo e non sulla sedazione del sintomo, evita che il disturbo diventi cronico. È probabile, quindi, che un bimbo allergico diventi un adulto sano.
3. AMPLIFICA LE POSSIBILITÀ DI GUARIGIONE
Un buon pediatra sa se è il caso di usare solo un prodotto omeopatico o se invece affiancarlo a uno tradizionale, per amplificare le possibilità di cura. Per esempio, contro le crisi asmatiche, è indubbio che i broncodilatatori a base di cortisone siano indispensabili ma questo non esclude la prescrizione di omeopatici. Il loro uso diminuisce il numero di episodi acuti e, quindi, la necessità del cortisone pian piano si riduce.
4. RAFFORZA IL BAMBINO
L’abitudine all’omeopatia è una "scuola di vita" fin dai primi anni: insegna a un figlio a resistere meglio se ha un po’ di tosse, un raffreddore, stimolando così il suo organismo a rafforzare le difese. Perché è consapevole che il corpo è una macchina che, come si ferma riparte anche da sola, bravissima com’è ad autoripararsi.
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un bravo allergologo sicuramente ti potra' aiutare.. per determinate allergie sono previsti vaccini desinsibilizzanti,poi una serie di accorgimenti per evitare l'esposizione all'allergene in causa..t...
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