Lo Yoga fa bene al sesso

La pratica dello Yoga permetterebbe di aumentare il desiderio e l’eccitazione, nonché migliorare la lubrificazione e l’orgasmo femminili



Le trasformazioni fisiche a cui è soggetto il corpo con l’avanzare dell’età, hanno senza dubbio una grande influenza anche sulla sfera sessuale.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Sexual Medicine, la pratica regolare dello yoga (grazie agli effetti benefici che riscuote sull’ansia, la depressione, la pressione sanguigna e la funzione articolare) permetterebbe di migliorare diversi aspetti della sessualità femminile, tra cui il desiderio, l'eccitazione, l’orgasmo e la soddisfazione in generale, soprattutto nelle donne over 45.


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Lo studio in questione, eseguito da un gruppo di ricercatori delle università di New Delhi e Mumbai, ha coinvolto quaranta donne (tutte sessualmente attive) di età compresa tra i 22 ed i 55 anni, alle quali è stato chiesto di partecipare tutti i giorni ad un programma di yoga, per una durata complessiva di dodici settimane.

Durante il corso, le partecipanti hanno appreso ventidue posizioni yoga (o asana) che si ritiene possano avere effetti positivi sul tono muscolare dell’addome e del pavimento pelvico, nonché sulla digestione, sulla funzione articolare e sull'umore.

Tramite i punteggi dei questionari relativi alla propria vita sessuale, compilati dalle partecipanti sia all’inizio che alla fine del programma, i ricercatori hanno quindi rilevato una maggior soddisfazione sessuale nel 75% delle donne (ed in particolare le over 45), miglioramenti particolarmente evidenti negli aspetti legati al desiderio, all’eccitazione, alla lubrificazione vaginale e all’orgasmo.

Tre delle ventidue posizioni yoga eseguite nel corso dello studio sono Trikonasana (il triangolo esteso), Bhujangasana (il serpente o il cobra) e Ardha Matsyendra mudra (la mezza posizione di Matsyendra).

Per eseguire la posizione del triangolo esteso parti in piedi e porta il piede destro in avanti, a circa un metro dal piede sinistro, quindi solleva le braccia verso l’esterno, alla stessa altezza delle spalle, in modo tale che entrambe risultino parallele al pavimento.

Ruota quindi il piede sinistro cosicché disegni un angolo di 90°, e allinea il tallone destro con quello sinistro. Fletti quindi il busto verso il piede destro, facendo attenzione che il piegamento sia a livello dell’anca e non dalla vita. Durante il movimento di discesa, entrambe le gambe dovrebbero rimanere distese.

Cerca di toccare il pavimento con il palmo della mano destra, ma inizialmente va bene anche arrivare alla caviglia o allo stinco: l’importante è non forzare il limite di allungamento muscolare.

Solleva infine il braccio sinistro verso il soffitto, in modo da disegnare una linea sia con le spalle che con il braccio che tocca a terra. Se riesci, ruota la testa verso l’alto, altrimenti guarda un punto fisso davanti a te. Mantieni la posizione per trenta secondi o un minuto, respirando profondamente, dopodiché sciogli la posizione e ripeti dal lato opposto.

Per la posizione del cobra invece, sdraiati sulla pancia posizionando i palmi delle mani sul pavimento, di fianco al petto, sotto alle spalle. Espirando, premi le anche sul pavimento e allunga le braccia, sollevando il petto da terra e mantenendo fermi i fianchi. Mantieni questa posizione per venti o trenta secondi, quindi rilassati e torna alla posizione di partenza.

La mezza posizione di Matsyendra infine, si esegue partendo da seduti, con le gambe distese, i piedi uniti e le mani appoggiate sulle ginocchia.

Solleva quindi la gamba destra, portando il piede destro di fianco alla parte esterna del ginocchio sinistro. Piega poi la gamba sinistra in modo tale da appoggiare il tallone sinistro contro la natica destra. Appoggia le mani sul ginocchio destro, intrecciando le dita, e facendo forza con le braccia riprendi l’allineamento della colonna vertebrale.

Cercando di distribuire il peso del corpo equamente fra i due glutei, inizia quindi a ruotare il busto verso destra, portando il braccio sinistro al di là della gamba destra. La mano sinistra afferra il piede o la caviglia destra, mentre la mano destra si appoggia dietro la schiena, con il palmo rivolto verso l’esterno, oppure, se questo comporta un incurvamento della colonna, a terra vicino al bacino. La testa invece è rivolta all’indietro.

Mantieni la posizione per tre o cinque respiri, dopodiché sciogli la posizione e ripeti dal lato opposto.

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