Gli esercizi di pilates per chi porta i tacchi alti: che cos’è il Feet-ness

Ilaria Cavagna, italiana a New York, ha inventato il Feet-ness, una ginnastica che ha conquistato le vip della Grande Mela, perché migliora la postura e combatte il dolore ai piedi



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Le sue sono piccole magie che cambiano la vita delle persone. Per Allison Williams (attrice, cantante, cover girl) «incontrare Ilaria è stata una rivelazione, non avevo mai fatto attenzione ai miei piedi».Bee Shaffer, la figlia della celebre giornalista di moda Anna Wintour, produttrice emergente nello showbiz, dice di lei: «Ilaria ha trasformato il mio corpo, prima di conoscerla non riuscivo nemmeno a toccarmi la punta dei piedi...».

Ilaria Cavagna, milanese, 46 anni, è arrivata a New York nel 2006 per imparare il Pilates, ed è diventata un’autorità in materia. Non solo perché è brava, ma perché lo ha trasformato in un metodo originale, concentrato sul benessere a partire dai piedi. Nato come pronto soccorso per le forzate del tacco 12, il Pilates made in Ilaria si chiama Feet-ness ed è uno stile di vita prima ancora che una ginnastica. Utile a donne e uomini, amanti dei tacchi e delle ultrapiatte, runners e sedentari.


Un passato da ginnasta

Il genio all’origine di tutto questo è una donna minuta, solare. Pelle chiara, capelli scuri, occhi ambrati. Il fisico asciutto da ballerina racconta il passato di ginnasta e danzatrice acrobatica, ma contiene a stento la sua energia vitale. Come la sua agenda, fatica a star dietro agli impegni.

Le settimane di Ilaria spesso non conoscono weekend. Le giornate iniziano prestissimo («alzarmi alle sei e mezzo è un lusso») e trascorrono tra Chelsea e l’Upper East Side di Manhattan: la incontriamo sulla 26esima, in uno degli studi dove tiene i suoi corsi.

Ilaria è arrivata a New York spinta dalla curiosità. «Ho iniziato da piccola con la ginnastica, poi è arrivata la danza, e poi undici anni fantastici con i Kataklò (la compagnia di danza acrobatica fondata da Giulia Staccioli, ndr). Grazie a loro sono diventata una performer, ho girato il mondo, ho avuto l’onore di partecipare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali di Torino. Quello per me è stato il massimo, ero pronta per un’altra avventura. Il Pilates».


Una sfida dietro l’altra

«Mi incuriosiva molto. Era un terreno che ancora non conoscevo. Arrivare e innamoramene è stato un attimo. E anche la mia salvezza». Dopo un paio d’anni di Pilates, prima allieva nel “tempio” di Romana Kryzanowska (il True Pilates nell’East Side), poi istruttrice, Ilaria ha rischiato di fermarsi: «D’improvviso il collo e il braccio sinistro non si muovevano più. Da stare in palestra tutti i giorni, non riuscivo neanche a sedermi sul divano senza sentire dolore».

Il verdetto della risonanza magnetica non era stato consolatorio: vertebre cervicali disallineate e bloccate. «Anni di ginnastica competitiva e di danza acrobatica mi stavano chiedendo il conto. Fermarmi? Nemmeno per sogno». Abituata alle sfide, Ilaria ha trovato non solo la soluzione, ma l’ispirazione per quello che è il suo lavoro di oggi.

«Mentre facevo riabilitazione ho scoperto l’Eldoa, un metodo francese che crea spazio all’interno delle articolazioni per guarirle dalle tensioni e dai dolori grazie all’allungamento. È stato un piccolo miracolo: sono stata subito meglio. E ho capito che dovevo impararlo bene per poterlo praticare sugli altri».


L’idea più originale

Così ha aggiunto al curriculum quest’altra specializzazione, che poi ha personalizzato ancora di più arrivando al Soma-training, un fitness riabilitativo per curare i traumi pensando a tutto il corpo.

«Gli studi che ho fatto e le mie esperienze mi hanno portata qui: non si può pensare di guarire solo la parte che fa male, bisogna pensare a tutto il resto. Sennò non si guarisce davvero». A questo punto erano maturi i tempi per il Feet-ness. «Sempre più clienti mi parlavano dei loro guai dopo una giornata sui tacchi alti. Io stessa li adoro, ma un po’ per il mio lavoro un po’ perché so che strascichi lasciano, li uso poco».

Ed ecco la nuova sfida: inventarsi una ginnastica per i piedi che regali benessere all’intera persona. Detto fatto. Tre anni fa nasce High Heel Rescue (“pronto soccorso tacchi alti”, highheelrescue.com) ed è subito un successo.

«Diciamo la verità: le scarpe col tacco sono belle, però non si può dire che facciano bene. Dai piedi alle ginocchia, dal bacino alla zona lombare è tutto uno sbilanciarsi in avanti». Ma non bisogna per forza arrampicarsi sui tacchi per avere necesità di riallineare la postura, specie adesso che siamo (più o meno) sempre attaccati a uno schermo luminoso. «Basta avere un dispositivo in mano per ripetere gli stessi errori: non ce ne accorgiamo neanche più, eppure ormai camminiamo tutti inclinati in avanti. Siamo perennemente fuori asse».


La magia che cambia la vita

Il Feet-ness di Ilaria (a luglio 2019 terrà alcuni corsi a Milano, informazioni su ilariacavagna.com e feet-ness.com/education) si basa su esercizi semplici che riattivano la circolazione e rinforzano i muscoli ma soprattutto ricollegano i piedi al resto del corpo, e prima ancora alla mente.

«Noi occidentali ci siamo proprio dimenticati di avere dei piedi, peggio: ci imbarazza la loro presenza. Eppure lavorano per noi tutto il giorno...». Come dicono con entusiasmo le allieve Vip di Ilaria, una piccola magia può cambiare la vita.


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Articolo pubblicato sul n. 7 di Starbene in edicola dal 29 gennaio 2019



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