ZINCO SOLFATO IDI 30CPR 200MG -Gravidanza e allattamento

ZINCO SOLFATO IDI 30CPR 200MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

I dati di tossicologia animale sulla riproduzione hanno evidenziato che lo ione, fino a 4 mg/Kg/die (equivalenti al doppio della dose massima impiegata sull'uomo), risulta sprovvisto di effetti tossici sul feto. In donne gravide, affette da morbo di Wilson, lo zinco solfato è stato impiegato per tutta la durata della gestazione, alla dose di 600 - 800 mg/die. Una donna affetta da acrodermatite enteropatica ha condotto a termine due gravidanze, assumendo 300 mg/die di zinco solfato fin dal primo trimestre e per la maggior parte del periodo gravidico, incrementando l'assunzione a 450 mg/die nell'ultimo mese di gestazione. Poiché lo zinco viene escreto nel latte materno, durante l'allattamento l'assunzione di zinco solfato dovrebbe essere riservata ai casi di accertata carenza di Zn2+ nella madre. In tal caso, valutando settimanalmente che i livelli plasmatici di zinco durante il periodo di somministrazione del farmaco non superino il valore di 20 mcM/L, l'allattamento potrà essere proseguito.

Farmaci

IDI FARMACEUTICI Srl

ZINCO SOLFATO IDI30CPR 200MG

PRINCIPIO ATTIVO: ZINCO SOLFATO

PREZZO INDICATIVO:15,00 €