ZETAMICIN 200 IM IV F 200MG/2M -Interazioni

ZETAMICIN 200 IM IV F 200MG/2M Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Come per gli altri aminoglicosidi, deve essere evitata la somministrazione contemporanea o sequenziale per via sistemica o topica di altri farmaci potenzialmente nefrotossici e/o neurotossici. L’uso concomitante di ZETAMICIN ed altri farmaci potenzialmente nefrotossici aumenta il rischio di nefrotossicità. Queste sostanze comprendono aminoglicosidi, vancomicina, polimixina B, colistina, organoplatini, metotrexato ad alte dosi, ifosfamide, pentamidina, foscarnet, alcuni farmaci antivirali (aciclovir, ganciclovir, adefovir, cidofovir, tenovir), amfotericina B, immunosoppressori quali ciclosporina o tacrolimus e prodotti di contrasto a base di iodio. Se l’uso di queste associazioni fosse necessario, la funazionalità renale deve essere attentamente monitorata con appropriati esami di laboratorio. Altri fattori che possono aumentare il rischio di nefrotossicità sono la disidratazione e l’età avanzata. Si deve evitare la somministrazione contemporanea di netilmicina con diuretici potenti quali la furosemide o l’acido etacrinico, poiché questi possono essere di per sé ototossici. Inoltre, se somministrati per via endovenosa, i diuretici possono aumentare la tossicità degli aminoglicosidi, alterando la concentrazione dell’antibiotico nel siero e nei tessuti. Si può verificare l’assorbimento da parte della superficie corporea di quantità significative di antibiotici neurotossici o nefrotossici a seguito di applicazione cutanea o irrigazione locale: occorre tenere in considerazione il potenziale effetto tossico di antibiotici somministratiti in tal modo. Sebbene negli studi clinici non siano stati riferiti blocco neuromuscolare e paralisi respiratoria, essi si sono verificati negli animali a cui è stata somministrata netilmicina a dosi considerevolmente superiori a quelle raccomandate nell’uso clinico. La possibilità che questi fenomeni si verifichino nell’uomo deve essere presa in considerazione, soprattutto per somministrazione contemporanea di aminoglicosidi e bloccanti neuromuscolari, come succinilcolina, tubocurarina, decametonium, anestetici o massicce trasfusioni di sangue contenenti citrato in veste di anticoagulante. In tale eventualità, il blocco può essere rimosso con sali di calcio o neostigmina. Il prodotto non va mescolato nella stessa siringa con altri farmaci. E’ stata dimostrata allergenicità crociata fra aminoglicosidi. In vitro l’associazione di un aminoglicoside con un antibiotico beta–lattamico (penicilline o cefalosporine) può causare una reciproca e significativa inattivazione. Anche quando un antibiotico aminoglicosidico ed uno penicillino–simile sono stati somministrati attraverso due vie differenti, si è verificata una riduzione dell’emivita o dei livelli plasmatici dell’aminoglicoside in pazienti con insufficienza renale ed in alcuni pazienti con funzionalità renale normale. Generalmente l’inattivazione dell’aminoglicoside assume un significato clinico importante solo nei pazienti con grave insufficienza renale.

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