ZERBAXA EV 10FL POLV 1G+0,5G -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Zerbaxa è stato valutato in studi clinici di Fase 3, controllati con farmaco di confronto nel trattamento di infezioni intra-addominali complicate e di infezioni complicate del tratto urinario (inclusa pielonefrite), che comprendevano in totale 1.015 pazienti trattati con Zerbaxa (1 g / 0,5 g per via endovenosa ogni 8 ore, con dose aggiustata in base alla funzione renale, ove opportuno) per un periodo massimo di 14 giorni. Le reazioni avverse verificatesi con frequenza più comune (≥ 3% negli studi di Fase 3 raggruppati nel trattamento di infezioni intra-addominali complicate e di infezioni complicate del tratto urinario, inclusa la pielonefrite) nei pazienti trattati con Zerbaxa, sono state nausea, cefalea, stipsi, diarrea e piressia e sono state in genere di lieve o moderata severità. Il trattamento con Zerbaxa è stato valutato in uno studio clinico di Fase 3 controllato con farmaco di confronto nel trattamento di polmonite acquisita in ospedale, inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica, che comprendeva un totale di 361 pazienti, trattati con Zerbaxa (2 g / 1 g per via endovenosa ogni 8 ore, con dose aggiustata in base alla funzione renale, ove opportuno) per un periodo massimo di 14 giorni. Le reazioni avverse verificatesi con frequenza più comune (≥ 5% nello studio di Fase 3 nel trattamento di polmonite acquisita in ospedale, inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica) nei pazienti trattati con Zerbaxa sono state diarrea, alanina aminotransferasi aumentata e aspartato aminotransferasi aumentata e sono state in genere di lieve o moderata severità. Tabella delle reazioni avverse per infezioni intra-addominali complicate, infezioni complicate del tratto urinario, inclusa pielonefrite e polmonite acquisita in ospedale, inclusa polmonite associata a ventilazione meccanica Le seguenti reazioni avverse sono state identificate durante gli studi clinici condotti con Zerbaxa. Le reazioni avverse sono classificate per sistemi e organi secondo MedDRA e per frequenza. Le categorie di frequenza si basano sulle seguenti convenzioni: comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) (vedere Tabella 3). Tabella 3: Reazioni avverse identificate durante gli studi clinici condotti con ceftolozano/tazobactam
Classificazione per sistemi e organi | Comune (≥ 1/100, < 1/10) | Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) |
Infezioni ed infestazioni | Colite da Clostridioides difficile² | Candidiasi comprese la orofaringea e la vulvovaginale¹, colite da Clostridioides difficile¹, infezione fungina del tratto urinario¹, infezione da Clostridioides difficile² |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitosi¹ | Anemia¹ |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipokaliemia¹ | Iperglicemia¹, ipomagnesiemia¹, ipofosfatemia¹ |
Disturbi psichiatrici | Insonnia¹, ansia¹ | |
Patologie del sistema nervoso | Cefalea¹, capogiro¹ | Ictus ischemico¹ |
Patologie cardiache | Fibrillazione atriale¹, tachicardia¹, angina pectoris¹ | |
Patologie vascolari | Ipotensione¹ | Flebite¹, trombosi venosa¹ |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Dispnea¹ | |
Patologie gastrointestinali | Nausea¹, diarrea³, stipsi¹, vomito³, dolore addominale¹ | Gastrite¹, distensione addominale¹, dispepsia¹, flatulenza¹, ileo paralitico¹ |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Eruzione cutanea¹ | Orticaria¹ |
Patologie renali e urinarie | Compromissione renale¹, insufficienza renale¹ | |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Piressia¹, reazioni in sede di infusione¹ | |
Esami diagnostici | Alanina aminotransferasi aumentata³, aspartato aminotransferasi aumentata³, transaminasi aumentate², prova di funzione epatica anormale², fosfatasi alcalina ematica aumentata², gamma-glutamiltransferasi aumentata² | Positività al test di Coombs³, gamma-glutamiltranspeptidasi (GGT) sierica aumentata¹, fosfatasi alcalina sierica aumentata¹, positività al test per Clostridioides² |