ZEBINIX 30CPR 800MG -Avvertenze e precauzioni
Ideazione suicidaria Ideazione e comportamento suicidari sono stati riportati in pazienti trattati con principi attivi antiepilettici in diverse indicazioni. Inoltre una metanalisi di studi randomizzati e controllati con placebo su medicinali antiepilettici ha mostrato un piccolo incremento del rischio di ideazione e comportamento suicidari. Il meccanismo alla base di tale rischio non è noto e i dati disponibili non escludono la possibilità di un maggior rischio per l’eslicarbazepina acetato. Pertanto si devono tenere sotto controllo i pazienti alla ricerca di segni di ideazione e comportamento suicidari e si deve prendere in considerazione l’appropriato trattamento. Si devono avvertire i pazienti (e coloro che li assistono) di consultare un medico qualora comparissero segni di ideazione o comportamento suicidari. Disturbi del sistema nervoso Eslicarbazepina acetato è stato associato ad alcune reazioni avverse a carico del sistema nervoso centrale, come capogiro e sonnolenza, che potrebbero aumentare l’incidenza di lesioni accidentali. Contraccettivi orali Eslicarbazepina acetato potrebbe ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali. Quando si utilizza Zebinix si raccomanda l’uso aggiuntivo di mezzi contraccettivi non ormonali (vedere paragrafi 4.5 e 4.6). Altri avvertenze e precauzioni Qualora sia necessario interrompere l’uso di Zebinix si raccomanda di sospenderlo in modo graduale per contenere il più possibile il potenziale incremento della frequenza delle convulsioni. Non è raccomandato l’uso concomitante di eslicarbazepina acetato e oxcarbazepina per il pericolo di sovraesposizione ai metaboliti attivi. Non si ha esperienza a proposito della sospensione dell’uso concomitante di medicinali antiepilettici durante il trattamento con Zebinix (cioè del passaggio alla monoterapia). Reazioni cutanee Una eruzione si è sviluppata come reazione avversa nell’1,1% di tutta la popolazione trattata con Zebinix negli studi controllati con placebo sull’uso aggiuntivo in pazienti epilettici. Se compaiono segni o sintomi di ipersensibilità si deve sospendere l’eslicarbazepina acetato. Allele HLA–B* 1502 – nella popolazione cinese Han, tailandese e in altre popolazioni asiatiche È stata dimostrata una stretta associazione tra la presenza di HLA–B* 1502 nei soggetti di origine cinese Han e tailandese e il rischio di sviluppare severe reazioni cutanee conosciute come sindrome di Stevens–Johnson (SSJ) durante il trattamento con carbamazepina. La struttura chimica di eslicarbazepina acetato è simile a quella di carbamazepina ed è possibile che i pazienti positivi per HLA–B*1502 possano anche essere esposti al rischio di sviluppare una SSJ dopo il trattamento coneslicarbazepina acetato. La prevalenza del carrier di HLA–B*1502 è circa del 10 % nelle popolazioni cinese Han e tailandese. Laddove possibile, questi soggetti devono essere valutati per la presenza di questo allele prima di iniziare il trattamento con carbamazepina o composti chimicamente correlati. Se i pazienti di queste origini risultano positivi per l’allele HLA– B*1502, l’uso di eslicarbazepina acetato può essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi. Data la prevalenza di questo allele in altre popolazioni asiatiche (ad es. superiore al 15% nelle Filippine e in Malesia), si può prendere in considerazione il ricorso a test genetici nelle popolazioni a rischio per la presenza di HLA– B*1502.La prevalenza dell’allele HLA–B*1502 è trascurabile ad esempio nelle popolazioni di discendenza europea, africana, ispanica analizzate, nonché giapponese e coreana (<1%). Allele HLA–A*3101 – popolazioni di discendenza europea e giapponese Alcuni dati suggeriscono che HLA–A*3101 sia associato a un rischio aumentato di reazioni cutanee avverse indotte da carbamazepina tra cui sindrome di Stevens–Johnson Syndrome (SSJ), necrolisi epidermica tossica (NET), rash da farmaco con eosinofilia (sindrome DRESS) o pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) meno severa e rash maculopapulare nei soggetti di discendenza europea e giapponese. La frequenza dell’allele HLA–A*3101 varia ampiamente da una popolazione etnica all’altra. L’allele HLA–A*3101 ha una prevalenza dal 2 al 5% nelle popolazioni europee e circa del 10% nella popolazione giapponese. La presenza dell’allele HLA–A*3101 può aumentare il rischio di reazioni cutanee indotte da carbamazepina (generalmente le meno severe) dal 5,0% nella popolazione generale al 26,0% tra i soggetti di origine europea, mentre la sua assenza può ridurre il rischio dal 5,0% al 3,8%. Non si dispone di dati sufficienti a supporto di una raccomandazione dello screening per HLA–A*3101 prima di iniziare un trattamento con carbamazepina o composti chimicamente correlati. Nel caso in cui in pazienti di origine europea o giapponese sia nota la positività per l’allele HLA–A*3101, l’utilizzo di carbamazepina o composti chimicamente correlati può essere preso in considerazione se si ritiene che i benefici superino i rischi. Iponatremia Nell’1,2% dei pazienti trattati con Zebinix è stata riportata iponatremia come reazione avversa. Nella maggior parte dei casi l’iponatremia è asintomatica, tuttavia può essere accompagnata da sintomi clinici come il peggioramento delle crisi, la confusione, la riduzione del livello di coscienza. La frequenza dell’iponatremia è aumentata con l’aumentare della dose di eslicarbazepina acetato. Nei pazienti con preesistente nefropatia che induca iponatremia o in pazienti in trattamento concomitante con medicinali che potrebbero essi stessi indurre iponatremia (es. diuretici, desmopressina, carbamazepina), si devono controllare i livelli di sodiemia sierica prima e durante il trattamento con eslicarbazepina acetato. Inoltre gli stessi livelli devono essere valutati qualora insorgano i segni clinici dell’iponatremia. Negli altri casi, i livelli di sodiemia devono essere controllati nell’ambito degli esami di laboratorio di routine. Qualora si sviluppi un’iponatremia clinicamente rilevante è necessario sospendere l’eslicarbazepina acetato. Intervallo PR Negli studi clinici con eslicarbazepina acetato sono stati osservati allungamenti dell’intervallo PR. Si deve usare cautela nei pazienti con condizioni cliniche (es. bassi livelli di tiroxina, anomalie della conduzione cardiaca) o che assumono medicinali concomitanti, di cui sia nota l’associazione con l’allungamento dell’intervallo PR. Compromissione renale Si deve usare cautela nel trattamento dei pazienti con compromissione renale, regolando la dose in base alla clearance della creatinina (vedere paragrafo 4.2). Non disponendo di dati sufficienti se ne sconsiglia l’uso nei pazienti con CLCR <30 ml/min. Compromissione epatica Dato che i dati clinici nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata sono limitati e mancano i dati clinici e di farmacocinetica nei pazienti con compromissione epatica severa, l’eslicarbazepina acetato deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata mentre non è raccomandato l’uso nei pazienti con compromissione epatica severa.

