VORICONAZOLO TE INFUS FL 200MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza del voriconazolo negli adulti si basa su un database complessivo relativo ad oltre 2000 soggetti (tra cui 1603 pazienti arruolati in studi terapeutici ed ulteriori 270 adulti arruolati in studi profilattici). Si tratta di una popolazione eterogenea che include pazienti con neoplasie maligne ematologiche, pazienti HIV con candidiasi esofagea e infezioni micotiche refrattarie, pazienti non neutropenici con candidemia o aspergillosi e volontari sani. Le reazioni avverse riportate più comunemente sono state compromissione della visione, piressia, eruzione cutanea, vomito, nausea, diarrea, cefalea, edema periferico, prova di funzione epatica anormale, sofferenza respiratoria e dolore addominale. Le reazioni avverse sono state generalmente di gravità da lieve a moderata. Non sono state riscontrate differenze clinicamente significative quando i dati di sicurezza sono stati analizzati in base ad età, etnia o sesso. Tabella riepilogativa delle reazioni avverse Poiché la maggior parte degli studi è stata effettuata in aperto, nella tabella sottostante sono elencate tutte le reazioni, e le loro categorie di frequenza, osservate in 1873 adulti da studi aggregati terapeutici (1603) e di profilassi (270), secondo la classificazione per sistemi, organi. Le categorie di frequenza sono indicate come: molto comuni (≥1/10); comuni (da ≥1/100 a <1/10); non comuni (da ≥1/1000 a <1/100); rari (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto rari (<1/10.000); frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità. Effetti indesiderati segnalati in soggetti in trattamento con voriconazolo
Classificazione per sistemi e organi | Molto comune (≥ 1/10) | Comune (≥ 1/100, < 1/10) | Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) | Raro (≥ 1/10.000,< 1/1.000) | Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Infezioni ed infestazioni | | sinusite | colite pseudomembranosa | | |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | | | | | carcinoma a cellule squamose* |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | agranulocitosi1, pancitopenia, trombocitopenia² , leucopenia, anemia | insufficienza midollare, linfadenopatia, eosinofilia | coagulazione intravascolare disseminata | |
Disturbi del sistema immunitario | | | ipersensibilità | reazione anafilattoide | |
Patologie endocrine | | | insufficienza surrenale, ipotiroidismo | ipertiroidismo | |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | edema periferico | ipoglicemia, ipokaliemia, iponatremia | | | |
Disturbi psichiatrici | | depressione, allucinazioni, ansia, insonnia, agitazione, stato confusionale | | | |
Patologie del sistema nervoso | cefalea | convulsione, sincope, tremore, ipertonia³ , parestesia, sonnolenza, capogiro | edema cerebrale, encefalopatia4, disturbo extrapiramidale5, neuropatia periferica, atassia, ipoestesia, disgeusia | encefalopatia epatica, sindrome di Guillain- Barre, nistagmo | |
Patologie dell'occhio | compromissione della visione6 | emorragia retinica | disturbo del nervo ottico7, papilledema8, crisi oculogira, diplopia, sclerite, blefarite | atrofia ottica, opacità corneale | |
Patologie dell'orecchio e del labirinto | | | ipoacusia, vertigine, tinnito | | |
Patologie cardiache | | aritmia sopraventricolare, tachicardia, brachicardia | fibrillazione ventricolare, extrasistoli ventricolari, tachicardia ventricolare, QT prolungato, tachicardia sopraventricolare | torsioni di punta, blocco atrioventricolare completo, blocco di branca, ritmo nodale | |
Patologie vascolari | | ipotensione, flebite | tromboflebite, linfangite | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | sofferenza respiratoria9 | sindrome da sofferenza respiratoria acuta, edema polmonare polmonare | | | |
Patologie gastrointestinali | diarrea, vomito, dolore addominale, nausea | cheilite, dispepsia, costipazione, gengivite | peritonite, pancreatite, lingua tumefatta, duodenite, gastroenterite, glossite | | |
Patologie epatobiliari | prova di funzione epatica anormale | ittero, ittero colestatico, epatite10 | insufficienza epatica, epatomegalia, colecistite, colelitiasi | | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | eruzione cutanea | dermatite esfoliativa, alopecia, esantema maculo-papulare, prurito, eritema | sindrome di Stevens-Johnson, fototossicità, porpora, orticaria, dermatite allergica, esantema papuloso, eruzione maculare, eczema | necrolisi epidermica tossica, reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), angioedema, cheratosi attinica*, pseudoporfiria, eritema multiforme, psoriasi, eruzione da farmaci | lupus eritematoso cutaneo*, efelidi*, lentiggini* |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | dolore dorsale | artrite | | periostite* |
Patologie renali e urinarie | | insufficienza renale acuta, ematuria | necrosi tubulare renale, proteinuria, nefrite | | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | piressia | dolore toracico, edema della faccia11, astenia, brividi | reazione in sede di infusione, malattia simil-influenzale | | |
Esami diagnostici | | creatinina ematica aumentata | urea ematica aumentata, colesterolo ematico aumentato | | |
* Reazioni avverse da farmaco identificate durante l’utilizzo post-marketing. ¹ Include neutropenia febbrile e neutropenia. ² Include porpora trombocitopenica immune. ³ Include rigidità nucale e tetania.
4 Include encefalopatia ipossico-ischemica ed encefalopatia metabolica.
5 Include acatisia e parkinsonismo.
6 Vedere “Compromissione della visione” al paragrafo 4.8.
7 È stata segnalata neurite ottica prolungata durante l’utilizzo post-marketing. Vedere paragrafo 4.4.
8 Vedere paragrafo 4.4.
9 Include dispnea e dispnea da sforzo.
10 Include lesione al fegato da farmaci, epatite tossica, lesioni epatocellulari e epatotossicità.
11 Include edema periorbitale, edema delle labbra e edema della bocca.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Compromissioni della visione Negli studi clinici, i casi di compromissione della visione (compresi visione offuscata, fotofobia, cloropsia, cromatopsia, cecità ai colori, cianopsia, patologie dell’occhio, visione con alone, cecità notturna, oscillopsia, fotopsia, scotoma scintillante, acuità visiva ridotta, luminosità visiva, difetto del campo visivo, mosche volanti e xantopsia) sono stati molto comuni con il voriconazolo. Queste compromissioni della visione sono state transitorie e completamente reversibili e per la maggior parte si sono risolte spontaneamente nell’arco di 60 minuti, senza che siano stati osservati effetti a lungo termine clinicamente significativi a carico della vista. È stato osservato che tali effetti si attenuano con il proseguimento del trattamento con voriconazolo. Le compromissioni della visione sono state generalmente lievi, solo raramente hanno richiesto la sospensione del trattamento e non sono state associate a sequele a lungo termine. Le compromissioni della visione possono essere associate a concentrazioni plasmatiche e/o dosi maggiori. Il meccanismo d’azione non è noto, sebbene il sito d’azione sia probabilmente localizzato all’interno della retina. In uno studio effettuato su volontari sani in cui è stato analizzato l’impatto del voriconazolo sulla funzione della retina, il voriconazolo ha causato una riduzione dell’ampiezza del tracciato all’elettroretinogramma (ERG). L’ERG misura le correnti elettriche nella retina. Le alterazioni rilevate all’ERG non sono peggiorate nell’arco di 29 giorni di trattamento e si sono risolte completamente quando il voriconazolo è stato sospeso. Ci sono state segnalazioni post-marketing di reazioni avverse prolungate a carico della vista (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni dermatologiche Le reazioni dermatologiche si sono verificate molto comunemente nei pazienti trattati con il voriconazolo negli studi clinici, ma questi pazienti presentavano gravi malattie di base ed assumevano contemporaneamente altri farmaci. La maggior parte dei casi di eruzione cutanea è stata di intensità da lieve a moderata. I pazienti hanno sviluppato Reazioni Avverse Cutanee Gravi (SCAR), tra cui sindrome di Stevens-Johnson (SJS) (non-comune), necrolisi epidermica tossica (TEN) (rara), reazione a farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) (rara) ed eritema multiforme (raro) durante il trattamento con voriconazolo (vedere paragrafo 4.4). Se un paziente sviluppa un’eruzione cutanea deve essere attentamente monitorato e il trattamento con voriconazolo dovrà essere sospeso qualora le lesioni dovessero peggiorare. Sono state segnalate reazioni di fotosensibilità quali efelidi, lentiggini e cheratosi attinica in particolare nel corso di trattamenti a lungo termine (vedere paragrafo 4.4). Sono stati segnalati casi di carcinoma a cellule squamose della pelle in pazienti trattati con voriconazolo per periodi prolungati; il meccanismo non è stato stabilito (vedere paragrafo 4.4).
Test di funzionalità epatica Nel programma clinico con il voriconazolo, l’incidenza complessiva di aumenti delle transaminasi >3 x ULN (non comprendenti necessariamente un evento avverso) è stata del 18,0% (319/1768) negli adulti e del 25,8% (73/283) nei soggetti pediatrici che hanno ricevuto voriconazolo per uso terapeutico e profilattico aggregato. Le alterazioni degli indici di funzionalità epatica possono essere associate a concentrazioni plasmatiche e/o dosi maggiori. La maggior parte delle alterazioni riscontrate ai test di funzionalità epatica si sono risolte nel corso del trattamento senza un aggiustamento della dose o dopo un aggiustamento della dose, inclusa la sospensione del trattamento. Il trattamento con il voriconazolo è stato associato a casi gravi di epatotossicità in pazienti con altre condizioni di base gravi. Tra questi, ci sono stati alcuni casi di ittero, epatite e insufficienza epatica che hanno portato al decesso del paziente (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni correlate all’infusione endovenosa Durante l’infusione della formulazione endovenosa di voriconazolo in soggetti sani sono state riportate reazioni anafilattoidi incluse rossore, febbre, sudorazione, tachicardia, costrizione toracica, dispnea, malore, nausea, prurito ed eruzione cutanea. I sintomi sono comparsi immediatamente quando è iniziata l’infusione endovenosa (vedere paragrafo 4.4.).
Profilassi In uno studio “in aperto”, comparativo e multicentrico per il confronto di voriconazolo e itraconazolo, come profilassi primaria in adulti e adolescenti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche (HSCT) senza una precedente IFI certa o probabile, la sospensione definitiva di voriconazolo a causa di eventi avversi è stata segnalata nel 39,3% dei casi rispetto al 39,6% dei casi per il braccio con itraconazolo. Eventi avversi di natura epatica emersi durante la terapia hanno comportato la sospensione definitiva del farmaco dello studio per 50 soggetti (21,4%) trattati con voriconazolo e per 18 soggetti (7,1%) trattati con itraconazolo.
Popolazione pediatrica La sicurezza del voriconazolo è stata studiata in 288 pazienti pediatrici di età compresa tra 2 e <12 anni (169) e tra 12 e < 18 anni (119) che hanno ricevuto voriconazolo per profilassi (183) e uso terapeutico (105) in studi clinici. La sicurezza di voriconazolo è stata anche valutata in ulteriori 158 pazienti pediatrici di età compresa tra 2 e <12 anni in programmi per uso compassionevole. Nel complesso, il profilo di sicurezza di voriconazolo nella popolazione pediatrica è risultato simile a quello osservato negli adulti. Tuttavia, negli studi clinici è stata osservata una tendenza verso una maggiore frequenza di incrementi degli enzimi epatici, segnalati come eventi avversi, nei pazienti pediatrici rispetto agli adulti (14,2% di transaminasi aumentate nei pediatrici rispetto al 5,3% negli adulti). I dati post-marketing suggeriscono che nella popolazione pediatrica le reazioni cutanee (in particolare l’eritema) possono verificarsi con una frequenza maggiore rispetto alla popolazione adulta. Nei 22 pazienti di età inferiore ai 2 anni trattati con il voriconazolo in un programma per uso compassionevole, sono state segnalate le seguenti reazioni avverse (per le quali non può essere esclusa una correlazione con il voriconazolo): reazioni di fotosensibilità (1), aritmia (1), pancreatite (1), aumento dei livelli di bilirubina nel sangue (1), aumento degli enzimi epatici (1), eruzione cutanea (1) e papilledema (1). Durante la fase post-marketing sono stati segnalati casi di pancreatite in pazienti pediatrici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-re azione-avversa.