VIVIN C 20CPR EFF 330MG+200MG -Effetti indesiderati

VIVIN C 20CPR EFF 330MG+200MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Patologie gastrointestinali Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Dopo somministrazione di VIVIN C sono stati riportati: – nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore addominale, stomatite ulcerativa, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). – ulcera peptica, anche perforata – Emorragia gastrointestinale, che può essere manifesta (ematemesi, melena) e talvolta fatale, od occulta e causare anemia sideropenica. Tali sanguinamenti sono più frequenti con l’aumentare del dosaggio, in particolare nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). – Meno frequentemente sono state osservate gastriti. Patologie cardiache – Edema, ipertensione e insufficienza cardiaca sono state riportate in associazione al trattamento con FANS. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo – Reazioni bollose inclusa sindrome di Stevens–Johnson e necrolisi tossica epidermica. Patologie del sistema emolinfopoietico – Sindromi emorragiche (epistassi, emorragie gengivali, trombocitopenia, porpora) con aumento del tempo di sanguinamento. Questo effetto persiste per 4–8 giorni dopo l’interruzione della somministrazione di acido acetilsalicilico. E’ causa di rischio emorragico in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico. – Alte dosi di vitamina C (>1g) possono aumentare l’emolisi in pazienti con deficienza di G6PD–deidrogenasi in forma di emolisi cronica Disturbi del sistema immunitario – Reazioni di ipersensibilità: angioedema, edema di Quincke, orticaria, eritema, asma, reazioni anafilattiche. Patologie del sistema nervoso – Ronzio auricolare – Sensazione di riduzione dell’udito – Cefalea, solitamente segno di sovradosaggio Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali – Ritardo di parto Patologie renali e urinarie – Alte dosi di vitamina C (>1g) possono favorire la formazione di calcoli di ossalato ed acido urico in alcuni individui.

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