VENCLYXTO 7CPR RIV 100MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di Venclyxto si basa sui dati aggregati di 296 pazienti trattati con venetoclax in due studi di fase 2 e uno studio di fase 1. Tutti gli studi hanno arruolato pazienti con CLL pretrattati, compresi 188 pazienti con delezione 17p e 92 pazienti che hanno fallito la terapia con un inibitore della via del recettore delle cellule B. I pazienti sono stati trattati con venetoclax 400 mg in monoterapia una volta al giorno dopo uno schema di titolazione della dose. Le reazioni avverse più comuni (≥20%) di qualsiasi grado nei pazienti trattati con venetoclax sono state neutropenia/diminuzione della conta dei neutrofili, diarrea, nausea, anemia, infezione delle vie respiratorie superiori, affaticamento, iperfosfatemia, vomito e stipsi. Le reazioni avverse gravi riportate più frequentemente (≥2%) sono state polmonite, neutropenia febbrile e TLS. Tabella delle reazioni avverse Le frequenze delle reazioni avverse riportate con Venclyxto sono riepilogate nella Tabella 3. Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e alla frequenza. La frequenza è definita come molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di gravità decrescente. Tabella 3: Reazioni avverse al medicinale riportate nei pazienti con CLL trattati con venetoclax
| Classificazione per sistemi e organi | Frequenza (tutti i gradi) | Reazioni avverse (N=296) |
| Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Infezione delle vie respiratorie superiori |
| Comune | Sepsi, Polmonite, Infezione delle vie urinarie |
| Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Neutropenia |
| Anemia |
| Comune | Neutropenia febbrile |
| Linfopenia |
| Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Iperfosfatemia |
| Comune | Sindrome da lisi tumorale, Iperpotassiemia, Iperuricemia, Ipocalcemia |
| Patologie gastrointestinali | Molto comune | Diarrea, Vomito, Nausea, Stipsi |
| Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Affaticamento |
| Esami diagnostici | Comune | Aumento della creatinina ematica |
Interruzione e riduzione della dose a causa delle reazioni avverse Il 9,1% dei pazienti ha interrotto il trattamento a causa delle reazioni avverse. Nell’11,8% dei pazienti sono stati effettuati aggiustamenti della dose a causa delle reazioni avverse.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sindrome da lisi tumorale La sindrome da lisi tumorale è un importante rischio identificato quando si inizia la terapia con venetoclax. Negli studi iniziali di fase 1 per la determinazione della dose, che prevedevano una fase di titolazione più breve (2-3 settimane) e una dose iniziale più alta, l’incidenza di TLS è stata del 13% (10/77; 5 TLS di laboratorio; 5 TLS cliniche), compresi 2 eventi fatali e 3 eventi di insufficienza renale acuta, 1 dei quali aveva richiesto dialisi. Il rischio di TLS è stato ridotto dopo revisione del regime posologico, modifica della profilassi e delle misure di monitoraggio. Negli studi clinici con venetoclax, i pazienti con linfonodi misurabili ≥10 cm o quelli con ALC ≥25 x 10
9/L e linfonodi misurabili ≥5 cm sono stati ricoverati per consentire idratazione e monitoraggio più intensivi il primo giorno di somministrazione a 20 mg e 50 mg durante la fase di titolazione (vedere paragrafo 4.2). In 122 pazienti con CLL che hanno iniziato con una dose giornaliera di 20 mg, che è stata aumentata nel corso di 5 settimane a una dose giornaliera di 400 mg, il tasso di TLS era del 3%. Tutti gli eventi erano TLS di laboratorio (anomalie di laboratorio che soddisfacevano ≥2 dei seguenti criteri entro 24 ore l’uno dall’altro: potassio >6 mmol/L, acido urico >476 mcmol/L, calcio <1,75 mmol/L o fosforo >1,5 mmol/L oppure erano riferiti come eventi di TLS) e si sono verificati in pazienti che avevano uno o più linfonodi ≥5 cm o ALC ≥25 x 10
9/L. In questi pazienti non è stata osservata alcuna TLS con conseguenze cliniche quali insufficienza renale acuta, aritmie cardiache o morte improvvisa e/o convulsioni. Tutti i pazienti avevano ClCr ≥50 ml/min.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’
allegato V.