SODIO BICARB 10F 1MEQ/ML 10ML -Posologia
Il medicinale è una soluzione ipertonica con il sangue che deve essere somministrata per via endovenosa con cautela e a velocità controllata di infusione solo dopo diluizione fino all’isotonicità (circa 1,5% di sodio bicarbonato corrispondete a circa 16 mEq di bicarbonato per 100 ml) con soluzioni compatibili (vedere paragrafo 6.2). La soluzione può essere impiegata come tale per via endovenosa solo nel caso di arresto cardiaco. In generale, la dose dipende dall’età, peso, condizioni cliniche, quadro elettrolitico, equilibrio acido–case e osmolarità del paziente allo scopo di ripristinare i valori normali di pH ed elettroliti (in caso di shock, sindromi emolitiche e rabdomiolitiche e perdite di bicarbonato) o di alcalinizzare le urine in caso di intossicazione o di iperuricemia (almeno a pH 7,0). In particolare: Nell’arresto cardiaco: Da 50 a 100 mEq in bolo, seguiti da 50 mEq ogni 5–10 minuti in relazione ai rilievi dell’equilibrio acido–base. Nelle forme acute e subacute di acidosi metabolica Adulti: dose iniziale da 2 a 5 mEq/kg di peso corporeo nel corso di 4–8 ore a seconda della gravità dell’acidosi. La dose poi va aggiustata in relazione alle concentrazioni ematiche di bicarbonato rilevate o ai risultati dell’emogasanalisi (incremento di 20–22 mmol/L). Bambini: dose iniziale di 1 mEq/Kg somministrata per infusione endovenosa lenta, diluendo la soluzione a 0,5 mEq/ml, fino ad un dosaggio massimo di 8 mEq/kg di peso corporeo al giorno per evitare una eccessiva diminuzione della pressione cerebrospinale e possibile emorragie intracraniche. Nei bambini la sicurezza e l’efficacia dell’uso di sodio bicarbonato non sono state determinate. Anziani: negli anziani sopra i 60 anni la dose massima è di 90–10 mEq di bicarbonato al giorno. E’ consigliabile NON ottenere la piena correzione dell’acidosi nelle prime 24 ore per evitare l’alcalosi legata ad una eccessiva correzione respiratoria.