SEVOFLURANE PIR 1FL 250ML 100% -Interazioni

SEVOFLURANE PIR 1FL 250ML 100% Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

È stato dimostrato che il sevoflurano è sicuro ed efficace quando somministrato insieme ad una ampia varietà di agenti comunemente incontrati in situazioni chirurgiche, quali agenti del sistema nervoso centrale, farmaci autonomici, rilassanti della muscolatura scheletrica, agenti anti-infettivi compresi gli amino glicosidi, ormoni e sostituti sintetici, derivati ematici e farmaci cardiovascolari, compresa l’epinefrina. Beta-simpaticomimetici e agenti alfa- e beta-simpaticomimetici Gli agenti beta-simpaticomimetici come l'isoprenalina e gli agenti alfa - e beta- simpaticomimetici come l'adrenalina e la noradrenalina devono essere usati con cautela durante la narcosi con il sevoflurano, a causa di un possibile rischio di aritmia ventricolare. Il dosaggio di adrenalina e noradrenalina utilizzato per l'azione emostatica locale mediante iniezioni sottocutanee o gengivali deve essere limitato, ad esempio, a 0,1 mg di epinefrina entro 10 minuti o a 0,3 mg entro un'ora negli adulti. Non è raccomandata la somministrazione parenterale di adrenalina e noradrenalina. Succinilcolina L'uso concomitante di succinilcolina con agenti anestetici per via inalatoria è stato associato a rari aumenti nei livelli sierici di potassio che hanno prodotto aritmie cardiache e decesso in pazienti pediatrici durante il periodo post-operatorio. Derivati delle anfetamine L'uso di anfetamine e derivati, nonché di efedrina e derivati, può causare crisi ipertensive preoperatorie. È preferibile interrompere i trattamenti qualche giorno prima dell'intervento chirurgico. Inibitori non selettivi delle MAO Non è possibile escludere il rischio di crisi da collasso intraoperatorio, dal momento che questo è stato osservato con altri agenti anestetici alogenati inalatori. In generale, si raccomanda che il trattamento venga interrotto 2 settimane prima dell'intervento chirurgico. Calcio-antagonisti Il sevoflurano può condurre a notevole ipotensione nei pazienti trattati con calcio-antagonisti, in particolare con derivati diidropiridinici. Occorre prestare attenzione quando i calcio-antagonisti sono usati in concomitanza con anestetici inalatori, a causa del rischio di un effetto inotropo negativo additivo. Epinefrina/Adrenalina Il sevoflurano è simile all’isoflurano nella sensibilizzazione del miocardio all’effetto aritmogeno della somministrazione esogena dell’adrenalina. È stato stabilito che 5 microgrammi per kg rappresenta la dose soglia di adrenalina che produce aritmie ventricolari multiple. Simpatomimetici ad azione indiretta Esiste un rischio di episodio ipertensivo acuto con l’uso concomitante di sevoflurano e medicinali simpatomimetici ad azione indiretta (anfetamine, efedrina). Beta bloccanti Il sevoflurano può aumentare l’effetto inotropo negativo, cronotropo e dromotropo dei beta-bloccanti (bloccando meccanismi compensatori cardiovascolari). I pazienti devono essere avvertiti di evitare l'interruzione dei beta-bloccanti e in ogni caso deve essere evitata l’interruzione della somministrazione del medicinale in maniera brusca. L'anestesista deve essere informato sulle terapie di beta-bloccanti Verapamil È stata osservata la compromissione della conduzione atrio-ventricolare quando verapamil e sevoflurano sono stati somministrati insieme. Induttori del CYP2E1 I medicinali che aumentano l’attività dell’isoenzima del citocromo P450, CYP2E1, come isoniazide e alcol, possono aumentare il metabolismo del sevoflurano e portare ad aumenti significativi di concentrazioni plasmatiche di fluoro. L’uso concomitante di sevoflurano e isoniazide può potenziare gli effetti epatotossici di isonazide. Erba di San Giovanni Sono stati segnalati ipotensione grave e ritardo dal risveglio dall’anestesia con anestetici alogenati inalatori, in pazienti trattati a lungo termine con Erba di San Giovanni. Barbiturici La somministrazione di sevoflurano è compatibile con i barbiturici, propofol e altri anestetici per via endovenosa comunemente usati. Possono essere richieste concentrazioni inferiori di sevoflurano in seguito alla somministrazione di anestetici per via endovenosa. Benzodiazepine e oppiacei Si prevede che le benzodiazepine e gli oppioidi riducano la MAC del sevoflurano nello stesso modo di altri anestetici inalatori. La somministrazione di sevoflurano è compatibile con le benzodiazepine e oppioidi comunemente usati nella pratica chirurgica. Gli oppioidi quali alfentanil e sufentanil, usati in concomitanza con il sevoflurano, possono portare a un abbassamento sinergico della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e della frequenza respiratoria. Protossido d’azoto Come per gli altri anestetici volatili alogenati, la MAC del sevoflurano diminuisce quando somministrato in combinazione a protossido d’azoto. La MAC equivalente è ridotta di circa il 50% nei pazienti adulti e di circa il 25% nei pazienti pediatrici (vedere paragrafo 4.2 Mantenimento). Agenti bloccanti neuromuscolari Come per gli altri anestetici inalatori, il sevoflurano colpisce sia l’intensità che la durata del blocco neuromuscolare dei rilassanti muscolari non depolarizzanti. Quando usato per supplementare l’anestesia di alfentanil-N2O, il sevoflurano potenzia il blocco neuromuscolare indotto da pancuronio, vecuronio o atracurio. L’aggiustamento del dosaggio per questi rilassanti muscolari somministrati insieme a sevoflurano è simile a quello richiesto per isoflurano. L’effetto del sevoflurano sulla succinilcolina e la durata del blocco neuromuscolare depolarizzante non è stato studiato. La riduzione del dosaggio degli agenti bloccanti neuromuscolari durante l’induzione dell’anestesia può portare ad un ritardo nell’inizio delle condizioni adatte all’intubazione endotracheale o a rilassamento muscolare inadeguato poiché si osserva il potenziamento degli agenti bloccanti neuromuscolari pochi minuti dopo l’inizio della somministrazione di sevoflurano. Tra gli agenti non depolarizzanti, sono state studiate le interazioni con vecuronio, pancuronio e atracurio. In assenza di linee guida specifiche: (1) per l’intubazione endotracheale, non ridurre la dose del rilassante muscolare non depolarizzante; e (2) durante il mantenimento dell’anestesia, la dose di rilassante muscolare non depolarizzante deve essere probabilmente ridotta rispetto a quella usata durante l’anestesia con N2O/oppioide. La somministrazione di dosi supplementari di rilassante muscolare deve essere guidata dalla risposta alla stimolazione del nervo.

Farmaci

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