RAMIPRIL RAT 28CPR 2,5MG -Effetti indesiderati

RAMIPRIL RAT 28CPR 2,5MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Il profilo di sicurezza di ramipril include tosse secca persistente e reazioni dovute all’ipotensione. Reazioni avverse gravi comprendono angioedema, iperkaliemia, compromissione epatica o danno renale, pancreatiti, reazioni cutanee gravi e neutropenia/agranulocitosi. La frequenza degli effetti indesiderati è definita utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno dei gruppi di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine decrescente di gravità.

Classificazione per sistemi e organi Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico   Eosinofilia Conta dei leucociti diminuita (incluse neutropenia o agranulocitosi), conta eritrocitaria diminuita, emoglobina ridotta, conta delle piastrine diminuita   Insufficienza midollare, pancitopenia, anemia emolitica
Disturbi del sistema immunitario         Reazioni anafilattiche o anafilattoidi, anticorpi antinucleo aumentati
Patologie endocrine         Sindrome da secrezione inappropriata di ormone antidiuretico (SIADH)
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Potassio ematico aumentato Anoressia, appetito ridotto     Sodio ematico diminuito
Disturbi psichiatrici   Umore depresso, ansia, nervosismo, irrequietezza, disturbo del sonno inclusa sonnolenza Stato confusionale   Alterazione dell’attenzione
Patologie del sistema nervoso Cefalea, capogiro Vertigini, parestesia, ageusia, disgeusia Tremore, disturbo dell’equilibrio   Ischemia cerebrale inclusi ictus ischemico e attacco ischemico transitorio, capacità psicomotorie compromesse, sensazione di bruciore, parosmia
Patologie dell’occhio   Disturbi visivo inclusa visione offuscata Congiuntivite    
Patologie dell’orecchio e del labirinto     Udito compromesso, tinnito    
Patologie cardiache   Ischemia miocardica inclusi angina pectoris o infarto miocardico, tachicardia, aritmia, palpitazioni, edema periferico      
Patologie vascolari Ipotensione, pressione arteriosa ortostatica diminuita, sincope Rossore Stenosi vascolare, ipoperfusione, vasculite   Fenomeno di Raynaud
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse secca non produttiva, bronchite, sinusite, dispnea Broncospasmo inclusa asma aggravata, congestione nasale      
Patologie gastrointestinali Infiammazione gastrointestinale, disturbi della digestione, fastidio addominale, dispepsia, diarrea, nausea, vomito Pancreatite (con gli ACE inibitori sono stati riportati molto eccezionalmente casi ad esito fatale), enzimi pancreatici aumentati, angioedema dell’ intestino tenue, dolore addominale superiore inclusa gastrite, costipazione, bocca secca Glossite   Stomatite aftosa
Patologie epatobiliari   Enzimi epatici aumentati e/o bilirubina coniugata aumentata Ittero colestatico, danno epatocellulare   Insufficienza epatica acuta, epatite colestatica o citolitica (l’esito fatale è stato molto eccezionale)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea in particolare esantema maculo-papulare Angioedema; in casi veramente eccezionali, l’ostruzione delle vie aeree dovuta all’angioedema può avere esito fatale; prurito, iperidrosi Dermatite esfoliativa, orticaria, onicolisi Reazione di fotosensibilità Necrolisi tossica epidermica, sindrome di Stevens- Johnson, eritema multiforme, pemfigo, psoriasi aggravata, dermatite psoriasiforme, esantema o enantema pemfigoide o lichenoide, alopecia
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari, mialgia Artralgia      
Patologie renali e urinarie   Danno renale inclusa insufficienza renale acuta, diuresi aumentata, peggioramento di proteinuria preesistente, urea ematica aumentata, creatinina ematica aumentata      
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Impotenza erettile transitoria, libido diminuita     Ginecomastia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico, stanchezza Piressia Astenia    
Popolazione pediatrica La sicurezza di ramipril è stata monitorata in 325 bambini e adolescenti, di età tra 2-16 anni nel corso di due studi clinici. Mentre la natura e la severità degli eventi avversi sono simili a quelli degli adulti, la frequenza di quelli di seguito elencati è maggiore nei bambini: • Tachicardia, congestione nasale e rinite, “comune” (cioè ≥1/100, <1/10) nella popolazione pediatrica, e “non comune” (cioè ≥1/1000, <1/100) negli adulti. • Congiuntivite “comune” (cioè ≥1/100, <1/10) nella popolazione pediatrica, mentre “raro” (cioè ≥1/10.000, <1/1.000) negli adulti. • Tremori e orticaria “non comune” (cioè ≥1/1.000, <1/100) nella popolazione pediatrica, mentre “raro” (cioè ≥1/10.000, <1/1.000) negli adulti. Il profilo di sicurezza globale per ramipril nei pazienti pediatrici non differisce significativamente dal profilo di sicurezza negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Farmaci

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