QUETIAPINA SAN 30CPR RIV 25MG -Effetti indesiderati

QUETIAPINA SAN 30CPR RIV 25MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al farmaco (ADR) osservate più comunemente con quetiapina (10%) sono sonnolenza, vertigini, secchezza della bocca, mal di testa, sintomi da sospensione (interruzione), aumento dei livelli sierici di trigliceridi, innalzamento di colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL), diminuzione del colesterolo HDL, aumento di peso, diminuzione dell'emoglobina e sintomi extrapiramidali. Elenco tabulare delle reazioni avverse L'incidenza di ADR associate alla terapia con quetiapina, è riportata nella tabella seguente (Tabella 1), secondo il formato raccomandato dal Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). Tabella 1: ADR associate alla terapia con quetiapina Nella valutazione degli effetti indesiderati sono state usate le seguenti stime di frequenza: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Reazioni avverse al farmaco (ADRs) in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza
Classificazione per sistemi e organi MedDRA Frequenza ADR
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Riduzione dei livelli di emoglobina 22
Comune Leucopenia1, 28, riduzione della conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili 27
Non comune Trombocitopenia, anemia, riduzione della conta delle piastrine 13
Raro Agranulocitosi26
Non nota Neutropenia1
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità  (incluse reazioni allergiche cutanee)
Molto raro Reazione anafilattica 5
Patologie endocrine Comune Iperprolattinemia15 , riduzioni del T4 totale 24 , riduzioni del T4 libero24 , riduzioni del T3 totale24 , aumenti del TSH 24
Non comune Riduzioni del T3 libero24, ipotiroidismo21
Molto raro Secrezione inadeguata dell'ormone antidiuretico
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Aumenti dei livelli sierici dei trigliceridi10,30 , aumenti del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL)11, 30, riduzioni del colesterolo HDL17, 30, aumento di peso8, 30
Comune Aumento dell'appetito, aumento del glucosio nel sangue fino a livelli iperglicemici 6, 30
Non comune Iponatriemia19, Diabete mellito1, 5
Raro Sindrome metabolica29
Molto raro Esacerbazione del diabete pre-esistente
Disturbi psichiatrici Comune Sogni anomali e incubi, ideazione suicidaria e comportamento suicidario20
Raro Sonnambulismo e reazioni correlate come parlare nel sonno e disturbi alimentari correlati al sonno
Patologie del sistema nervoso Molto comune Capogiri4, 16, sonnolenza2, 16, cefalea, sintomi extrapiramidali 1, 21
Comune Disartria
Non comune Convulsioni1, sindrome delle gambe senza riposo, discinesia tardiva 1, 5, Sincope4, 16
Patologie dell' Comune Visione offuscata
Patologie cardiache Comune Tachicardia4, Palpitazioni23
Non comune Prolungamento del QT 1, 12, 18, Bradicardia32
Patologie vascolari Comune Ipotensione ortostatica4, 16
Raro Tromboembolismo venoso1
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Dispnea23
Non comune Rinite
Patologie gastrointestinali Molto comune Secchezza della bocca
Comune Stipsi, dispepsia, vomito25
Non comune Disfagia7
Raro Pancreatite1, ostruzione intestinale/Ileo
Patologie epatobiliari Comune Aumenti dei livelli di alanino aminotransaminasi sieriche (ALT)³ , innalzamento dei livelli delle gamma-GT ³
Non comune Aumenti dei livelli di aspartato transaminasi sieriche (AST)³
Raro Ittero5, epatite
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro Angioedema5, syndrome di Stevens- Johnson5
Non nota Necrolisi epidermica tossica, eritema multiforme
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Molto raro Rabdomiolisi
Patologie renali e urinarie Non comune Ritenzione urinaria
Gravidanza, puerperio e condizioni perinatali Non nota Sindrome da astinenza neonatale31
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Non comune Disfunzioni sessuali
Raro Priapismo, galattorrea, gonfiore del seno, disturbi mestruali
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Sintomi da sospensione (interruzione)1, 9
Comune Lieve astenia, edema periferico, irritabilità , piressia
Raro Sindrome neurolettica maligna1 , ipotermia
Esami diagnostici Raro Aumento della creatina fosfochinasi plasmatica14
(1) Vedere paragrafo 4.4. (2) Può verificarsi sonnolenza, che di solito insorge durante le prime due settimane di trattamento e che generalmente si risolve con la somministrazione continuata di quetiapina. (3) In alcuni pazienti che ricevevano quetiapina sono stati osservati aumenti asintomatici (aumenti dai livelli normali pari a > 3X ULN in qualsiasi momento) delle transaminasi sieriche (ALT, AST) o dei livelli di gamma GT. Questi aumenti sono stati generalmente reversibili con il proseguimento del trattamento con quetiapina. (4) Come con altri antipsicotici con attività di blocco dei recettori alpha-1adrenergici, quetiapina può comunemente indurre ipotensione ortostatica associata a capogiri, tachicardia e, in alcuni pazienti, sincope, specialmente durante il periodo iniziale di titolazione della dose (vedere paragrafo 4.4). (5) Il calcolo della frequenza di queste reazioni avverse al farmaco è stato effettuato solo sulla base dei dati post-marketing. (6) Glucosio plasmatico a digiuno ≥126 mg/dl (≥7,0 mmol/l) o glucosio plasmatico non a digiuno ≥200 mg/dl (≥11,1 mmol/l) in almeno un’occasione. (7) Un aumento del tasso di disfagia con quetiapina vs placebo è stato osservato solo nel corso di studi clinici sulla depressione bipolare. (8) Basato su un aumento >7% del peso corporeo rispetto al basale. Si verifica prevalentemente negli adulti durante le prime settimane di trattamento negli adulti. (9) I seguenti sintomi di astinenza sono stati osservati più frequentemente nel corso di studi clinici in acuto in monoterapia, controllati con placebo, che hanno valutato i sintomi da sospensione: insonnia, nausea, cefalea, diarrea, vomito, capogiri e irritabilità. L’incidenza di queste reazioni è diminuita in modo significativo una settimana dopo l’interruzione della terapia. (10) Trigliceridi ≥200 mg/dl (≥2,258 mmol/l) (pazienti ≥18 anni) o ≥150 mg/dL (≥1,694 mmol/L) (pazienti <18 anni) in almeno un’occasione. (11) Colesterolo ≥240 mg/dl (≥6,2064 mmol/l) (pazienti ≥18 anni d’età) o ≥200 mg/dL (≥5.172 mmol/L) (pazienti <18 anni d’età) in almeno un’occasione. Un aumento del colesterolo LDL ≥ 30 mg/dL (≥ 0,769 mmol / L) è stata osservato molto comunemente. La variazione media tra i pazienti che avevano questo aumento è stata 41,7 mg/dL (≥ 1,07 mmol/L). (12) Vedere testo di seguito. (13) piastrine ≤ 100 x 109/L in almeno un'occasione. (14) in base a segnalazioni di eventi avversi in corso di studi clinici che riportano un aumento della creatin fosfochinasi nel sangue non associato a sindrome neurolettica maligna. (15) I livelli di prolattina (pazienti> 18 anni di età):> 20 mcg /L (>869,56 pmol/L) maschi; > 30 mcg/L (> 1.304,34 pmol/L) femmine in qualsiasi momento. (16) può provocare cadute. (17) colesterolo HDL: <40 mg/dL (1,025 mmol/L) maschi; <50 mg/dL (1,282 mmol/L) femmine in qualsiasi momento. (18) Incidenza di pazienti che hanno uno spostamento di QTc da <450 msec a ≥ 450 msec, con un aumento ≥ 30 msec. Negli studi controllati con placebo, con quetiapina la variazione media e l'incidenza di pazienti che hanno un passaggio a un livello clinicamente significativo è simile tra quetiapina e placebo. (19) Variazione da > 132 mmol/L a ≤ 132 mmol/L in almeno un’occasione (20) Durante la terapia con quetiapina o subito dopo la sospensione del trattamento sono stati riportati casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). (21) Vedere paragrafo 5.1 (22) La diminuzione dell'emoglobina a valori ≤ 13 g/dL (8,07 mmol/L) nei maschi e ≤ 12 g/dL (7,45 mmol/L) nelle femmine si è verificata in almeno un’occasione nel 11% dei pazienti trattati con quetiapina in tutti gli studi clinici, incluse le estensioni in aperto. In questi pazienti, la media della riduzione massima dell’emoglobina in qualsiasi momento era -1.50 g/dL. (23) Queste segnalazioni si sono spesso verificate in corso di tachicardia, vertigini, ipotensione ortostatica e/o preesistenti malattie cardiorespiratorie concomitanti. (24) Basato sullo scostamento dal normale valore di base a valori potenzialmente clinicamente importanti in qualsiasi momento successivo in tutti gli studi clinici. Le variazioni della T4 totale, T4 libera, T3 totale e T3 libera sono definite come < 0.8 x LLN (pmol/L) e la variazione della TSH è > 5 mIU/L in qualunque momento. (25) Sulla base dell'aumentata percentuale di vomito negli anziani (≥65 anni di età). (26) Sulla base delle variazioni dei valori basali dei neutrofili da >=1,5 x 109/L a <0,5 x 109/L in qualsiasi momento durante il trattamento e sulla base dei pazienti con grave neutropenia (<0,5 x 109/L) e infezione durante tutti gli studi clinici con quetiapina (vedere paragrafo 4.4). (27) Basato sullo scostamento dal normale valore di base a valori potenzialmente clinicamente importanti in qualsiasi momento successivo in tutti gli studi clinici. Le variazioni negli eosinofili sono definite come >1 x 109 cellule/L in qualunque momento. (28) Basato sullo scostamento dal normale valore di base a valori potenzialmente clinicamente importanti in qualsiasi momento successivo in tutti gli studi clinici. Le variazioni nelle WBC sono definite come ≤ 3 x 109 cellule/L in qualunque momento. (29) Basati su segnalazioni di eventi avversi relativi a sindrome metabolica derivanti da studi clinici con quetiapina. (30) Durante gli studi clinici è stato osservato in alcuni pazienti un peggioramento di più di uno dei fattori metabolici quali peso, glucosio ematico e lipidi (vedere paragrafo 4.4). (31) Vedere paragrafo 4.6. (32) Può accadere in corrispondenza o in prossimità dell'inizio del trattamento ed essere associato ad ipotensione e/o sincope. La frequenza è calcolata sulla base degli eventi avversi di bradicardia e degli eventi correlati in tutti gli studi clinici con quetiapina Con l’uso degli antipsicotici sono stati riportati casi di prolungamento dell’intervallo QT, aritmia ventricolare, decesso improvviso e inspiegabile, arresto cardiaco e Torsades de Pointes, che sono considerati effetti di classe. Popolazione pediatrica Le stesse ADR descritte sopra per gli adulti devono essere tenute in considerazione per bambini e adolescenti. Nella tabella seguente (Tabella 2) sono riassunte le reazioni avverse che si manifestano con maggiore frequenza nei bambini e negli adolescenti (1017 anni) rispetto alla popolazione adulta o le ADR che non sono state identificate nella popolazione adulta. Tabella 2: ADR associate alla terapia con quetiapina nei bambini e negli adolescenti che si verificano con una frequenza più alta rispetto agli adulti o non sono state identificate nella popolazione adulta. Nella valutazione delle reazioni avverse sono state usate le seguenti stime di frequenza: Molto comune: (≥ 1/10) Comune: (≥ 1/100, <1/10) Non comune: (≥ 1/1,000, <1/100) Raro: (≥ 1/10,000, <1/1.000) Molto raro: (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Reazioni avverse al farmaco (ADRs) in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza
Classificazione per sistemi e organi MedDRA Frequenza ADR
Patologie endocrine Molto comune Aumento dei livelli di prolattina1
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune Aumento dell'appetito
Patologie del sistema nervoso Molto comune Sintomi extrapiramidali3,4
Comune Sincope
Patologie vascolari Molto comune Aumento della pressione arteriosa²
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Rinite
Patologie gastrointestinali Molto comune Vomito
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Irritabilità³
(1) I livelli di prolattina (pazienti <18 anni di età):> 20 ug /L (> 869,56 pmol/L) nei maschi; > 26 ug/L (> 1130,428 pmol/L) nelle femmine in qualsiasi momento. Meno dell'1% dei pazienti ha avuto un incremento a un livello di prolattina >100 ug/L. (2) Basati sul superamento delle soglie clinicamente significative (adattate dai criteri dal National Institutes of Health) o aumenti > 20 mmHg per la sistolica o > 10 mmHg per la pressione diastolica in qualsiasi momento, in due studi in acuto (3-6 settimane) controllati con placebo in bambini e adolescenti. (3)Nota: La frequenza è coerente con quella osservata negli adulti, ma può essere associata a differenti implicazioni cliniche in bambini e adolescenti rispetto agli adulti. (4) Vedere paragrafo 5.1 Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

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