QUETIAPINA ACC 60CPR 400MG RP -Effetti indesiderati

QUETIAPINA ACC 60CPR 400MG RP Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le Reazioni Avverse al Farmaco (ADR) più comunemente segnalate con la quetiapina (>10%) sono sonnolenza, capogiri, cefalea, secchezza delle fauci,, sintomi da astinenza (sospensione),aumento del colesterolo totale (soprattutto colesterolo LDL), diminuzione del colesterolo HDL, aumento di peso, diminuzione dell’emoglobina e sintomi extrapiramidali. L’incidenza di ADR associate alla terapia con la quetiapina è riportata nella tabella seguente (Tabella 1), secondo il formato raccomandato dal Council for International Organizations of Medical Sciences (CIOMS III Working Group; 1995). Tabella 1 ADR associate alla terapia con quetiapina Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non noto (non può essere definita sulla base dei dati disponibili)

Classificazione per organi e sistemi Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non noto
Patologie del sistema emolinfopoietico Diminuzione dell’emoglobina22 Leucopenia¹,28, diminuzione della conta dei neutrofili, aumento degli eosinofili27 Neutropenia¹, trombocitopenia, anemia, diminuzione della conta delle piastrine13 Agranulocitosi26    
Disturbi del sistema immunitario     Ipersensibilità (incluse reazioni allergiche cutanee)   Reazione anafilattica5  
Patologie endocrine   Iperprolattinemia15, diminuzione della T4 totale24, diminuzione della T4 libera24, diminuzione della T3 totale24, aumento del TSH24 Diminuzione della T3 libera24, ipotiroidismo21   Secrezione inappropriata dell’ormone antidiuretico  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento dei livelli di trigliceridi nel sangue10,30, Aumento del colesterolo totale (principalmente colesterolo LDL)11,30, Diminuzione del colesterolo HDL17,30, Aumento ponderale 8,30 Aumento dell’appetito, aumento del glucosio a livelli iperglicemici6, 30 Iponatriemia 19, Diabete mellito1,5 esacerbazione di un diabete pre-esistente Sindrome metabolica29    
Disturbi psichiatrici   Sogni anomali e incubi, ideazione suicidaria e comportamento suicidario20   Sonnambulismo ed eventi correlati come parlare nel sonno e disturbo dell’alimentazione correlato al sonno    
Patologie del sistema nervoso Capogiri4,16, sonnolenza2, 16, cefalea, sintomi extrapiramidali1,21 Disartria Crisi epilettiche¹, sindrome delle gambe senza riposo, discinesia tardiva1,5, sincope4,16      
Patologie cardiache   Tachicardia4, palpitazioni23 Prolungamento dell’intervallo QT1,12,18, bradicardia32      
Patologie dell’occhio   Visione offuscata        
Patologie vascolari   Ipotensione ortostatica4,16   Tromboembolismo venoso¹   Ictus34
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Dispnea23 Rinite      
Patologie gastrointestinali Secchezza delle fauci Stipsi, dispepsia, vomito25 Disfagia7 Pancreatite¹, Ostruzione intestinale/Ileo    
Patologie epatobiliari   Aumento dei livelli sierici di alanina aminotransferasi (ALT)³ Aumento dei livelli di gamma-GT³ Aumento dei livelli sierici di aspartato aminotransferasi (AST)³ Ittero5, epatite    
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo         Angioedema5, sindrome di Stevens- Johnson5 Necrolisi epidermica tossica, eritema Multiforme, Eruzione da farmaco con Eosinofilia e Sintomi Sistemici (DRESS)33
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo         Rabdomiolisi  
Patologie renali e urinarie     Ritenzione urinaria      
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali           Sindrome da astinenza neonatale da farmaci31
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella     Disfunzioni sessuali Priapismo, galattorrea, gonfiore mammario, disturbi mestruali    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Sintomi di astinenza (interruzione) 1,9 Astenia lieve, edema periferico, irritabilità, piressia   Sindrome neurolettica maligna¹, ipotermia    
Esami diagnostici       Aumento della creatina fosfochinasi14    
1 Vedere paragrafo 4.4. ² Può verificarsi sonnolenza, generalmente durante le prime due settimane di trattamento, che si risolve solitamente proseguendo la somministrazione di quetiapina. ³ In alcuni pazienti trattati con quetiapina sono stati osservati aumenti asintomatici (spostamento da normale a > 3X ULN in qualunque momento) delle transaminasi sieriche (ALT, AST) o dei livelli di gamma-GT. Tali aumenti sono stati in genere reversibili proseguendo il trattamento con quetiapina. 4 Come altri antipsicotici con attività alfa-1 bloccante adrenergica, quetiapina può comunemente indurre ipotensione ortostatica, associata a vertigini, tachicardia e, in alcuni pazienti, sincope, soprattutto durante la fase iniziale di titolazione della dose. (Vedere paragrafo 4.4). 5 Il calcolo della frequenza di queste ADR deriva esclusivamente dai dati post-marketing di quetiapina nella formulazione a rilascio immediato. 6 Glucosio a digiuno ≥7,0 mmol/L (≥ 126 mg/dL) o glucosio non a digiuno ≥ 11,1 mmol/L (≥ 200 mg/dL) in almeno un’occasione. 7 Un aumento del tasso di disfagia con quetiapina rispetto al placebo è stato osservato solo negli studi clinici sulla depressione bipolare. 8 Basato su un aumento ponderale >7% rispetto al peso iniziale. Si verifica prevalentemente durante le prime settimane di trattamento.negli adulti. 9 I seguenti sintomi di astinenza sono stati osservati più frequentemente in studi clinici in acuto, in monoterapia controllati verso placebo, che hanno valutato i sintomi da sospensione: insonnia, nausea, cefalea, diarrea, vomito, capogiri e irritabilità. L’incidenza di queste reazioni è diminuita in modo significativo dopo 1 settimana dall’interruzione della terapia. 10 Trigliceridi ≥2,258 mmol/L (≥200 mg/dL) (pazienti ≥18 anni di età) o ≥ 1,694 mmol/L (≥150 mg/dL) (pazienti <18 anni di età) in almeno un’occasione. 11 Colesterolo ≥6,2064 mmol/L (≥240 mg/dL) (pazienti ≥18 anni di età) o ≥5,172 mmol/l (≥200 mg/dL) (pazienti <18 anni di età) in almeno un’occasione. È stato osservato con frequenza molto comune un aumento del colesterolo LDL di ≥0,769 mmol/L (≥30 mg/dL). La variazione media tra i pazienti che hanno riportato questo aumento era ≥1,07 mmol/l (41,7 mg/dL). 12 Vedere il testo sotto. 13 Piastrine ≤100 x 109/l in almeno un’occasione. 14 Basati su segnalazioni da studi clinici di eventi avversi relativi ad aumento della creatinfosfochinasi non associato a sindrome neurolettica maligna. 15 Livelli di prolattina (pazienti >18 anni di età): >20 mcg/l (>869,56 pmol/l) nei maschi; >30 mcg/l (>1304,34 pmol/l) nelle femmine in qualsiasi momento. 16 Possono provocare cadute. 17 Colesterolo HDL: ≤1,025 mmol/L (<40 mg/dL) nei maschi; ≤ 1,282 mmol/L (<50 mg/dL) nelle femmine in qualsiasi momento di osservazione. 18 Incidenza di pazienti che hanno uno spostamento del QTc da <450 msec a ≥ 450 msec, con un aumento in ≥30 msec. Negli studi clinici con quetiapina controllati con placebo, la variazione media e l’incidenza di pazienti che hanno manifestato uno spostamento verso livelli clinicamente significativi sono simili nei gruppi trattati con quetiapina e placebo. 19 Passaggio da > 132 mmol/l a ≤ 132 mmol/l in almeno un’occasione. 20 Durante la terapia con quetiapina o subito dopo la sospensione del trattamento sono stati riportati casi di propensione al suicidio e comportamenti suicidi (vedere paragrafi 4.4 e 5.1). 21 Vedere il Paragrafo 5.1 22 Si è verificata diminuzione di emoglobina a valori ≤13 g/dL (8,07 mmol/L) nei maschi e ≤12 g/dL (7,45 mmol/L) nelle femmine in almeno un’occasione nell’11% dei pazienti trattati con la quetiapina in tutti gli studi clinici, inclusi gli studi di estensione in aperto. Per questi pazienti, la diminuzione massima media di emoglobina in qualsiasi momento è stata pari a 1,50 g/L 23 Queste segnalazioni si sono spesso verificate in ambito di tachicardia, capogiri, ipotensione ortostatica e/o durante malattia cardiaca/respiratoria. 24 Basato sullo spostamento dai valori normali al basale a valori di potenziale importanza clinica in ogni momento dopo il basale in tutti gli studi le variazioni nel T4 totale, T4 libero, T3 totale, T3 libero, sono definiti come < 0.8 x LLN (pmol/L) e lo spostamento nel TSH è > 5 mIU/L in ogni momento. 25 Basato sull’aumento della velocità del vomito nei pazienti anziani (≥ 65 anni d’età).26 Variazioni dei valori basali dei neutrofili da ≥1,5x109/L a <0,5x109/L in qualsiasi momento durante il trattamento e rilevate in pazienti con neutropenia grave (<0,5x109/L) e infezione nel corso di tutti gli studi clinici sull’impiego di quetiapina (vedere Paragrafo 4.4). 27 Basato sulla variazione dai valori normali al basale a valori di potenziale importanza clinica in ogni momento dopo il basale in tutti gli studi. Le variazioni nei WBC sono definiti come >1 X 109 cell/L in ogni momento. 28 Basato sulla variazione dai valori normali al basale a valori di potenziale importanza clinica in ogni momento dopo il basale in tutti gli studi. Le variazioni negli eosinofili sono definite come ≤ 3 X 109 cell/L in ogni momento. 29 Basato su segnalazioni di eventi avversi di sindrome metabolica da tutti gli studi clinici con quetiapina. 30 In alcuni pazienti, è stato osservato negli studi clinici (vedere il paragrafo 4.4) un peggioramento di più di un fattore metabolico, peso, glucosio nel sangue e lipidi. 31 Vedere il Paragrafo 4.6. 32 Può verificarsi all’inizio o vicino all’inizio del trattamento e può essere associata con ipotensione e/o sincope. La frequenza è basata sulle segnalazioni di eventi avversi di bradicardia ed eventi correlati in tutti gli studi clinici con quetiapina, 33 Reazioni cutanee avverse severe (SCARs), che includono la sindrome di Stevens Johnson (SSJ), necrolisi epidermica tossica (NET), eruzione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) sono state riportate in associazione al trattamento con quetiapina 34 Basato su uno studio epidemiologico retrospettivo non randomizzato In seguito all’uso di neurolettici sono stati segnalati casi di prolungamento dell’intervallo QT, aritmia ventricolare, morte improvvisa inspiegabile, arresto cardiaco e torsioni di punta, che vengono considerati effetti di questa classe di farmaci. Popolazione pediatrica. Le stesse ADR sopra descritte per i pazienti adulti devono essere considerate per i bambini e gli adolescenti. La seguente tabella riassume le ADR che si verificano con frequenza maggiore nei bambini e negli adolescenti (di età compresa tra 10 e 17 anni) rispetto alla popolazione adulta oppure ADR che non sono state identificate nella popolazione adulta. Tabella 2: ADR associate alla terapia con quetiapina nei bambini e negli adolescenti che si verificano con una frequenza più alta rispetto agli adulti o non sono state identificate nella popolazione adulta. Le frequenze degli eventi avversi sono classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (>1/10), comune (>1/100, <1/10), non comune (>1/1.000, <1/100), raro (>1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000)
Classificazione per organi e sistemi Molto comune Comune
Patologie endocrine Innalzamenti dei livelli di prolattina¹  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Aumento dell’appetito  
Patologie del sistema nervoso Sintomi extrapiramidali3, 4 Sincope
Patologie vascolari Aumento della pressione sanguigna²  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Rinite
Patologie gastrointestinali Vomito  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Irritabilità³
(1) Livelli di prolattina (pazienti di età <18 anni): >20 mcg/l (>869,56 pmol/l) nei maschi; >26 mcg/l (>1130,428 pmol/l) nelle femmine in qualsiasi momento di osservazione. Meno dell’1% dei pazienti ha riportato un aumento del livello di prolattina >100 mcg/l. (2) Basati sul superamento delle soglie clinicamente significative (adattate dai criteri del National Institutes of Health) o aumenti >20 mmHg per la pressione arteriosa sistolica o >10 mmHg per la pressione arteriosa diastolica in qualsiasi momento di osservazione in due studi clinici in acuto (3-6 settimane) controllati con placebo, condotti in bambini e adolescenti. (3) Nota: La frequenza ricalca quella osservata nei pazienti adulti, ma l’irritabilità potrebbe essere associata a diverse implicazioni cliniche in bambini e adolescenti rispetto agli adulti. (4) Vedere paragrafo 5.1 Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

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