PRADAXA 10CPS 110MG -Effetti indesiderati

PRADAXA 10CPS 110MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di Pradaxa è stata valutata in dieci studi clinici di fase III, che comprendevano 23.393 pazienti esposti a Pradaxa (vedere tabella 10). Tabella 10: Numero di pazienti studiati, dose massima giornaliera negli studi di fase III

Indicazione Numero di pazienti trattati con Pradaxa Dose giornaliera massima
Prevenzione Primaria di episodi di Tromboembolismo Venoso in Chirurgia Ortopedica 6.684 220 mg
Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale 6.059 300 mg
5.983 220 mg
Trattamento di TVP/EP (RE-COVER, RECOVER II) 2.553 300 mg
Prevenzione di TVP/EP (RE-MEDY, RESONATE) 2.114 300 mg
In totale circa il 9% dei pazienti trattati per la chirurgia elettiva di anca o ginocchio (trattamento a breve termine fino a 42 giorni), il 22% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati per la prevenzione dell'ictus e dell’embolia sistemica (trattamento a lungo termine fino a 3 anni), il 14% dei pazienti trattati per TVP/EP e il 15% dei pazienti trattati per la prevenzione di TVP/EP hanno manifestato reazioni avverse. Gli eventi più comunemente riportati sono i sanguinamenti che si sono verificati in circa il 14% dei pazienti trattati a breve termine per la chirurgia sostitutiva elettiva di anca o ginocchio, del 16,6% dei pazienti con fibrillazione atriale trattati a lungo termine per la prevenzione dell'ictus e dell’embolia sistemica e del 14,4% dei pazienti trattati per TVP/EP. Inoltre sanguinamenti si sono verificati nel 19,4% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RE-MEDY e nel 10,5% dei pazienti nello studio di prevenzione di TVP/EP RE-SONATE. Poiché le popolazioni di pazienti trattati nelle tre indicazioni non sono confrontabili e gli eventi di sanguinamento sono distribuiti in diverse Classi di Sistemi e Organi (SOC), nelle successive tabelle 12 e 16 è riportata una descrizione sommaria degli episodi di sanguinamento maggiore e sanguinamento di qualsiasi tipo, suddivisi per indicazione. Sebbene sia avvenuto con bassa frequenza negli studi clinici, possono verificarsi eventi di sanguinamento maggiori o gravi che, indipendentemente dalla localizzazione, posso essere invalidanti, porre in pericolo la vita o perfino portare a morte. Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La tabella 11 mostra le reazioni avverse identificate negli studi di prevenzione primaria di TEV dopo chirurgia di sostituzione di anca o ginocchio, nello studio di prevenzione di ictus tromboembolico ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale e negli studi di trattamento e prevenzione di TVP/EP ordinate per Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) e frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (≥ 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 11: Reazioni avverse
SOC / Termini preferiti
Frequenza
Prevenzione primaria di TEV dopo chirurgia sostitutiva dell'anca o del ginocchiao Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale Trattamento di TVP/EP e prevenzione di TVP/EP
Patologie del sistema emolinfopoietico
Anemia Non comune Comune Non comune
Calo dell’emoglobina Comune Non comune Non nota
Trombocitopenia Raro Non comune Raro
Calo dell'ematocrito Non comune Raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario
Ipersensibilità al medicinale Non comune Non comune Non comune
Rash cutaneo Raro Non comune Non comune
Prurito Raro Non comune Non comune
Reazione anafilattica Raro Raro Raro
Angioedema Raro Raro Raro
Orticaria Raro Raro Raro
Broncospasmo Non nota Non nota Non nota
Patologie del sistema nervoso
Emorragia intracranica Raro Non comune Raro
Patologie vascolari
Ematoma Non comune Non comune Non comune
Emorragia Raro Non comune Non comune
Emorragie dalle ferite Non comune - -
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Epistassi Non comune Comune Comune
Emottisi Raro Non comune Non comune
Patologie gastrointestinali
Emorragia gastrointestinale Non comune Comune Comune
Dolore addominale Raro Comune Non comune
Diarrea Non comune Comune Non comune
Dispepsia Raro Comune Comune
Nausea Non comune Comune Non comune
Emorragia rettale Non comune Non comune Comune
Emorragia emorroidale Non comune Non comune Non comune
Ulcera gastrointestinale, inclusa ulcera esofagea Raro Non comune Non comune
Gastroesofagite Raro Non comune Non comune
Malattia da reflusso gastroesofageo Raro Non comune Non comune
Vomito Non comune Non comune Non comune
Disfagia Raro Non comune Raro
Patologie epatobiliari
Funzionalità epatica alterata / Test di funzionalità epatica alterati Comune Non comune Non comune
Aumento dell'alanina aminotransferasi Non comune Non comune Non comune
Aumento dell'aspartato aminotransferasi Non comune Non comune Non comune
Aumento degli enzimi epatici Non comune Raro Non comune
Iperbilirubinemia Non comune Raro Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Emorragia cutanea Non comune Comune Comune
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Emartrosi Non comune Raro Non comune
Patologie renali e urinarie
Emorragia genitourinaria, inclusa ematuria Non comune Comune Comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Emorragia al sito di iniezione Raro Raro Raro
Emorragia al sito di inserzione del catetere Raro Raro Raro
Sanguinamento Raro - -
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura
Emorragia traumatica Non comune Raro Non comune
Emorragia al sito di incisione Raro Raro Raro
Ematoma post-procedurale Non comune - -
Emorragia post- procedurale Non comune - -
Anemia post-operatoria Raro - -
Suppurazione post- procedurale Non comune - -
Secrezione dalle ferite Non comune - -
Procedure mediche e chirurgiche
Drenaggio della ferita Raro - -
Drenaggio post- procedurale Raro - -
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sanguinamenti A causa dell’attività farmacologica di Pradaxa, il suo uso può essere associato ad un aumento del rischio di sanguinamento occulto o palese in qualsiasi tessuto o organo. I segni, i sintomi e la gravità (compreso il decesso) variano in relazione al sito di localizzazione e al grado o all’estensione del sanguinamento e/o dell’anemia. Negli studi clinici, sanguinamenti delle mucose (ad esempio, gastrointestinale, genitourinaria) sono stati osservati più frequentemente durante il trattamento con Pradaxa a lungo termine rispetto al trattamento con AVK. Pertanto, oltre a un adeguato monitoraggio clinico, gli esami di laboratorio per l’emoglobina/ematocrito possono essere utili per poter rilevare sanguinamenti occulti. Il rischio di sanguinamenti può aumentare in alcuni gruppi di pazienti, ad esempio i pazienti con compromissione renale moderata e/o in trattamento concomitante con medicinali che influenzano l’emostasi o i potenti inibitori della P-gp (vedere paragrafo 4.4 Rischio emorragico). Possono presentarsi complicazioni emorragiche come debolezza, pallore, capogiro, cefalea o gonfiore di origine non nota, dispnea e shock di origine non nota. Note complicanze delle emorragie come sindrome compartimentale e insufficienza renale acuta dovuta a ipoperfusione sono state riportate per Pradaxa. Pertanto, nella valutazione della condizione di qualsiasi paziente trattato con anticoagulanti si deve tener conto della possibilità di emorragia. In caso di sanguinamento non controllato è disponibile un inattivatore specifico, idarucizumab, per dabigatran (vedere paragrafo 4.9). Prevenzione Primaria di episodi di Tromboembolismo Venoso in Chirurgia Ortopedica La tabella 12 riporta il numero (%) di pazienti in cui si sono verificate reazioni avverse di sanguinamento durante il periodo di trattamento di prevenzione di TEV nei due studi clinici principali, in accordo alla dose. Tabella 12: Numero (%) di pazienti in cui si sono verificate reazioni avverse di sanguinamento
  Pradaxa 150 mg una volta al giorno N (%) Pradaxa 220 mg una volta al giorno N (%) Enoxaparina N (%)
Trattati 1.866 (100,0) 1.825 (100,0) 1.848 (100,0)
Sanguinamento Maggiore 24 (1,3) 33 (1,8) 27 (1,5)
Qualsiasi sanguinamento 258 (13,8) 251 (13,8) 247 (13,4)
Prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti adulti con FANV con uno o più fattori di rischio La tabella 13 mostra gli eventi di sanguinamento suddivisi da maggiori a qualsiasi, riscontrati nello studio cardine che valutava la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale. Tabella 13: Eventi di sanguinamento in uno studio che valutava la prevenzione di ictus ed embolia sistemica in pazienti con fibrillazione atriale
  Pradaxa 110 mg due volte al giorno Pradaxa 150 mg due volte al giorno Warfarin
Soggetti randomizzati 6.015 6.067 6.022
Sanguinamento maggiore 347 (2,92%) 409 (3,40%) 426 (3,61%)
Sanguinamento intracranico 27 (0,23%) 39 (0,32%) 91 (0,77%)
Sanguinamento GI 134 (1,13%) 192 (1,60%) 128 (1,09%)
Sanguinamento fatale 26 (0,22%) 30 (0,25%) 42 (0,36%)
Sanguinamento minore 1.566 (13,16%) 1.787 (14,85%) 1.931 (16,37%)
Qualsiasi sanguinamento 1.759 (14,78%) 1.997 (16,60%) 2.169 (18,39%)
I soggetti randomizzati a Pradaxa 110 mg due volte al giorno o 150 mg due volte al giorno erano esposti a un rischio significativamente minore di sanguinamenti pericolosi per la vita e sanguinamenti intracranici rispetto ai soggetti trattati con warfarin [p< 0,05]. Entrambi i dosaggi di Pradaxa mostravano anche un'incidenza di sanguinamento totale inferiore in modo statisticamente significativo. I soggetti randomizzati a Pradaxa 110 mg due volte al giorno erano esposti a un rischio significativamente minore di sanguinamenti maggiori rispetto ai soggetti trattati con warfarin (hazard ratio 0,81 [p< 0,0027]). I soggetti randomizzati a Pradaxa 150 mg due volte al giorno erano esposti a un rischio significativamente maggiore di sanguinamenti GI rispetto ai soggetti trattati con warfarin (hazard ratio 1,48 [p= 0,0005]). Questi effetti sono stati riscontrati principalmente in pazienti di età ≥ 75 anni. I benefici clinici di dabigatran etexilato riguardo alla prevenzione dell'ictus e dell’embolia sistemica e alla riduzione del rischio di ICH rispetto a warfarin si mantengono nei vari sottogruppi individuali, ad es. compromissione renale, età, uso concomitante di medicinali quali medicinali anti-aggreganti o inibitori della P-gp. Mentre certi sottogruppi di pazienti sono esposti ad un aumentato rischio di sanguinamento maggiore quando trattati con un anti-coagulante, il rischio di sanguinamento in eccesso per dabigatran etexilato è dovuto al sanguinamento GI, tipicamente riscontrato entro i primi 3- 6 mesi successivi all'inizio della terapia. Trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP) e prevenzione delle recidive di TVP e EP negli adulti (trattamento di DVT/EP). La tabella 14 mostra gli eventi di sanguinamento nella analisi combinata degli studi registrativi RECOVER e RE-COVER II che hanno testato il trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP). Nell’analisi combinata dei suddetti studi gli endpoint primari relativi a sanguinamento maggiore, sanguinamento maggiore o clinicamente rilevante e qualsiasi sanguinamento erano significativamente più bassi che con warfarin ad un livello nominale alfa del 5%. Tabella 14: Eventi di sanguinamento negli studi RE-COVER e RE-COVER II che hanno testato il trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP)
  Pradaxa 150 mg due volte al giorno Warfarin Hazard ratio verso warfarin (95% intervallo di confidenza)
Pazienti inclusi nell’analisi di sicurezza 2.456 2.462  
Eventi di sanguinamento maggiore 24 (1,0%) 40 (1,6%) 0,60 (0,36-0,99)
Sanguinamento Intracranico 2 (0,1%) 4 (0,2%) 0,50 (0,09-2,74)
Sanguinamento GI maggiore 10 (0,4%) 12 (0,5%) 0,83 (0,36-1,93)
Sanguinamento pericoloso per la vita 4 (0,2%) 6 (0,2%) 0,66 (0,19-2,36)
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti 109 (4,4%) 189 (7,7%) 0,56 (0,45-0,71)
Qualsiasi sanguinamento 354 (14,4%) 503 (20,4%) 0,67 (0,59-0,77)
Qualsiasi sanguinamento GI 70 (2,9%) 55 (2,2%) 1,27 (0,90-1,82)
Gli eventi di sanguinamento per entrambi i trattamenti sono conteggiati dalla prima assunzione di Pradaxa o warfarin, dopo sospensione della terapia parenterale (solo il periodo di trattamento orale). Ciò include tutti gli eventi di sanguinamento che si sono verificati durante il trattamento con Pradaxa. Sono inclusi tutti gli eventi di sanguinamento che si sono verificati durante il trattamento con warfarin, fatta eccezione per quelli verificatisi durante il periodo di sovrapposizione fra warfarin e la terapia parenterale. La tabella 15 mostra gli eventi di sanguinamento nello studio registrativo RE-MEDY che ha testato la prevenzione della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP). Alcuni eventi di sanguinamento (maggiore, clinicamente rilevante e qualsiasi sanguinamento) erano significativamente inferiori ad un livello nominale alfa del 5%, nei pazienti in trattamento con Pradaxa, rispetto ai pazienti in trattamento con warfarin. Tabella 15: Eventi di sanguinamento nello studio RE-MEDY che ha testato la prevenzione della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP)
  Pradaxa 150 mg due volte al giorno Warfarin Hazard ratio verso warfarin (95% intervallo di confidenza)
Pazienti trattati 1.430 1.426  
Eventi di sanguinamento maggiore 13 (0,9%) 25 (1,8%) 0,54 (0,25-1,16)
Sanguinamento intracranico 2 (0,1%) 4 (0,3%) Non calcolabile*
Sanguinamento GI maggiore 4 (0,3%) 8 (0,5%) Non calcolabile*
Sanguinamento pericoloso per la vita 1 (0,1%) 3 (0,2%)) Non calcolabile*
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti 80 (5,6%) 145 (10,2%) 0,55 (0,41-0,72)
Qualsiasi sanguinamento 278 (19,4%) 373 (26,2%) 0,71 (0,61-0,83)
Qualsiasi sanguinamento GI 45 (3,1%) 32 (2,2%) 1,39 (0,87-2,20)
*HR non valutabile in quanto non c’è evento in una delle due coorti/trattamenti La tabella 16 mostra gli eventi di sanguinamento nello studio registrativo RE-SONATE che ha testato la prevenzione della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP). La percentuale della combinazione sanguinamenti maggiori/clinicamente significativi e la percentuale di qualsiasi sanguinamento erano significativamente inferiori ad un livello nominale alfa del 5%, nei pazienti che ricevevano placebo, rispetto ai pazienti in trattamento con Pradaxa. Tabella 16: Eventi di sanguinamento nello studio RE-SONATE che ha testato la prevenzione della trombosi venosa profonda (TVP) e dell’embolia polmonare (EP)
  Pradaxa 150 mg due volte al giorno Placebo Hazard ratio verso placebo (95% intervallo di confidenza)
Pazienti trattati 684 659  
Eventi di sanguinamento maggiore 2 (0,3%) 0 Non calcolabile*
Sanguinamento intracranico 0 0 Non calcolabile*
Sanguinamento GI maggiore 2 (0,3%) 0 Non calcolabile*
Sanguinamento pericoloso per la vita 0 0 Non calcolabile*
Eventi di sanguinamento maggiore/sanguinamenti clinicamente rilevanti 36 (5,3%) 13 (2,0%) 2,69 (1,43, 5,07)
Qualsiasi sanguinamento 72 (10,5%) 40 (6,1%) 1,77 (1,20-2,61)
Qualsiasi sanguinamento GI 5 (0,7%) 2 (0,3%) 2,38 (0,46-12,27)
*HR non valutabile in quanto non c’è evento in uno dei due trattamenti Popolazione pediatrica (TVP/EP) Nello studio clinico 1160.88 in totale 9 pazienti adolescenti (età da 12 a < 18 anni) con diagnosi di TEV primario hanno ricevuto una dose iniziale di dabigatran etexilato di 1,71 (± 10%) mg/kg di peso corporeo. Basandosi sulle concentrazioni di dabigatran determinate con il tempo di trombina su plasma diluito e sulla valutazione clinica, la dose di dabigatran etexilato è stata aggiustata al valore di 2,14 (± 10%) mg/kg di peso corporeo. Durante il trattamento 2 pazienti (22,1%) hanno manifestato lievi eventi avversi correlati (reflusso gastroesofageo / dolore addominale; disturbo addominale) e 1 paziente (11,1%) ha manifestato un grave evento avverso non correlato (recidiva di TEV alla gamba) nel periodo successivo al trattamento, più di 3 giorni dopo la sospensione di dabigatran etexilato. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/comesegnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Farmaci

BOEHRINGER INGELHEIM IT.SpA

PRADAXA10CPS 75MG

PRINCIPIO ATTIVO: DABIGATRAN ETEXILATO MESILATO

PREZZO INDICATIVO:17,50 €