OLANZAPINA AURO 28CPR 10MG -Effetti indesiderati

OLANZAPINA AURO 28CPR 10MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Adulti Le reazioni avverse segnalate più frequentemente (osservate in ≥ 1% dei pazienti) associate all’uso di olanzapina negli studi clinici sono state sonnolenza, aumento di peso, eosinofilia, elevati livelli di prolattina, colesterolo, glucosio e trigliceridi (vedere paragrafo 4.4), glicosuria, aumento dell’appetito, capogiro, acatisia, parkinsonismo, leucopenia, neutropenia (vedere paragrafo 4.4), discinesia, ipotensione ortostatica, effetti anticolinergici, aumenti transitori e asintomatici delle aminotransferasi epatiche (vedere paragrafo 4.4), eruzione cutanea, astenia, affaticamento, piressia, artralgia, fosfatasi alcalina aumentata, gammaglutammiltransferasi elevati, acido urico elevato, creatin fosfochinasi elevata ed edema. Tabella delle reazioni avverse La seguente tabella elenca le reazioni avverse e gli esami di laboratorio osservati nelle segnalazioni spontanee e negli studi clinici. All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse vengono presentate in ordine decrescente di gravità. I termini che indicano la frequenza sono definiti come segue: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100,<1/10 ), Non comune (≥1/1000,<1/100), Raro (≥1/10.000,<1/1000), Molto raro <1/10.000), Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Molto comune Comune Non comune Raro Non nota
Disturbi del sistema emolinfopoietico
  Eosinofilia Leucopenia10 Neutropenia10   Trombocitopenia11  
Disturbi del sistema immunitario
    Ipersensibilità11    
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Aumento di peso¹ Livelli elevati di colesterolo 2,3 Livelli elevati di glucosio4 Livelli elevati di trigliceridi 2,5 Glicosuria Aumento dell’appetito Sviluppo o esacerbazione del diabete occasionalmente associate a chetoacidosi o coma, inclusi alcuni casi fatali (vedere paragrafo 4.4)11 Ipotermia12  
Patologie del sistema nervoso
Sonnolenza Capogiro Acatisia6 Parkinsonismo6 Discinesia6 Convulsioni in cui nella maggior parte dei casi venivano segnalati un’anamnesi di crisi epilettiche o la presenza di fattori di rischio per la comparsa di crisi epilettiche11 Distonia (inclusa oculorotazione)11 Discinesia tardiva11 Amnesia9 Disartria Sindrome delle gambe senza riposo Sindrome maligna da neurolettici (vedere paragrafo 4.4)12 Sintomi da astinenza7,12  
Patologie cardiache
    Bradicardia Prolungamento dell’intervallo QTc (vedere paragrafo 4.4) Tachicardia ventricolare /fibrillazione, morte improvvisa (vedere paragrafo 4.4)11  
Patologie vascolari
Ipotensione ortostatica10   Tromboembolismo (inclusa embolia polmonare e trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.2)    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
    Epistassi 9    
Patologie gastrointestinali
  Effetti anticolinergici lievi e transitori inclusa costipazione bocca secca Distensione addominale9 Pancreatiti11  
Patologie epatobiliari
  Aumenti transitori e asintomatici delle aminotransferasi epatiche (ALT, AST), in particolare all’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4)   Epatite (o incluso danno epatocellulare, colestatico o misto)11  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
  Eruzione cutanea Reazione di fotosensibilità Alopecia   Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
  Artralgia9   Rabdomiolisi11  
Patologie renali e urinarie
    Incontinenza urinaria Ritenzione urinaria Difficoltà iniziale alla minzione11    
Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali
        Sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6)
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Esami diagnostici Livelli plasmatici di prolattina elevati Disfunzione erettile negli uomini. Diminuzione della libido nei maschi e nelle femmine Astenia Affaticamento Edema Piressia10 Aumento della fosfatasi alcalina10 Alti livelli di creatina fosfochinasi11 Gammaglutammiltransferasi elevati10 Acido urico elevato10 Amenorrea, Aumento del seno, galattorrea nelle femmine, ginecomastia/aumento del seno nei maschi Aumento della bilirubina totale Priapismo12  
¹È stato osservato un aumento di peso significativo in tutte le categorie di Indice di Massa Corporea (BMI) al basale. In seguito al trattamento a breve termine (durata mediana 47 giorni), l’aumento di peso ≥7% del peso corporeo al basale è stato molto comune (22,2%); l’aumento di peso ≥15% è stato comune (4,2%) e quello ≥25% è stato non comune (0,8%). I pazienti il cui peso corporeo era aumentato di un valore ≥7%, ≥15% e ≥25% rispetto al basale con l’esposizione a lungo termine (almeno 48 settimane) sono stati molto comuni (rispettivamente 64,4 %, 31,7 % e 12,3 %). ²Gli aumenti medi dei valori dei lipidi a digiuno (colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi) sono stati maggiori nei pazienti senza evidenza di alterazione dei lipidi al basale.³Osservati per i livelli normali a digiuno al basale (<5,17 mmol/l) che sono aumentati a livelli più elevati (≥6,2 mmol/l). I cambiamenti nei livelli di colesterolo totale a digiuno dal limite al basale (≥5,17 – <6,2 mmol/l) a livelli più elevati (≥6,2 mmol/l) sono stati molto comuni. 4Osservati per livelli normali a digiuno al basale (<5,56 mmol/l) che sono aumentati a livelli più elevati (≥7 mmol/l). I cambiamenti nel glucosio a digiuno dal limite al basale (≥5,56 – < 7 mmol/l) a livelli più elevati (≥7 mmol/l) sono stati molto comuni. 5Osservati per livelli normali a digiuno al basale (< 1,69 mmol/l) che sono aumentati a livelli più elevati (≥2,26 mmol/l). I cambiamenti nei trigliceridi a digiuno dal limite al basale (≥1,69 mmol/l – < 2,26 mmol/l) a livelli più elevati (≥2,26 mmol/l) sono stati molto comuni. 6Negli studi clinici, l’incidenza di Parkinson e distonia nei pazienti trattati con olanzapina è stata numericamente più elevata, ma non differente in maniera statisticamente significativa rispetto alle dosi titolate di aloperidolo. In assenza di informazioni dettagliate sull’anamnesi di precedenti disturbi motori extrapiramidali tardivi e acuti individuali, al momento non è possibile concludere che olanzapina produca una minore comparsa di discinesia tardiva e/o di altre sindromi extrapiramidali tardive. 7Sono stati segnalati sintomi acuti, quali sudorazione, insonnia, tremore, ansia, nausea e vomito quando olanzapina viene sospesa bruscamente. 8Negli studi clinici fino a 12 settimane, le concentrazioni plasmatiche di prolattina hanno superato il limite superiore del range normale in circa il 30% dei pazienti trattati con olanzapina con valori normali di prolattina al basale. Nella maggioranza di questi pazienti gli aumenti sono stati generalmente lievi e sono rimasti due volte al di sotto del limite superiore del range normale. 9Evento avverso identificato negli studi clinici nel Database Integrato di Olanzapina. 10Come valutato dai valori misurati negli studi clinici nel Database Integrato di Olanzapina. 11Evento avverso identificato dalle segnalazioni spontanee post–marketing con frequenza determinata utilizzando Database Integrato di Olanzapina. 12Evento avverso identificato dalle segnalazioni spontanee con frequenza stimata al limite superiore dell’intervallo di confidenza del 95% utilizzando il Database Integrato di Olanzapina. Esposizione a lungo termine (almeno 48 settimane) La percentuale dei pazienti che hanno manifestato reazioni avverse, cambiamenti significativi nell’aumento di peso, glucosio, colesterolo totale/LDL/HDL o trigliceridi è aumentata nel tempo. Nei pazienti adulti che hanno completato 9–12 mesi di terapia, la percentuale di aumento nel glucosio ematico medio è rallentata dopo circa 6 mesi. Altre informazioni sulle popolazioni speciali Negli studi clinici su pazienti anziani affetti da demenza, il trattamento con olanzapina è stato associato ad una maggiore incidenza di morte ed eventi avversi cerebrovascolari rispetto al placebo (vedere anche paragrafo 4.4). Effetti indesiderati molto comuni associati all’uso di olanzapina in questo gruppo di pazienti sono stati andatura anomala e cadute. Sono stati osservati comunemente polmonite, aumento della temperatura corporea, letargia, eritema, allucinazioni visive e incontinenza urinaria. In studi clinici con pazienti affetti da psicosi farmaco–indotta (da un agonista della dopamina) associato con la malattia di Parkinson, sono stati segnalati molto comunemente e più frequentemente rispetto al placebo un peggioramento della sintomatologia parkinsoniana e allucinazioni. In uno studio clinico su pazienti con mania bipolare, la terapia associata di valproato e olanzapina ha dato esito ad una incidenza di neutropenia del 4,1%; elevati livelli plasmatici di valproato possono essere un potenziale fattore contribuente. Olanzapina somministrata con litio o valproato ha dato luogo ad un aumento dei livelli (>10%) di tremore, bocca secca, aumento dell’appetito e aumento di peso. Comunemente sono stati segnalati anche disturbi nel linguaggio. Durante il trattamento con olanzapina in associazione con litio o valproato, si è verificato un aumento del ≥7% del peso corporeo al basale nel 17,4% dei pazienti durante la fase acuta di trattamento (fino a 6 settimane). Il trattamento a lungo termine con olanzapina (oltre 12 mesi) per la prevenzione della recidiva nei pazienti con disturbo bipolare è stato associato ad un aumento del ≥7% del peso corporeo al basale nel 39,9 dei pazienti. Popolazione pediatrica Olanzapina non è indicato nel trattamento di bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni di età. Benché non siano stati condotti studi clinici disegnati per comparare gli adolescenti con gli adulti, i dati provenienti dagli studi sugli adolescenti sono stati comparati con quelli provenienti dagli studi sugli adulti. La tabella seguente riassume le reazioni avverse riferite con maggiore frequenza nei pazienti adolescenti (età 13–17 anni) rispetto ai pazienti adulti o le reazioni avverse identificate solamente durante gli studi clinici a breve termine nei pazienti adolescenti. Un aumento di peso clinicamente significativo (≥7%) si manifesta apparentemente con maggiore frequenza nella popolazione adolescente rispetto agli adulti ad esposizioni comparabili. L’entità dell’aumento di peso e la percentuale di pazienti adolescenti che hanno avuto un aumento di peso clinicamente significativo sono state maggiori con l’esposizione a lungo termine (almeno 24 settimane) rispetto all’esposizione a breve termine. All’interno di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse vengono presentate in ordine decrescente di gravità. I termini che indicano la frequenza sono definiti come segue: Molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100,<1/10).
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Aumento di peso13, aumentati livelli di trigliceridi114, aumento dell’appetito.
Comune: aumentati livelli di colesterolo15.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: Sedazione (incluse: ipersonnia, letargia, sonnolenza).
Patologie gastrointestinali
Comune: Bocca secca.
Patologie epatobiliari
Molto comune: Aumenti delle aminotransferasi epatiche (ALT/AST; vedere paragrafo 4.4).
Esami diagnostici
Molto comune: Ridotta bilirubina totale, aumento delle GGT, livelli aumentati di prolattina plasmatica16.
13Dopo il trattamento a lungo termine (durata mediana 22 giorni), l’aumento di peso ≥7% del peso corporeo al basale (kg) è stato molto comune (40,6%); l’aumento del ≥15% del peso corporeo al basale è stato comune (7,1%) e l’aumento del ≥25% del peso corporeo al basale è stato comune (2,5%). Con l’esposizione a lungo termine (almeno 24 settimane), il peso corporeo rispetto al basale era aumentato di un valore ≥ 7 % nell’89,4 % dei pazienti, di un valore ≥ 15 % nel 55,3 % dei pazienti e di un valore ≥ 25 % nel 29,1 % dei pazienti. 14Osservati per livelli normali a digiuno al basale (< 1,016 mmol/l) che sono aumentati a livelli più elevati (≥1,467 mmol/l) e i cambiamenti nei livelli dei trigliceridi a digiuno dal limite al basale (≥1,016 mmol/l – < 1,467 mmol/l) a livelli più elevati (≥1,467 mmol/l). 15Cambiamenti nei livelli di colesterolo totale a digiuno dal livello normale al basale (< 4,39 mmol/l) a livelli più elevati (≥5,17 mmol/l) sono stati osservati comunemente. I cambiamenti nei livelli di colesterolo totale a digiuno dal limite al basale (≥4,39 mmol/l – < 5,17 mmol/l) a livelli più elevati (≥5,17 mmol/l) sono stati molto comuni. 16Livelli elevati di prolattina plasmatica sono stati riferiti nel 47,4% dei pazienti adolescenti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Farmaci

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