OFEV 60CPS MOLLI 150MG -Effetti indesiderati

OFEV 60CPS MOLLI 150MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Riassunto del profilo di sicurezza Nintedanib è stato studiato in studi clinici su 1.529 pazienti con IPF. I dati di sicurezza forniti di seguito sono basati sui due studi di fase III, randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo su 1.061 pazienti, che confrontavano il trattamento con nintedanib 150 mg due volte al giorno rispetto al placebo per 52 settimane (INPULSIS-1 e INPULSIS-2), e basati sui dati osservati durante il periodo successivo all’immissione in commercio. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza associate all'uso di nintedanib includevano diarrea, nausea e vomito, dolore addominale, diminuzione dell'appetito, diminuzione del peso e aumento degli enzimi epatici. Per la gestione di alcune reazioni avverse, fare riferimento al paragrafo 4.4. Tabella delle reazioni avverse La tabella seguente fornisce un riassunto delle reazioni avverse secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC) e per categorie di frequenza. La Tabella 1 riassume le frequenze delle reazioni avverse al medicinale (ADR) segnalate nel gruppo nintedanib (638 pazienti) aggregate dai due studi clinici di fase III controllati verso placebo della durata di 52 settimane o nel periodo successivo all’immissione in commercio. Le categorie di frequenza sono definite secondo la convenzione seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ogni gruppo di frequenza le reazioni avverse sono presentate per ordine di gravità decrescente. Tabella 1: Riassunto delle ADR per categoria di frequenza

Frequenza Molto comune Comune Non comune Non nota
Classificazione per sistemi e organi
Patologie del sistema emolinfopoietico     Trombocitopenia  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Diminuzione del peso, Appetito ridotto Disidratazione  
Patologie cardiache     Infarto miocardico  
Patologie vascolari   Sanguinamento (vedere paragrafo 4.4) Ipertensione Aneurismi e dissezioni arteriose
Patologie gastrointestinali Diarrea, Nausea, Dolore addominale Vomito Pancreatite, Colite  
Patologie epatobiliari Aumento degli enzimi epatici Aumento dell'alanina aminotransferasi (ALT), Aumento dell'aspartato aminotransferasi (AST), Aumento della gamma glutamyl transferasi (GGT) Danno epatico indotto da farmaci, Iperbilirubinemia, Aumento della fosfatasi alcalina ematica (ALP)  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea Prurito  
Patologie renali e urinarie       Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4)
Descrizione di reazioni avverse selezionate Diarrea La diarrea è stata riportata nel 62,4% dei pazienti trattati con nintedanib. L'evento è stato segnalato con intensità severa nel 3,3% dei pazienti trattati con nintedanib. Oltre i due terzi dei pazienti che hanno manifestato diarrea hanno segnalato la prima insorgenza durante i primi tre mesi di trattamento. La diarrea ha determinato l'interruzione permanente del trattamento nel 4,4% dei pazienti; negli altri casi gli eventi erano trattati con terapia antidiarroica, riduzione della dose o sospensione temporanea del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Aumento degli enzimi epatici Aumenti degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati nel 13,6% dei pazienti trattati con nintedanib. Gli aumenti degli enzimi epatici erano reversibili e non erano associati a patologie epatiche clinicamente manifeste. Per maggiori informazioni sulle popolazioni speciali, sulle misure raccomandate e sugli aggiustamenti della dose in caso di diarrea e aumento degli enzimi epatici, fare riferimento rispettivamente ai paragrafi 4.4 e 4.2. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

Farmaci

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