NORMOPRESS 30CPR DIV 100+2,5MG -Avvertenze e precauzioni
Sebbene NORMOPRESS sia controindicato nello scompenso cardiaco non controllato da una terapia adeguata (ved. sezione 4.3) può essere somministrato a pazienti i cui segni di insufficienza cardiaca risultino controllati. Qualora comparisse insufficienza cardiaca congestizia, si dovrà sospendere temporaneamente la terapia fino a che la manifestazione sia stata controllata. Nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal, NORMOPRESS può aumentare il numero e la durata delle crisi anginose tramite vasocostrizione arteriosa coronarica mediata dagli alfa recettori. Tuttavia, seppur con la massima cautela, può essere considerato il suo impiego in questi pazienti, in quanto NORMOPRESS per la presenza di atenololo, un beta-bloccante beta-1 selettivo. Particolare cautela nella somministrazione di NORMOPRESS va rivolta ai pazienti con blocco atrioventricolare di 1° grado, a causa del suo effetto negativo sul tempo di conduzione. La riduzione della frequenza cardiaca è un’azione farmacologica indotta da NORMOPRESS. Dovrà essere considerata una riduzione del dosaggio nei rari casi in cui compaiono sintomi attribuibili all’eccessiva riduzione della frequenza cardiaca. Come per gli altri farmaci che inibiscono i betarecettori, il trattamento con NORMOPRESS non deve essere sospeso bruscamente, specialmente nei pazienti affetti da cardiopatia ischemica. La cardioselettività, caratteristica di NORMOPRESS, consente il suo impiego, con cautela, nei pazienti con malattie ostruttive croniche delle vie aeree. Tuttavia, nei soggetti asmatici si può determinare un aumento delle resistenze delle vie respiratorie ma, a differenza di quanto indotto dai beta-bloccanti non selettivi, tale broncospasmo può essere risolto mediante l’impiego di comuni bronco-dilatatori. NORMOPRESS viene escreto per via renale e, di conseguenza, il suo dosaggio deve essere regolato con particolare attenzione nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Qualora il paziente in trattamento con NORMOPRESS dovesse essere sottoposto ad anestesia generale, occorre che gli anestesisti siano informati di tale terapia, in quanto il blocco beta-adrenergico può ridurre l’effetto inotropo di quegli anestetici che necessitano di una adeguata mobilizzazione catecolaminica per il mantenimento della funzionalità cardiaca. Nei pazienti diabetici, in particolare in quelli affetti da diabete labile o in pazienti soggetti ad ipoglicemia, NORMOPRESS può prevenire la comparsa di segni e sintomi premonitori dell’ipoglicemia acuta, quali le modificazioni della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Nei trattamenti prolungati è pertanto consigliabile un controllo periodico dei relativi parametri ematochimici. Normopress può mascherare i segni di tireotossicosi. Per la presenza dell’indapamide, NORMOPRESS può determinare effetti sul metabolismo del potassio con riduzione della kaliemia specie negli anziani, nei soggetti sottoposti a restrizioni dietetiche, nei portatori di affezioni epato-renali o in caso di vomito e diarrea persistenti; per questo motivo è necessario praticare durante la terapia periodiche determinazioni del livello ematico del potassio. Per le caratteristiche dell’indapamide è inoltre opportuno controllare regolarmente i valori dell’uricemia e della calcemia e seguire la terapia con particolare cautela nei soggetti con malattie epatiche o renali.