MOXIFLOXACINA AUR 5CPR 400MG -Avvertenze e precauzioni

MOXIFLOXACINA AUR 5CPR 400MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Prolungamento dell’intervallo QTc e condizioni cliniche potenzialmente collegate al prolungamento dell’intervallo QTc La moxifloxacina ha mostrato di prolungare l’intervallo QTc nell’elettrocardiogramma di alcuni pazienti. Nelle analisi degli ECG ottenuti nel programma di studi clinici, il prolungamento del QTc con moxifloxacina è stato 6 msec ± 26 msec, 1,4% rispetto al basale. Le donne possono essere più sensibili ai medicinali che prolungano l’intervallo QTc poiché tendono ad avere intervalli QTc al basale più lunghi rispetto agli uomini. Anche i pazienti anziani possono essere più sensibili agli effetti sull’intervallo QT associati ai medicinali. I medicinali che possono ridurre i livelli di potassio devono essere usati con cautela nei pazienti trattati con moxifloxacina. La moxifloxacina deve essere usata con cautela nei pazienti con condizioni proaritmiche in atto (in particolare donne e pazienti anziani), quali ischemia miocardica acuta o prolungamento dell’intervallo QT poiché ciò può portare ad un aumento del rischio di aritmie ventricolari (incluse torsioni di punta) e arresto cardiaco (vedere paragrafo 4.3). L’entità del prolungamento QT può aumentare con l’aumento delle concentrazioni del farmaco. Pertanto non deve essere superata la dose raccomandata. Il beneficio del trattamento con moxifloxacina in particolare nelle infezioni con basso livello di gravità deve essere bilanciato con le informazioni contenute nel paragrafo relativo alle avvertenze e precauzioni. Se durante il trattamento con moxifloxacina si verificassero segni di aritmia cardiaca, questo deve essere interrotto e deve essere eseguito un ECG. Ipersensibilità/reazioni allergiche Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità e allergiche per fluorochinoloni, inclusa la moxifloxacina dopo la prima somministrazione. Le reazioni anafilattiche possono progredire fino a uno shock potenzialmente letale, anche dopo la prima somministrazione. In caso di manifestazione di gravi reazioni di ipersensibilità è necessario interrompere la somministrazione di moxifloxacina e iniziare un trattamento idoneo (ad esempio, un trattamento per lo shock). Disturbi epatici gravi Con moxifloxacina sono stati riferiti casi di epatite fulminante che possono portare a insufficienza epatica (inclusi casi fatali) (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvertiti di contattare il medico prima di continuare il trattamento se sviluppano segni e sintomi di malattia epatica fulminante come astenia che si sviluppa rapidamente associata a ittero, urine scure, tendenza al sanguinamento o encefalopatia epatica. Nei casi in cui si verifichino segni di disfunzione epatica devono essere eseguiti test/esami della funzione epatica. Gravi reazioni cutanee bollose Con moxifloxacina sono stati riferiti casi di reazioni cutanee bollose come sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere avvisati di informare il medico immediatamente prima di continuare il trattamento se si verificano reazioni della pelle e/o della mucosa. Pazienti con predisposizione alle crisi convulsive È noto che i chinoloni innescano crisi convulsive. In pazienti con disturbi del SNC o in presenza di altri fattori di rischio che possono predisporre alle crisi convulsive o abbassare la soglia dell’epilessia l’uso deve essere effettuato con cautela. In caso di crisi convulsive, il trattamento con moxifloxacina deve essere interrotto e devono essere istituite misure appropriate. Neuropatia periferica Sono stati segnalati casi di polineuropatia sensoriale o sensomotoria, che hanno causato parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza in pazienti trattati con chinoloni, inclusa la moxifloxacina. È necessario raccomandare ai pazienti in trattamento con moxifloxacina di informare il proprio medico prima di continuare il trattamento, nel caso in cui si sviluppino sintomi di neuropatia come dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare lo sviluppo di una condizione irreversibile (vedere paragrafo 4.8). Reazioni psichiatriche Possono verificarsi reazioni psichiatriche anche dopo la prima somministrazione di chinoloni, inclusa moxifloxacina. In casi molto rari la depressione o le reazioni psicotiche sono progredite in pensieri suicidi e comportamento auto-lesionista come tentativi di suicidio (vedere paragrafo 4.8). Nel caso in cui il paziente sviluppa queste reazioni, la moxifloxacina deve essere interrotta e istituite misure appropriate. Si raccomanda cautela se la moxifloxacina viene utilizzata in pazienti psicotici o in pazienti con anamnesi di malattia psichiatrica. Diarrea associata ad antibiotico inclusa colite In associazione con l’uso di antibiotici ad ampio spettro, inclusa moxifloxacina, è stata riferita diarrea associata ad antibiotico (AAD) e colite associata ad antibiotico (AAC), incluse colite pseudomembranosa e diarrea associata a Clostridium difficile, la cui gravità può variare da diarrea lieve a colite fatale. Pertanto è importante prendere in considerazione questa diagnosi in pazienti che sviluppano diarrea grave durante o dopo l’uso di moxifloxacina. Se si sospetta o conferma AAD o AAC, il trattamento in corso con agenti antibatterici, inclusa moxifloxacina, deve essere interrotto e devono essere immediatamente iniziate adeguate misure terapeutiche. Inoltre, devono essere prese misure adeguate per il controllo dell’infezione per ridurre il rischio di trasmissione. I medicinali che inibiscono la peristalsi sono controindicati nei pazienti che sviluppano diarrea grave. Pazienti con miastenia grave La moxifloxacina deve essere usata con cautela in pazienti con miastenia grave perché i sintomi possono essere esacerbati. Infiammazione del tendine, rottura del tendine Con la terapia a base di chinoloni, inclusa moxifloxacina, può verificarsi infiammazione e rottura del tendine, in particolare nei pazienti anziani e in quelli trattati in concomitanza con corticosteroidi. Al primo segno di dolore o infiammazione, i pazienti devono interrompere il trattamento con moxifloxacina, tenere l’arto colpito a riposo e consultare immediatamente il medico per iniziare un trattamento appropriato (ad es. immobilizzazione) per il tendine colpito. L’infiammazione e la rottura del tendine possono verificarsi fino a molti mesi dopo l’interruzione della terapia con chinoloni inclusa moxifloxacina. Pazienti con compromissione renale I pazienti anziani con disturbi renali devono usare moxifloxacina con cautela se non sono in grado di mantenere un’adeguata assunzione di liquidi, poiché la disidratazione può aumentare il rischio di insufficienza renale. Disturbi della visione Se la visione viene compromessa o se manifesta un qualsiasi effetto agli occhi deve essere consultato immediatamente un’oculista (vedere paragrafi 4.7 e 4.8). Prevenzione delle reazioni di fotosensibilità I chinoloni hanno mostrato di causare reazioni di fotosensibilità nei pazienti. Comunque, gli studi hanno dimostrato che la moxifloxacina presenta un rischio inferiore di indurre fotosensibilità. Ciò nonostante, i pazienti devono essere avvisati di evitare l’esposizione ai raggi UV o alla luce del sole estensiva e/o forte durante il trattamento con moxifloxacina. Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi I pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi nell’anamnesi familiare o in atto hanno maggiore tendenza a sviluppare reazioni emolitiche quando vengono trattati con i chinoloni. Pertanto, la moxifloxacina deve essere usata con cautela in questi pazienti. Pazienti con infiammazione pelvica Per i pazienti con infiammazione pelvica complicata (ad es. associata ad ascesso tubo-ovarico o pelvico), per i quali si ritiene necessario il trattamento endovenoso, il trattamento con Moxifloxacina 400 mg compresse rivestite con film non è raccomandato. L’infiammazione pelvica può essere causata da Neisseria gonorrhoeae resistente ai fluorochinoloni. Pertanto in questi casi moxifloxacina deve essere somministrata in concomitanza con un antibiotico appropriato (ad es. cefalosporina) a meno che non possa essere escluso che Neisseria gonorrhoeae sia resistente alla moxifloxacina. Se il miglioramento clinico non viene raggiunto dopo 3 giorni di trattamento, la terapia deve essere riconsiderata. Pazienti con infezioni complicate della pelle e della struttura cutanea L’efficacia clinica della moxifloxacina per via endovenosa nel trattamento di infezioni gravi dovute a ustioni, fasciite e infezioni del piede dovute a diabete con osteomielite non è stata stabilita. Interferenza con i test biologici La terapia con moxifloxacina può interferire con i test di cultura per Mycobacterium spp tramite soppressione della crescita batterica causando risultati falsi negativi. Pazienti con infezioni dovute a Staphylococcus aureus resistente a meticillina La moxifloxacina non è raccomandata per il trattamento delle infezioni dovute a Staphylococcus aureus resistente a meticillina. In caso di infezione sospetta o accertata dovuta a Staphylococcus aureus resistente a meticillina, deve essere iniziato un trattamento con un agente antibatterico appropriato (vedere paragrafo 5.1). Popolazione pediatrica A causa di effetti avversi sulla cartilagine di animali giovani (vedere paragrafo 5.3) l’uso di moxifloxacina nei bambini e negli adolescenti < 18 anni è controindicato (vedere paragrafo 4.3).

Farmaci

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ACTIRA5CPR RIV 400MG

PRINCIPIO ATTIVO: MOXIFLOXACINA CLORIDRATO

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AVALOXINF FL250ML 400MG/250ML

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