METADONE CLOR MOLOS 1MG/ML5ML

MOLTENI & C. F.LLI ALITTI SpA

Principio attivo: METADONE CLORIDRATO

ATC: N07BC02 Descrizione tipo ricetta:
MMR/SSN - MOD.RICALCO/RIC.SSN
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
SOLUZIONE ORALE
Presenza Lattosio: No lattosio
METADONE CLOR MOL OS 1MG/ML5ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Sindromi dolorose di entità severa in pazienti che non rispondono più a un trattamento sequenziale con farmaci analgesici, antinfiammatori non steroidei, steroidei, oppioidi deboli. Trattamento di disassuefazione da narcotico-stupefacenti. Il trattamento disintossicante e il trattamento di mantenimento devono essere eseguiti sotto controllo medico. Se il metadone viene somministrato per il trattamento dell’eroino-dipendenza per più di tre settimane, il procedimento passa dal trattamento della sindrome acuta d’astinenza alla terapia di mantenimento.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Interazioni farmacocinetiche Inibitori della glicoproteina P. Il metadone è un substrato della glicoproteina-P, pertanto i farmaci che la inibiscono (chinidina, verapamil, ciclosporina) possono aumentare le concentrazioni seriche di metadone. Induttori dell’isoenzima CYP3A4. Il metadone viene metabolizzato ad opera dell’isoenzima CYP3A4. Gli induttori di tale isoenzima (barbiturici, carbamazepina, fenitoina, nevirapina, rifampicina, efavirenz, amprenavir, spironolattone, desametasone, hypericum perforatum (erba di San Giovanni) e cocaina) possono indurre il metabolismo epatico del metadone, che risulterà più significativo se l’induttore viene aggiunto dopo che è stata iniziata la terapia con metadone. A seguito di tali interazioni, sono stati riportati casi di sindrome d’astinenza, per cui si è reso necessario aumentare le dosi di metadone. Dopo 3 settimane di terapia con efavirenz, le concentrazioni medie di picco e l’AUC del metadone si sono ridotte, rispettivamente, del 48% e del 57%. Alcune segnalazioni suggeriscono che se viene aggiunto efavirenz in un paziente in terapia con metadone, si può sviluppare una sindrome d’astinenza, che di solito inizia dopo due settimane di terapia con efavirenz, ma che si può protrarre fino a 28 giorni. Per tale motivo, può essere necessario aggiustare la dose di metadone. Quando la terapia con farmaci induttori del CYP3A4 viene sospesa, la dose di metadone deve essere ridotta. Inibitori dell’isoenzima CYP3A4. Dal momento che il metabolismo del metadone è mediato dall’isoenzima CYP3A4, la sua escrezione diminuisce in caso di co-somministrazione con farmaci che inibiscono il CYP3A4, quali: calcio antagonisti, alcuni agenti anti-HIV (ad esempio la delavirdina), antibiotici macrolidi (claritromicina, eritromicina), telitromicina, ciprofloxacina, alcuni antifungini (fluconazolo, itraconazolo), cannabinoidi, succo di pompelmo, cimetidina, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (fluvoxamina, fluoxetina) e nefazodone. Il trattamento concomitante con fluvoxamina ha fatto registrare un aumento del 40-100% del rapporto tra la concentrazione plasmatica e la dose di metadone. Se si prescrivono queste sostanze a pazienti in trattamento di mantenimento con metadone, si deve tenere conto del rischio di una overdose. Trattamento concomitante dell’infezione da HIV. Gli inibitori delle proteasi antiretrovirali possono inibire il metabolismo del metadone a diversi gradi. Le reazioni più significative si verificano con il ritonavir, mentre la possibile interazione con l’abacavir in genere non richiede aggiustamenti della dose. Alcuni inibitori delle proteasi (amprenavir, nelfinavir, abacavir, lopinavir/ritonavir e ritonavir/saquinavir) sembrano diminuire i livelli serici del metadone. Il metadone riduce l’AUC e la Cmax della didanosina e della stavudina, riducendo la biodisponibilità di tali farmaci. Il metadone può inoltre rallentare l’assorbimento e aumentare il metabolismo di primo passaggio dei suddetti farmaci. Il metadone aumenta la concentrazione plasmatica della zidovudina somministrata sia per via orale che per via endovenosa: l’aumento dell’AUC della zidovudina risulta superiore dopo assunzione per via orale, rispetto alla somministrazione per via endovenosa. Tali effetti sono dovuti all’inibizione della glucuronidazione della zidovudina e sua ridotta clearance renale. Durante il trattamento con metadone, i pazienti devono essere monitorati per una possibile tossicità da zidovudina, per cui può essere necessario ridurre la dose di zidovudina. I pazienti che ricevono entrambi i farmaci possono sviluppare sintomi tipici della sindrome da astinenza da oppioidi (cefalea, mialgia, fatica e irritabilità). Prodotti che influenzano l’acidità urinaria. Il metadone è una base debole. Gli acidificanti urinari (ad esempio cloruro di ammonio) possono aumentare la clearance renale del metadone. In questa situazione, le dosi di metadone devono essere aumentate. Il metadone può raddoppiare i livelli sierici della desipramina. Interazioni farmacodinamiche Gli antagonisti degli oppioidi (naloxone e naltrexone) svolgono un’azione farmacologica opposta a quella del metadone. Tali farmaci possono bloccarne l’azione e provocare sindrome d’astinenza. Gli agonisti/antagonisti (butorfanolo, nalbufina, pentazocina) possono bloccare parzialmente l’analgesia, la depressione respiratoria e la depressione del sistema nervoso centrale dovute al metadone. Usati contemporaneamente possono provocare un aumento degli effetti neurologici, respiratori ed ipotensivi.Gli effetti additivi o antagonisti dipendono dalla dose del metadone; gli effetti antagonisti sono più frequenti quando il metadone è usato a dosi basse o moderate. In pazienti in terapia cronica con metadone, tali farmaci possono causare sindrome d’astinenza. La somministrazione concomitante di metadone e di farmaci che esercitano un’azione depressiva sul SNC (altri analgesici narcotici, anestetici generali, fenotiazine, altri tranquillanti, sedativi ipnotici, antidepressivi triciclici ed altri depressori del sistema nervoso centrale compreso l’alcool) può provocare un aumento della depressione respiratoria, ipotensione e sedazione profonda o coma, pertanto si può rendere necessario ridurre la dose di uno dei farmaci o di entrambi. Gli analgesici oppioidi combinati con antimuscarinici possono causare severa stipsi o ileo paralitico, specialmente con l’impiego cronico. Inibitori delle monoaminossidasi (MAO) Per la possibilità di gravi reazioni, se in pazienti in trattamento con MAO inibitori è necessario l’uso del metadone, si deve effettuare un test di sensibilità, in cui piccole dosi crescenti vengono somministrate nel corso di parecchie ore durante le quali il paziente deve venire attentamente controllato. L’uso concomitante di metadone ed antidiarroici (difenossilato, loperamide) può portare a stipsi severa e possibilmente ad un aumento della depressione del SNC. L’octreotide può ridurre l’effetto analgesico del metadone e della morfina, pertanto se si verifica una perdita o una riduzione del controllo del dolore, bisogna prendere in considerazione la sospensione dell’octreotide. Il metadone non deve essere associato ai medicinali capaci di prolungare l’intervallo QT, come ad esempio antiaritmici (sotalolo, amiodarone e flacainide), antidepressivi (paroxetina, sertralina) o antibiotici (eritromicina, claritromicina). In pazienti che assumono farmaci che influenzano la conduzione cardiaca o farmaci che possano influenzare l’equilibrio elettrolitico si può verificare il rischio di eventi cardiaci con l’assunzione concomitante di metadone. In tali casi può essere utile l’esecuzione di un ECG.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Metadone cloridrato MOLTENI 1 mg/ml soluzione orale 1 ml di soluzione orale contiene: Principio attivo: Metadone cloridrato 1 mg 1 flacone da 5 ml contiene: Metadone cloridrato 5 mg 1 flacone da 10 ml contiene: Metadone cloridrato 10 mg 1 flacone da 20 ml contiene: Metadone cloridrato 20 mg 1 flacone da 40 ml contiene: Metadone cloridrato 40 mg 1 flacone da 60 ml contiene: Metadone cloridrato 60 mg 1 flacone da 100 ml contiene: Metadone cloridrato 100 mg 1 flacone da 500 ml contiene: Metadone cloridrato 500 mg 1 flacone da 1000 ml contiene: Metadone cloridrato 1000 mg Eccipienti: glicerolo, saccarosio Metadone cloridrato MOLTENI 5 mg/ml soluzione orale 1 ml di soluzione orale contiene: Principio attivo: Metadone cloridrato 5 mg 1 flacone da 5 ml contiene: Metadone cloridrato 25 mg 1 flacone da 10 ml contiene: Metadone cloridrato 50 mg 1 flacone da 20 ml contiene: Metadone cloridrato 100 mg 1 flacone da 60 ml contiene: Metadone cloridrato 300 mg 1 flacone da 100 ml contiene: Metadone cloridrato 500 mg 1 flacone da 1000 ml contiene: Metadone cloridrato 5000 mg Eccipienti: glicerolo, saccarosio Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

A.F.O.M. DIPENDENZE Srl

METADONE CL AFOMOS 100ML1MG/1

PRINCIPIO ATTIVO: METADONE CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:4,85 €

A.F.O.M. DIPENDENZE Srl

METADONE CL AFOMOS 10ML1MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: METADONE CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:0,91 €

A.F.O.M. DIPENDENZE Srl

METADONE CL AFOMOS 1LT 1MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: METADONE CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:40,53 €