LEVETIRACETAM AUR 30CPR 1000MG -Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza: Il profilo degli eventi avversi presentato sotto è basato sull’analisi dei dati complessivi derivati da studi clinici controllati con placebo con tutte le indicazioni studiate, con un totale di 3,416 pazienti trattati con levetiracetam. Questi dati sono stati integrati con i dati ottenuti con l’uso di levetiracetam in studi di estensione in aperto, nonché con quelli ottenuti dall’esperienza post–marketing. Le reazioni avverse più frequentemente riportate sono rinofaringite, sonnolenza, emicrania, fatica e capogiro. Il profilo di sicurezza di levetiracetam è generalmente simile nei gruppi di età (adulto e pazienti pediatrici) e tra le indicazioni approvate per l’epilessia. Elenco tabellare delle reazioni avverse Le reazioni avverse riportate negli studi clinici (adulti, adolescenti, bambini ed infanti > 1 mese) e dall’esperienza post–marketing sono elencate nella seguente tabella per Classificazione per sistemi e organi e per frequenza. La frequenza è definita come segue: molto comune (1/10); comune (1/100 a < 1/10);non comune (1/1,000 a < 1/100); raro (1/10,000 a < 1/1000) e molto raro (< 1/10000).
MedDRA SOC | Categoria di frequenza |
Molto comune | Comune | Non comune | Raro |
Infezioni ed infestazioni | Rinofaringite | | | Infezione |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | Trombocitopenia, leucopenia, | Pancitopenia, neutropenia, agranulocitosi |
Disturbi del sistema immunitario | | | | Reazioni al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) |
Disordini del metabolismo e della nutrizione | | Anoressia | Diminuzione di peso, aumento di peso | Iponatremia |
Disordini psichiatrici | | Depressione, ostilità/ aggressione, ansia, insonnia, nervosismo/irritabilità | Tentativo di suicidio, ideazione di suicidio, disturbi psicotici, comportamento anormale, allucinazione, rabbia, stato confusionale , attacco di panico, labilità affettiva/sbalzi di umore, agitazione | Suicidio completato, disturbo della personalità, alterazioni del pensiero |
Patologie del sistema nervoso | Sonnolenza, cefalea | Convulsioni, disturbi dell’equilibrio, capogiro, letargia, tremore | Amnesia, compromissione della memoria, coordinazione anormale /atassia, parestesia, disturbi dell’attenzione | Coreoatetosi, discinesia, ipercinesia |
Patologie dell’ occhio | | | Diplopia, visione offuscata | |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | | Vertigini | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Tosse | | |
Patologie gastrointestinali | | Dolore addominale, diarrea, dispepsia, vomito, nausea | | Pancreatite |
Patologie epatobiliari | | | Test di funzionalità epatica anormali | Insufficienza epatica, epatite |
Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo | | Rash | Alopecia, eczema, prurito | Necrolisi epidermica tossica, Sindrome di Stevens–Johnson, eritema multiforme |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | | Debolezza muscolare, mialgia | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | | Astenia/fatica | | |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | | | Lesione | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Il rischio di anoressia è più alto quando con il levetiracetam viene somministrato il topiramato. In molti casi di alopecia, è stata osservata guarigione quando il levetiracetam è stato interrotto. In alcuni dei casi di pancitopenia è stata identificata soppressione del midollo osseo.
Popolazione pediatrica: In pazienti di età compresa tra 1 mese a meno di 4 anni, un totale di 190 pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione. Sessanta (60) di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In pazienti con età compresa tra i 4 e i 16 anni, un totale di 645 pazienti è stato trattato con levetiracetam in studi controllati con placebo e in studi di estensione. 233 di questi pazienti sono stati trattati con levetiracetam in studi controllati con placebo. In entrambe le fasce di età pediatrica, questi dati sono stati integrati con quelli derivati dall’esperienza post–marketing dell’uso di levetiracetam. Il profilo degli eventi avversi di levetiracetam è generalmente simile tra i gruppi di età e tra le indicazioni approvate per l’epilessia. I risultati sulla sicurezza nei pazienti pediatrici in studi clinici controllati con placebo sono stati coerenti con il profilo di sicurezza del levetiracetam negli adulti ad eccezione delle reazioni avverse comportamentali e psichiatriche che sono state più comuni nei bambini che negli adulti. In bambini ed adolescenti con età compresa tra i 4 e 16 anni, il vomito (molto comune 11,2%), l’agitazione (comune 3,4%), gli sbalzi d’umore (comune 2,1%), la labilità affettiva (comune 1,7%), l’aggressione (comune 8,2%), il comportamento anormale (comune 5,6%), e la letargia (comune 3,9%) sono stati riportati più frequentemente che in altre fasce di età o nel profilo di sicurezza complessivo. Nei neonati e nei bambini con un’età compresa tra 1 mese e meno di 4 anni sono state più frequentemente riportate irritabilità (molto comune 11,.7%) e coordinazione anormale (comune 3,3%) che negli altri gruppi di età o nel profilo di sicurezza complessivo. Uno studio di sicurezza sui pazienti pediatrici, condotto secondo un disegno di non inferiorità, in doppio cieco e controllato verso placebo, ha valutato gli effetti cognitivi e neuro–psicologici di Levetiracetam in bambini da 4 a 16 anni di età con crisi ad esordio parziale. Si è concluso che levetiracetam non era differente (non inferiore) dal placebo per quanto riguarda la modifica rispetto al basale nel punteggio ottenuto nei subtest "Attenzione e Memoria" della scala di Leiter–R (Memory Screen Composite score) nella popolazione per–protocol. I risultati correlati alle funzioni comportamentali ed emozionali hanno indicato un peggioramento, nei pazienti trattati con Levetiracetam, del comportamento aggressivo misurato in maniera standardizzata e sistematica, con l’utilizzo di uno strumento validato (CBCL – Achenbach Child Behavior Checklist). Tuttavia, i soggetti che hanno assunto Levetiracetam nello studio in aperto di follow–up a lungo termine non hanno manifestato, mediamente, un peggioramento delle loro funzioni comportamentali ed emozionali; in particolare, le valutazioni dell’aggressività nei comportamenti non sono peggiorate rispetto al basale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazione avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.