LEPTOPROL 1 IMPIANTO 3,6MG -Effetti indesiderati

LEPTOPROL 1 IMPIANTO 3,6MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Inizialmente si verifica di norma un aumento a breve termine della concentrazione sierica di testosterone, che può aggravare temporaneamente alcuni dei sintomi della malattia (dolore osseo o aumento del dolore osseo, ostruzione del tratto urinario e sue conseguenze, compressione del midollo spinale, debolezza muscolare nelle gambe, edema linfatico). Questo aumento dei sintomi in genere regredisce spontaneamente senza che LEPTOPROL 3,6 mg/1 mese impianto debba essere interrotto. Possono verificarsi effetti indesiderati a causa della sospensione degli ormoni sessuali. Elenco tabellare delle reazioni avverse Gli effetti indesiderati sono elencati in base alla classe sistemico-organica e alla frequenza secondo la convenzione MedDRA: Molto comune: ≥1/10 Comune: da ≥1/100 a <1/10 Non comune: da ≥1/1000 a <1/100 Raro: da ≥1/10.000 a <1/1000 Molto raro: <1/10.000 Non nota: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.

  Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario         reazioni allergiche generali (febbre, rash cutaneo, prurito, eosinofilia) reazioni anafilattiche  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   aumento dell’appetito diminuzione dell’appetito, alterazioni del diabete (aumento o diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue), aumento di peso, perdita di peso      
Disturbi psichiatrici   disturbi del sonno, alterazioni dell’umore, depressione        
Patologie del sistema nervoso   parestesia mal di testa, capogiri   disgeusia transitoria, apoplessia della ghiandola pituitaria*  
Patologie cardiache           Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari vampate di calore, con attacchi di sudorazione   alterazioni della pressione sanguigna (ipertensione o ipotensione) trombosi    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche     difficoltà di respirazione embolia polmonare    
Patologie gastrointestinali     diarrea   nausea/vomito  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo     alopecia, secchezza della cute e delle mucose, sudorazione notturna      
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo dolore osseo       dolore articolare e/o mal di schiena e disagio muscolare  
Patologie renali e urinarie   nicturia, disuria, pollachiuria ritenzione urinaria      
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella riduzione della libido e della potenza sessuale   riduzione delle dimensioni dei testicoli, dolore ai testicoli, ginecomastia      
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione aumento della sudorazione       edema, stanchezza; reazioni cutanee locali, come ad esempio arrossamento o indurimento al sito di iniezione, che di solito regrediscono anche se si continua il trattamento in casi isolati è apparso un ascesso nel sito di iniezione
Esami diagnostici     aumento di enzimi quali lattato deidrogenasi (LDH), fosfatasi alcalina (AP) o transaminasi, come ALT (SGPT), AST (SGOT) o g-GT      
*Apoplessia ipofisaria Come con altri prodotti medicinali appartenenti a questa classe di sostanze, ci sono state segnalazioni di casi molto rari di apoplessia ipofisaria dopo la somministrazione iniziale di leuprorelina a pazienti con adenoma ipofisario. Ci sono state segnalazioni post-marketing di polmonite interstiziale, principalmente in Giappone. Si è verificato un caso isolato di trombosi dell’arteria retinica centrale. Note speciali La risposta alla terapia con LEPTOPROL 3,6 mg/1 mese impianto può essere monitorata misurando le concentrazioni sieriche di testosterone, fosfatasi acida e PSA (antigene prostatico specifico). I livelli di testosterone dapprima aumentano, all’inizio della terapia, ma poi diminuiscono nell’arco di 2 settimane. Dopo 2-4 settimane le concentrazioni di testosterone raggiunte sono paragonabili a quelle osservate dopo orchiectomia bilaterale e si mantengono quindi costanti per tutto il periodo di trattamento. Nella fase iniziale del trattamento può verificarsi un aumento transitorio dei livelli di fosfatasi acida. Di solito dopo qualche settimana si raggiungono livelli normali o prossimi alla norma. L’ipogonadismo che si verifica con il trattamento a lungo termine con gli analoghi del LHRH e/o con l’orchiectomia può provocare osteoporosi, con un aumento del rischio di fratture (vedere il paragrafo 4.4). Nei pazienti ad alto rischio la somministrazione aggiuntiva di un bisfosfonato può prevenire la demineralizzazione ossea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Farmaci

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