LANSOPRAZOLO KRKA14CPS 15MG

KRKA FARMACEUTICI MILANO Srl

Principio attivo: LANSOPRAZOLO

ATC: A02BC03 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
CAPSULE GASTRORESISTENTI
Presenza Lattosio: No lattosio
LANSOPRAZOLO KRKA 14CPS 15MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

– Trattamento di ulcere duodenali e gastriche. – Trattamento dell’esofagite da reflusso. – Profilassi di esofagite da reflusso. – Eradicazione di Helicobacter pylori (H. pylori) somministrato in concomitanza con opportuna terapia antibiotica per il trattamento di ulcere associate all’infezione da H. pylori.– Trattamento di ulcere duodenali e gastriche benigne associate a FANS in pazienti che necessitino una terapia continuativa a base di FANS. – Profilassi di ulcere duodenali e gastriche associate a FANS in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.2) che necessitino di terapia continuativa. – Reflusso gastroesofageo sintomatico. – Sindrome di Zollinger–Ellison. Lansoprazolo Krka è indicato per gli adulti.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Effetti del lansoprazolo su altri medicinali Medicinali il cui assorbimento dipende dal pH Il lansoprazolo può interferire con l’assorbimento di altri medicinali laddove il pH gastrico è un determinante importante per la biodisponibilità. Inibitori delle HIV proteasi La somministrazione concomitante di lansoprazolo non è raccomandata con gli inibitori delle HIV proteasi per le quali l’assorbimento dipende dal pH acido intragastrico, come atazanavir e nelfinavir, a causa della significativa riduzione della loro biodisponibilità (vedere paragrafo 4.4). Ketoconazolo e itraconazolo L’assorbimento di ketoconazolo ed itraconazolo, dal tratto gastrointestinale, è accentuato dalla presenza di acido gastrico. La somministrazione di lansoprazolo può portare a concentrazioni subterapeutiche di ketoconazolo ed itraconazolo e l’associazione deve essere evitata. Digossina La co–somministrazione di lansoprazolo e digossina può portare ad un aumento dei livelli plasmatici di digossina. Perciò, si devono monitorare i livelli plasmatici di digossina e aggiustare la dose di digossina, se necessario, quando si inizia o si termina il trattamento con lansoprazolo. Metotressato L’uso concomitante di alte dosi di metotressato può aumentare e prolungare i livelli sierici di metotressato e/o dei suoi metaboliti, portando probabilmente a tossicità da metotressato. Pertanto, laddove siano utilizzate alte dosi di metotrexato può essere considerata una temporanea sospensione di lansoprazolo. Warfarin La somministrazione concomitante di lansoprazolo 60 mg e warfarin non ha influenzato la farmacocinetica di warfarin o dell’INR. Tuttavia, ci sono state segnalazioni di aumento dell’INR e del tempo di protrombina in pazienti trattati in concomitanza con inibitori della pompa protonica e warfarin. Incrementi dell’INR e del tempo di protrombina possono portare a sanguinamento anomalo e anche a morte. I pazienti trattati in concomitanza con lansoprazolo e warfarin possono avere bisogno di essere monitorati per l’aumento dell’INR e del tempo di protrombina, soprattutto quando si inizia o termina il trattamento concomitante. Medicinali metabolizzati dagli enzimi P450 Il lansoprazolo può aumentare le concentrazioni plasmatiche di medicinali metabolizzati da CYP3A4. Si consiglia cautela quando si associano lansoprazolo e medicinali metabolizzati da questo enzima e che hanno una ristretta finestra terapeutica. Teofillina Il lansoprazolo riduce le concentrazioni plasmatiche di teofillina, il che può ridurre l’effetto clinico atteso a quella dose.Deve essere preso in considerazione il monitoraggio dei pazienti trattati in concomitanza con lansoprazolo e teofillina. Tacrolimus La co–somministrazione di lansoprazolo aumenta le concentrazioni plasmatiche di tacrolimus (un substrato di CYP3A e P–gp). L’esposizione a lansoprazolo, aumenta l’esposizione media di tacrolimus fino all’81%. Il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di tacrolimus è consigliato quando si inizia o si finisce il trattamento concomitante con lansoprazolo. Medicinali trasportati da P–glicoproteina È stato osservato che il lansoprazolo inibisce, in vitro, la proteina di trasporto P–glicoproteina (P–gp). La rilevanza clinica di questi risultati non è nota. Effetti di altri medicinali su lansoprazolo Medicinali che inibiscono il CYP2C19 Fluvoxamina Si deve considerare una riduzione della dose quando il lansoprazolo è preso in associazione a fluvoxamina, un inibitore di CYP2C19. Le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo aumentano fino a 4 volte. Medicinali induttori di CYP2C19 e CYP3A4 Gli induttori enzimatici di CYP2C19 e CYP3A4 quali rifampicina ed erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) possono ridurre notevolmente le concentrazioni plasmatiche di lansoprazolo. Altri Sucralfato/Antiacidi Sucralfato/Antiacidi possono ridurre la biodisponibilità di lansoprazolo. Il lansoprazolo deve quindi essere assunto almeno 1 ora dopo l’assunzione di questi medicinali. Non sono state dimostrate interazioni clinicamente significative di lansoprazolo con medicinali antinfiammatori non steroidei, sebbene non siano stati condotti studi formali sulla relativa interazione.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Lansoprazolo Krka da 15 mg: ogni capsula contiene 15 mg di lansoprazolo. Lansoprazolo Krka da 30 mg: ogni capsula contiene 30 mg di lansoprazolo. Eccipienti con effetto noto: Ogni capsula da 15 mg contiene 80,6 mg di saccarosio Ogni capsula da 30 mg contiene 161,2 mg di saccarosio Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

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