Gli effetti indesiderati sono più comuni durante i primi mesi di trattamento. La percentuale complessiva di pazienti trattate per le quali ci si può aspettare un effetto indesiderato è del 15-20%. Questi effetti indesiderati sono, di solito, lievi e scompaiono con la prosecuzione del trattamento. Mal di testa e tensione mammaria compaiono in più del 10% delle pazienti negli studi clinici. Gli effetti indesiderati, raccolti secondo le classi di organi e sistemi, associati all’impiego di una TOS sono presentati nella tabella che segue:
Classificazione per sistemi e organi | Comune (≥1/100, <1/10) | Non comune (≥1/1.000, <1/100) | Raro (≥1/10.000, <1/1.000) | Reazioni avverse post-marketing con frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | | Neoplasia benigna del seno, neoplasia benigna dell’endometrio | | Fibromi uterini |
Disturbi del sistema immunitario | | Reazione di ipersensibilità | | Esacerbazione dell’angioedema ereditario |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Edema, aumento di peso, diminuzione di peso | Aumento di appetito, ipercolesterolemia¹ | | |
Disturbi psichiatrici | Depressione, nervosismo, letargia | Ansia, insonnia, apatia, labilità emotiva, difficoltà di concentrazione, variazioni della libido e dell’umore, euforia¹, agitazione¹ | | |
Patologie del sistema nervoso | Mal di testa, capogiri | Emicrania, parestesia, tremore¹ | | |
Patologie dell’occhio | | Compromissione della visione, occhio secco¹ | Intolleranza alle lenti a contatto | |
Patologie cardiache | | Palpitazioni | | |
Patologie vascolari | Vampate di calore | Ipertensione¹, flebiti superficiali¹, porpora¹ | Tromboembolia venosa (cioè trombosi venosa profonda degli arti inferiori e pelvica ed embolia polmonare)² | Episodi di ischemia cerebrale |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | Dispnea¹, rinite¹ | | |
Patologie gastrointestinali | Nausea, vomito, crampi allo stomaco, flatulenza | Costipazione, dispepsia¹, diarrea¹, disturbi rettali¹ | | Dolore addominale, gonfiore (distensione addominale) |
Patologie epatobiliari | | | Alterazioni della funzionalità epatica e del flusso biliare | Ittero colestatico |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | | Acne, alopecia, pelle secca, patologia delle unghie¹, nodulo della pelle¹, irsutismo¹, eritema nodoso, orticaria | Rash | Eczema |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | | Patologie articolari, crampi muscolari | | |
Patologie renali e urinarie | | Aumento della frequenza/urgenza della minzione, incontinenza urinaria¹, cistite¹, decolorazione delle urine¹, ematuria¹ | | |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Sanguinamento vaginale inatteso o spotting, secrezione vaginale, disturbi della vulva/vagina, disturbi mestruali, dolore/tensione al seno | Ingrossamento del seno, dolorabilità mammaria, iperplasia endometriale, patologia dell’utero¹ | Dismenorrea, sindrome simil pre-mestruale | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Aumento della sudorazione | Affaticamento, test di laboratorio alterati¹, astenia¹, febbre¹, sindrome para-influenzale¹, malessere¹ | | |
¹ Sono stati segnalati come singoli casi negli studi clinici. Data la ridotta popolazione coinvolta nello studio (n = 611) non può essere determinato sulla base di questi risultati se gli eventi sono non comuni o rari. ² Vedere paragrafi 4.3 e 4.4. Sono state riportate altre reazioni avverse in associazione al trattamento estroprogestinico: Infarto miocardico. Colecistopatie. Disturbi di cute e sottocute: cloasma, eritema multiforme. Pancreatite (vedere paragrafo 4.4). Probabile demenza dopo i 65 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
- È stato osservato un aumento fino a 2 volte del rischio di carcinoma mammario in donne trattate con terapia estroprogestinica combinata per più di 5 anni. - L’aumento del rischio nelle utilizzatrici della sola terapia estrogenica è comunque sostanzialmente inferiore a quello osservato nelle donne che assumono combinazioni estroprogestiniche. - Il livello di rischio dipende dalla durata d’uso della TOS (vedere paragrafo 4.4). - Di seguito vengono presentati i risultati del più esteso studio clinico randomizzato controllato con placebo (studio WHI) e del più ampio studio epidemiologico (MWS).
Il rischio di carcinoma endometriale è di circa 5 casi ogni 1000 donne con utero conservato non utilizzatrici di TOS. Nelle donne con utero conservato, l’uso di TOS a base di soli estrogeni non è raccomandato a causa dell’aumento del rischio di carcinoma endometriale (vedere paragrafo 4.4). Il rischio di carcinoma endometriale negli studi epidemiologici varia tra 5 e 55 casi addizionali ogni 1000 donne tra i 50 e i 65 anni, in funzione della durata e della dose della terapia con soli estrogeni. L’aggiunta di un progestinico alla terapia con soli estrogeni per almeno 12 giorni per ciclo può prevenire questo aumento del rischio. Nello Studio Million Women, l’uso per cinque anni della TOS combinata (sequenziale o continuata) non ha prodotto un aumento del rischio di carcinoma endometriale (RR pari a 1,0 (0,8-1,2)).
L’uso di una TOS a base di soli estrogeni o di associazioni estroprogestiniche è stato associato ad un leggero aumento del rischio di una diagnosi di cancro dell’ovaio (vedere paragrafo 4.4). Una meta-analisi di 52 studi epidemiologici ha riscontrato un aumento del rischio di cancro dell’ovaio nelle donne in trattamento con una TOS rispetto alle donne che non ne avevano mai fatto uso (RR 1,43, IC al 95% 1,31-1,56). Per le donne di età compresa tra 50 e 54 anni che seguono una TOS da 5 anni, si registra circa 1 caso aggiuntivo su 2.000 donne trattate. Nelle donne di età compresa tra 50 e 54 anni che non seguono una TOS, circa 2 donne su 2.000 riceveranno una diagnosi di cancro dell’ovaio nell’arco di 5 anni.
La TOS è associata ad un aumento di 1,3-3 volte del rischio relativo di sviluppare tromboembolismo venoso (TEV), cioè trombosi venosa profonda o embolia polmonare. Il verificarsi di tali eventi è più probabile nel primo anno d’uso della terapia ormonale (vedere paragrafo 4.4). Di seguito vengono presentati i risultati degli studi WHI:
- Il rischio di coronaropatia aumenta leggermente nelle utilizzatrici di TOS a base di associazioni estroprogestiniche dopo i 60 anni di età (vedere paragrafo 4.4).
- L’uso della terapia a base di soli estrogeni e di estrogeni + progestinici è associato ad un aumento fino a 1,5 volte del rischio relativo di ictus ischemico. Il rischio di ictus emorragico non aumenta durante l’uso di TOS.