ESCITALOPRAM SAN GTT OS 15ML -Effetti indesiderati

ESCITALOPRAM SAN GTT OS 15ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Le reazioni avverse si manifestano più frequentemente durante la prima o seconda settimana di trattamento, e diminuiscono normalmente d’intensità e frequenza con la continuazione del trattamento. Le reazioni avverse conosciute per gli SSRI e riportate anche con escitalopram, sia negli studi controllati con placebo sia come segnalazioni spontanee dopo la commercializzazione, sono elencate di seguito secondo la classificazione per organi e sistemi e per frequenza. Tabella delle reazioni avverse Le frequenze riportate sono quelle osservate negli studi clinici; non sono corrette verso placebo. La frequenza è così definita: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000), molto rara (<1/10.000), non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota Trombocitopenia
Disturbi del sistema immunitario Rara Reazione anafilattica
Patologie endocrine Non nota Secrezione inappropriata di ADH
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Riduzione dell’appetito, aumento dell’appetito, aumento di peso
Non comune Diminuzione di peso
Non nota Iponatriemia, anoressia²
Disturbi psichiatrici Comune Ansia, irrequietezza, sogni anomali Donne e uomini: riduzione della libido Donne: anorgasmia
Non comune Bruxismo, agitazione, nervosismo, attacchi di panico, stato confusionale
Rara Aggressività, depersonalizzazione, allucinazioni
Non nota Mania, ideazione suicidaria, comportamento suicidario¹
Patologie del sistema nervoso Molto comune Cefalea
Comune Insonnia, sonnolenza, capogiro, parestesia, tremore
Non comune Alterazioni del gusto, disturbi del sonno, sincope
Rara Sindrome Serotoninergica
Non nota Discinesia, disturbi del movimento, convulsioni, irrequietezza psicomotoria/ acatisia²
Patologie dell’occhio Non comune Midriasi, disturbi visivi
Patologie dell’orecchio e del labirinto Non comune Tinnito
Disturbi cardiaci Non comune Tachicardia
Rara Bradicardia
Non nota Elettrocardiogramma con QT prolungato Aritmia ventricolare compresa la torsione di punta
Patologie vascolari Non nota Ipotensione ortostatica
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Sinusite, sbadiglio
Non comune Epistassi
Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea
Comune Diarrea, stipsi, vomito, secchezza delle fauci
Non comune Emorragie gastrointestinali (comprese emorragie rettali)
Patologie epatobiliari Non nota Epatite, alterazione del test di funzionalità epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Aumento della sudorazione
Non comune Orticaria, alopecia, eruzione cutanea, prurito
Non nota Ecchimosi, angioedema
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Artralgia, mialgia
Patologie renali ed urinarie Non nota Ritenzione urinaria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Comune Uomini: disturbi di eiaculazione, impotenza
Non comune Donne: metrorragia, menorragia
Non nota Galattorea Uomini: priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Affaticamento, febbre
Non comune Edema
¹ Casi di ideazione suicidaria e comportamenti suicidari sono stati riportati durante la terapia con escitalopram o nelle prime fasi dopo l’interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). ² Questi eventi sono stati riportati per la classe terapeutica degli SSRI. Effetti di classe. Studi epidemiologici, condotti soprattutto in pazienti di età superiore o uguale a 50 anni, mostrano un aumentato rischio di fratture ossee in pazienti che assumono SSRI e TCA. Il meccanismo che porta a questo rischio non è noto. Sintomi da sospensione osservati quando si interrompe il trattamento. L’interruzione del trattamento con SSRI/SNRI (soprattutto se avviene bruscamente) determina spesso sintomi da sospensione. I disturbi riportati più frequentemente sono capogiro, disturbi sensoriali (comprese parestesia e sensazione di scossa elettrica), disturbi del sonno (compresi insonnia e sogni vividi), agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore, confusione, sudorazione, cefalea, diarrea, palpitazioni, instabilità emotiva, irritabilità e disturbi visivi. In genere questi disturbi sono di entità lieve o moderata e autolimitanti; tuttavia, in alcuni pazienti, possono essere di entità severa e/o avere durata prolungata. Si consiglia quindi, quando non è più necessario il trattamento con escitalopram, di sospendere gradualmente il trattamento riducendo progressivamente la dose (vedere paragrafo 4.2 e 4.4). Prolungamento del tratto QT. Casi di prolungamento del tratto QT e aritmia ventricolare compresa la torsione di punta sono stati riportati durante il periodo successivo alla commercializzazione, prevalentemente in pazienti di sesso femminile, con ipokaliemia o con prolungamenti del tratto QT preesistenti o altri disturbi cardiaci (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 4.5, 4.9 e 5.1). Segnalazione di reazioni avverse sospette. La segnalazione di reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Farmaci

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