DOXORUBICINA AURO1FL 50MG

AUROBINDO PHARMA ITALIA Srl

Principio attivo: DOXORUBICINA CLORIDRATO

ATC: L01DB01 Descrizione tipo ricetta:
OSP - USO OSPEDALIERO
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: H Forma farmaceutica:
SOLUZIONE PER INFUSIONE CONC
Presenza Lattosio: No lattosio
DOXORUBICINA AURO 1FL 50MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

DOXORUBICINA ACTAVIS PTC è indicata per il trattamento di: • carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) • carcinoma mammario • carcinoma ovarico recidivante • profilassi intravescicale delle recidive del carcinoma superficiale della vescica in seguito a resezione transuretrale (TUR) • trattamento sistemico del carcinoma vescicale localmente avanzato o metastatico • terapia neoadiuvante ed adiuvante per l’osteosarcoma • sarcoma dei tessuti molli avanzato in età adulta • sarcoma di Ewing • linfoma di Hodgkin • linfoma non Hodgkin altamente maligno • trattamento di induzione e consolidamento nella leucemia linfatica acuta • leucemia mieloblastica acuta • mieloma multiplo in stadio avanzato • carcinoma endometriale avanzato o recidivante • tumore di Wilms (nelle varianti altamente maligne di stadio II, in tutti gli stati avanzati [III âE.“ IV]) • carcinoma papillare/follicolare avanzato della tiroide • carcinoma anaplastico della tiroide • neuroblastoma in stadio avanzato La doxorubicina viene somministrata frequentemente in regimi chemioterapici di associazione con altri agenti citostatici.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

La cardiotossicità della doxorubicina è potenziata dall’uso precedente o concomitante di altre antracicline o di altri farmaci potenzialmente cardiotossici (ad es. 5–fluorouracile, ciclofosfamide o paclitaxel) o di prodotti che influenzano la funzione cardiaca (come i calcioantagonisti). Quando la doxorubicina è somministrata insieme ai suddetti farmaci, è necessario monitorare attentamente la funzione cardiaca. L’uso concomitante di trastuzumab e antracicline (come la doxorubicina) è associato a un elevato rischio di cardiotossicità. Per il momento, trastuzumab e le antracicline non devono essere somministrate in associazione, fatta eccezione per gli studi clinici ben controllati in cui la funzione cardiaca è monitorata. Quando le antracicline sono somministrate dopo la fine della terapia con trastuzumab, può presentarsi un rischio elevato di cardiotossicità. Se possibile, deve intercorrere un intervallo di tempo sufficientemente lungo (fino a 22 settimane) tra la fine della terapia con trastuzumab e l’inizio della terapia con antracicline. È imperativo l’attento monitoraggio della funzione cardiaca. Un (pre–) trattamento con farmaci che influenzano la funzione del midollo osseo (cioè agenti citostatici, sulfonamidi, cloramfenicolo, fenitoina, derivati amidopirinici, agenti antiretrovirali) può portare a un marcato disturbo dell’ematopoiesi. Il dosaggio della doxorubicina deve essere modificato, se necessario. Gli effetti tossici di una terapia contenente la doxorubicina possono essere aumentati in caso di associazione ad altri citostatici (ad es. citarabina, cisplatino, ciclofosfamide). L’epatotossicità della doxorubicina può essere potenziata da altre modalità di trattamento epatotossiche (ad esempio 6–mercaptopurina). La doxorubicina viene metabolizzata dal citocromo P450 (CYP450) ed è un substrato della proteina di trasporto p–glicoproteina (Pgp). La somministrazione concomitante di inibitori del CYP450 e/o della Pgp può portare all’aumento delle concentrazioni plasmatiche della doxorubicina e pertanto a un aumento della tossicità. Per contro, la somministrazione concomitante di induttori del CYP450, quali rifampicina e barbiturici, potrebbe ridurre le concentrazioni plasmatiche e l’efficacia della doxorubicina. La ciclosporina, un inibitore del CYP3A4 e della Pgp, ha aumentato l’AUC della doxorubicina e del doxorubicinolo rispettivamente del 55% e del 350%. Per questa associazione sarebbe opportuno ridurre la dose della doxorubicina del 40%. Anche la cimetidina ha mostrato di ridurre la clearance plasmatica e aumentare l’AUC della doxorubicina. Paclitaxel somministrato poco prima della doxorubicina potrebbe ridurre la clearance e aumentare le concentrazioni plasmatiche della doxorubicina. Alcuni dati indicano che questa interazione sia meno marcata quando la doxorubicina viene somministrata prima di paclitaxel. L’assorbimento di anticonvulsivanti (per es. carbamazepina, fenitoina, valproato) diminuisce quando questi vengono somministrati in associazione con la doxorubicina. Dopo la somministrazione concomitante di doxorubicina e ritonavir sono state segnalate concentrazioni sieriche elevate della doxorubicina. Gli effetti tossici di una terapia contenente la doxorubicina possono essere aumentati in caso di associazione ad altri citostatici (ad es. citarabina, cisplatino, ciclofosfamide). Nelle terapie di associazione con la citarabina si sono osservate necrosi dell’intestino crasso con emorragie importanti e infezioni gravi. La clozapina può aumentare il rischio e la gravità della tossicità ematologica della doxorubicina. Durante la terapia con la doxorubicina può manifestarsi una marcata nefrotossicità dell’amfotericina B. Poiché la doxorubicina viene metabolizzata rapidamente ed eliminata prevalentemente dal sistema biliare, la somministrazione concomitante di agenti chemioterapici notoriamente epatotossici (ad es. mercaptopurina, metotrexato, streptozocina) potrebbe aumentare la tossicità della doxorubicina a seguito della riduzione della clearance epatica del farmaco. Se è necessaria una terapia concomitante con farmaci epatotossici, il dosaggio della doxorubicina deve essere modificato. La doxorubicina è un potente agente radiosensibilizzante e i fenomeni di recall che induce possono essere pericolosi per la vita. Eventuali radioterapie precedenti, concomitanti o successive possono aumentare la cardiotossicità o l’epatotossicità della doxorubicina. Questo si applica anche alle terapie concomitanti con farmaci cardiotossici o epatotossici. La doxorubicina può causare esacerbazioni della cistite emorragica causata dalla terapia precedente con ciclofosfamide. La terapia con la doxorubicina può indurre un aumento dell’acido urico sierico, pertanto potrebbe essere necessaria una correzione della dose degli agenti che riducono l’acido urico. La doxorubicina può ridurre la biodisponibilità orale della digossina. Durante il trattamento con la doxorubicina, i pazienti non devono essere sottoposti a vaccinazione con vaccini attivi e devono evitare il contatto con le persone vaccinate recentemente contro la poliomelite. La doxorubicina si lega all’eparina e 5–FU. Precipitazioni e perdita d’azione di entrambe le sostanze sono pertanto possibili. Per maggiori dettagli vedere paragrafo 6.2.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

1 ml contiene 2 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 10 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 10 ml contiene 20 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 25 ml contiene 50 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 50 ml contiene 100 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 75 ml contiene 150 mg di doxorubicina cloridrato. Ogni flaconcino da 100 ml contiene 200 mg di doxorubicina cloridrato. Eccipiente: 3,54 mg di sodio per ml di concentrato (0.154 mmol/l) Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Farmaci

PFIZER ITALIA Srl

ADRIBLASTINAEV FL 200MG 100ML

PRINCIPIO ATTIVO: DOXORUBICINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:424,07 €

PFIZER ITALIA Srl

ADRIBLASTINAEV FL50MG/25ML

PRINCIPIO ATTIVO: DOXORUBICINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:119,51 €

PFIZER ITALIA Srl

ADRIBLASTINAINIET FL 50MG

PRINCIPIO ATTIVO: DOXORUBICINA CLORIDRATO

PREZZO INDICATIVO:99,48 €