DOXAZOSINA HEXAL 20CPR 4MG -Avvertenze e precauzioni
Inizio della terapia: in relazione alle proprietà alfa–bloccanti di doxazosina, i pazienti potrebbero sperimentare ipotensione posturale, evidenziata da capogiri e debolezza o, raramente, perdita di coscienza (sincope), in particolare all’inizio della terapia. Pertanto è una buona pratica medica monitorare la pressione sanguigna all’avvio della terapia, allo scopo di ridurre al minimo il potenziale di effetti posturali. Il paziente deve essere avvertito di evitare situazioni in cui potrebbero derivargli infortuni in caso si verifichino capogiri o debolezza nelle fasi iniziali della terapia con doxazosina. Occorre fare particolare attenzione negli anziani, nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, nei pazienti che seguono una dieta iposodica rigorosa o in pazienti in trattamento con diuretici. All’inizio della terapia con doxazosina, questi pazienti devono essere avvertiti di evitare situazioni in cui i capogiri o debolezza possono causare lesioni personali. Occorre inoltre prestare attenzione quando la doxazosina è somministrata in associazione a medicinali che possono modificare il metabolismo epatico (ad es. cimetiden). Doxazosina Hexal deve essere somministrata con cautela nei pazienti con neuropatia autonomica diabetica. Uso con inibitori della PDE–5: La somministrazione concomitante di inibitori della fosfodiesterasi–5 (per esempio sildenafil, tadalafil e vardenafil) e doxazosina può provocare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti. Per ridurre il rischio di sviluppare ipotensione posturale il paziente deve essere stabile nella terapia con alfa–bloccanti prima di iniziare il trattamento con gli inibitori della fosfodiesterasi–5. Uso nei pazienti con condizioni cardiache acute Come per qualsiasi altro agente antipertensivo vasodilatatore, è una buona pratica medica prestare particolare attenzione quando si somministra doxazosina a pazienti con le seguenti condizioni cardiache acute: – edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica – insufficienza cardiaca ad alta portata – insufficienza cardiaca destra dovuta a embolia polmonare o effusione pericardica – insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento. Uso nei pazienti sottoposti a chirurgia della cataratta Durante interventi di chirurgia della cataratta alcuni pazienti, precedentemente trattati o in trattamento con farmaci contenenti tamsulosina, hanno manifestato la sindrome dell’iride a bandiera (IFIS – Intraoperative Floppy Iris Syndrome). Si sono anche verificati casi isolati con altri antagonisti alfa–1 bloccanti e non può essere esclusa la possibilità di un effetto di classe. Poichè la IFIS può aumentare le complicanze chirurgiche durante l’intervento di cataratta, il chirurgo prima di procedere con l’intervento deve essere informato del trattamento in corso o precedente con antagonisti alfa–1 bloccanti. Uso nei pazienti con danno epatico Come per qualsiasi farmaco totalmente metabolizzato dal fegato, doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica comprovata. Poiché non è disponibile alcuna esperienza clinica nei pazienti con insufficienza epatica grave, l’uso in questi pazienti non è raccomandato. Uso pediatrico Poiché la sicurezza e l’efficacia della doxazosina nei bambini non sono state stabilite, si sconsiglia la somministrazione del farmaco nei bambini. Doxazosina Hexal contiene lattosio monoidrato. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp–lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.