DOCETAXEL SAND INF5FL 80MG 8ML -Avvertenze e precauzioni

DOCETAXEL SAND INF5FL 80MG 8ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Per il cancro della mammella e il cancro del polmone non a piccole cellule, la premedicazione a base di un corticosteroide orale quale il desametasone 16 mg/die (ad es. 8 mg BID) per 3 giorni con inizio 1 giorno prima della somministrazione di docetaxel, se non controindicata, può ridurre l’incidenza e la gravità della ritenzione di liquidi così come la gravità delle reazioni d’ipersensibilità. Per il cancro della prostata, il regime di premedicazione consiste nella somministrazione di desametasone 8 mg per via orale 12 ore, 3 ore e 1 ora prima dell’infusione di docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ematologia La neutropenia è la reazione avversa più frequente del docetaxel. I nadir dei neutrofili si sono manifestati ad una mediana di 7 giorni, ma questo intervallo può essere più breve nei pazienti pesantemente pre-trattati. Deve essere effettuato un frequente monitoraggio delle conte ematiche totali su tutti i pazienti in trattamento con docetaxel. I pazienti devono essere ri-trattati con docetaxel quando le conte dei neutrofili raggiungono un valore ≥1.500 cellule/mm³(vedere paragrafo 4.2). In caso di grave neutropenia (<500 cellule/mm³per 7 giorni o più) durante un ciclo di terapia con docetaxel, si raccomanda una riduzione della dose dei cicli successivi o l’utilizzo di adeguate misure sintomatiche (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile (TCF), la neutropenia febbrile e le infezioni neutropeniche si sono manifestate a tassi inferiori quando i soggetti sono stati sottoposti a terapia profilattica con G-CSF. I pazienti trattati con TCF devono assumere il G-CSF a scopo profilattico per ridurre il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica). I pazienti sottoposti a terapia TCF devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Nei pazienti trattati con docetaxel in combinazione con doxorubicina e ciclofosfamide (regime TAC), neutropenia febbrile e/o infezione neutropenica si sono verificate con un’incidenza piu bassa quando i pazienti hanno ricevuto profilassi primaria con G-CSF. La profilassi primaria con G-CSF deve essere considerata nei pazienti che ricevono terapia adiuvante con TAC per il tumore della mammella per attenuare il rischio di neutropenia complicata (neutropenia febbrile, neutropenia prolungata o infezione neutropenica). I pazienti che ricevono TAC devono essere monitorati attentamente (vedere paragrafi 4.2 e 4.8). Reazioni di ipersensibilità I pazienti devono essere osservati attentamente per la comparsa di reazioni di ipersensibilità soprattutto durante la prima e la seconda infusione. Le reazioni di ipersensibilità possono comparire entro pochi minuti dall’inizio dell’infusione del docetaxel, pertanto è necessario predisporre la disponibilità di strutture per il trattamento dell’ipotensione e del broncospasmo. In caso di reazioni di ipersensibilità, sintomi minori quali vampate o reazioni cutanee localizzate non si richiede l’interruzione della terapia. Tuttavia le reazioni gravi quali grave ipotensione, broncospasmo o eruzione/eritema generalizzati necessitano dell’interruzione immediata del trattamento con docetaxel e un intervento terapeutico adeguato. I pazienti che hanno sviluppato gravi reazioni d’ipersensibilità non devono essere sottoposti nuovamente a terapia con docetaxel. Reazioni cutanee È stata osservata la comparsa di eritema cutaneo localizzato delle estremità (palmo della mano e pianta del piede) con edema seguito da desquamazione. Sono stati inoltre segnalati sintomi gravi come eruzioni con susseguente desquamazione che hanno causato l’interruzione o sospensione del trattamento con docetaxel (vedere paragrafo 4.2). Ritenzione di liquidi I pazienti con forme gravi di ritenzione di liquidi quali versamento pleurico, pericardico e ascite devono essere attentamente monitorati. Patologie respiratorie Sono stati riportati casi di Sindrome da distress respiratorio acuto, polmonite interstiziale/polmonite, malattia polmonare interstiziale, fibrosi polmonare e insufficienza respiratoria e possono essere associati ad esito fatale. Sono stati riportati casi di polmonite attinica in pazienti sottoposti anche a radioterapia. Se appaiono nuovi sintomi polmonari o se i sintomi già esistenti dovessero peggiorare, i pazienti devono essere tempestivamente esaminati, strettamente monitorati, e trattati adeguatamente. È raccomandata la sospensione della terapia con docetaxel fino a quando non è disponibile una diagnosi. L’impiego tempestivo di misure di supporto adeguate può contribuire a migliorare il quadro clinico. Il beneficio relativo alla ripresa della terapia con docetaxel deve essere attentamente valutato. Pazienti con compromissione epatica Nei pazienti trattati con monoterapia a base di docetaxel 100 mg/m²che evidenziano livelli di transaminasi sieriche (ALT e/o ST) superiori a 1,5 volte l’ULN in concomitanza con livelli sierici della fosfatasi alcalina superiori a 2,5 volte l’ULN, vi è un incremento del rischio di reazioni avverse gravi come morte tossica che comprende sepsi ed emorragia gastrointestinale con possibile esito fatale, neutropenia febbrile, infezioni, trombocitopenia, stomatite e astenia. Pertanto in questi pazienti in cui si osservano elevati valori dei test di funzionalità epatica (LFT) si raccomanda la somministrazione di una dose di docetaxel pari a 75 mg/m², nonché il controllo della funzionalità epatica al basale e prima di ciascun ciclo di terapia (vedere paragrafo 4.2). Nei pazienti con livelli di bilirubina sierica superiori all’ULN e/o di ALT e AST superiori a 3,5 volte l’ULN associati a livelli di fosfatasi alcalina superiori a 6 volte l’ULN, non può essere raccomandata alcuna correzione della dose e il docetaxel non deve essere utilizzato se non in casi d’assoluta necessità. In associazione con cisplatino e 5-fluorouracile nel trattamento di pazienti con adenocarcinoma gastrico, lo studio clinico cardine ha escluso i soggetti con ALT e/o AST superiori a 1,5 l’ULN associati a livelli di fosfatasi alcalina superiori a 2,5 l’ULN e di bilirubina superiori a 1 volta l’ULN. Per questi pazienti non può essere raccomandata alcuna correzione della dose e il docetaxel non deve essere utilizzato se non in caso di assoluta necessità. Non sono disponibili dati sui pazienti con compromissione epatica trattati con terapie d’associazione con docetaxel per le altre indicazioni. Pazienti con danno renale Non sono disponibili dati su pazienti con funzione renale gravemente compromessa trattati con docetaxel. Sistema nervoso Lo sviluppo di grave neurotossicità periferica richiede una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Altro Durante il trattamento e per almeno sei mesi dopo l’interruzione del trattamento è necessario che sia i pazienti di sesso maschile sia le pazienti di sesso femminile adottino adeguate misure contraccettive (vedere paragrafo 4.6). L’uso concomitante di docetaxel con forti inibitori del CYP3A4 (es. ketoconazolo, itraconazolo, claritromicina, indinavir, nefazodone, nelfinavir, ritonavir, saquinavir, telitromicina e voriconazolo) deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). Deve essere evitato il consumo di pompelmo (frutto o succo) (vedere paragrafo 4.5). Precauzioni aggiuntive per l’utilizzo nel trattamento adiuvante del cancro della mammella Neutropenia complicata Nei soggetti che manifestano neutropenia complicata (neutropenia prolungata, neutropenia febbrile o infezione) deve essere considerata la possibilità della somministrazione di G-CSF o di una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2). Reazioni gastrointestinali Sintomi quali gonfiore e dolore addominale precoce, febbre, diarrea, con o senza neutropenia, possono rappresentare le manifestazioni iniziali di una grave tossicità gastrointestinale e devono essere valutati e trattati prontamente. Insufficienza cardiaca congestizia I pazienti devono essere monitorati per la comparsa di sintomi d’insufficienza cardiaca congestizia durante la terapia e durante il periodo di follow-up. Nelle pazienti trattate con il regime TAC per tumore della mammella linfonodo positivo, è stato dimostrato che il rischio di insufficienza cardiaca congestizia (CHF) è più elevato nel primo anno dopo la terapia (vedere paragrafi 4.8 e 5.1). Leucemia Il rischio di una mielodisplasia ritardata o leucemia mieloide nelle pazienti trattate con docetaxel, doxorubicina e ciclofosfamide (TAC) richiede un follow-up ematologico. Pazienti con 4+ linfonodi Dato che il beneficio osservato nelle pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato statisticamente significativo per quanto riguarda la sopravvivenza libera da malattia (DFS) e sopravvivenza globale (OS), il positivo rapporto beneficio/rischio della terapia con TAC in pazienti con 4 o più linfonodi positivi non è stato pienamente dimostrato nell’analisi finale (vedere paragrafo 5.1). Persone anziane Vi sono dati disponibili limitati sui pazienti d’età >70 anni sull’uso di docetaxel in associazione con doxorubicina e ciclofosfamide. Dei 333 pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane nell’ambito di uno studio sul cancro della prostata, 209 avevano un’età pari o superiore a 65 anni e 68 avevano un’età superiore a 75 anni. Nei pazienti trattati con docetaxel ogni tre settimane, l’incidenza di alterazioni ungueali correlate si è manifestata con un tasso ≥10% maggiore nei pazienti di età uguale o superiore ai 65 anni rispetto ai soggetti più giovani. L’incidenza di edema periferico, anoressia, diarrea e febbre correlate al trattamento risultava ≥10% maggiore nei pazienti di età uguale o superiore ai 75 anni rispetto ai soggetti d’età inferiore a 65 anni. Dei 300 pazienti (221 della fase III e 79 della fase II) trattati con docetaxel in associazione con cisplatino e 5-fluorouracile in uno studio sul carcinoma gastrico, 74 avevano 65 anni o oltre e 4 avevano 75 anni o oltre. L’incidenza di eventi avversi gravi si è rivelata più alta nelle persone anziane rispetto a quelle più giovani. Incidenza dei seguenti eventi avversi (di tutti i gradi): letargia, stomatite, infezione neutropenica si sono manifestate con un tasso ≥10% maggiore nei pazienti di 65 anni e oltre rispetto ai pazienti più giovani. Le persone anziane trattate con TCF devono essere attentamente monitorati. Eccipienti Il medicinale contiene 27 vol% di etanolo (alcool), vale a dire 4100 mg per 160 mg (dose media) equivalenti a meno di 100 ml di birra o 40 ml di vino. La somministrazione comporta pertanto un pericolo per i soggetti affetti da alcolismo. Da prendere in considerazione per donne in gravidanza o che allattano, bambini e gruppi di pazienti ad alto rischio come pazienti con compromissione epatica, o epilessia. Devono essere fatte considerazioni sui possibili effetti sul sistema nervoso centrale. Il quantitativo di alcool presente nel medicinale può alterare gli effetti di altri medicinali. La quantità di alcool presente in questo medicinale può compromettere la capacità del paziente di guidare o di usare macchinari.

Farmaci

ACCORD HEALTHCARE ITALIA Srl

DOCETAXEL ACCORDINF 160MG/8ML

PRINCIPIO ATTIVO: DOCETAXEL

PREZZO INDICATIVO:585,90 €

ACCORD HEALTHCARE ITALIA Srl

DOCETAXEL ACCORDINF 20MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: DOCETAXEL

PREZZO INDICATIVO:84,37 €

ACCORD HEALTHCARE ITALIA Srl

DOCETAXEL ACCORDINF 80MG/4ML

PRINCIPIO ATTIVO: DOCETAXEL

PREZZO INDICATIVO:315,01 €