DIALISI PERITONEALE RANGE F.U.N. FRESENIUS MEDICAL CARE2SACCHE 5000ML
FRESENIUS MEDICAL CARE IT. SpA
Principio attivo: SOLUZIONE PER DIALISI PERITONEALE
ATC: B05DA | Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO |
Presenza Glutine:
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Classe 1: C | Forma farmaceutica: SOLUZIONE PER DIALISI PERITON |
Presenza Lattosio:
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Soluzione per dialisi peritoneale per il trattamento di pazienti con insufficienza renale acuta e cronica.
Altre indicazioni sono il sovraccarico idrico, le turbe del bilancio elettrolitico ed il trattamento delle intossicazioni da sostanze dializzabili.
Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:
La concentrazione ematica di farmaci dializzabili può essere ridotta durante la dialisi. Se necessario potranno essere opportunamente variati i dosaggi farmacologici.
I livelli plasmatici di potassio in pazienti in terapia digitalica dovranno essere frequentemente valutati onde scongiurare il rischio di arresto cardiaco.
Quando necessario si potrà aggiungere potassio alla soluzione dialitica peritoneale.
L’aggiunta di farmaci alla soluzione potrà essere effettuata soltanto su indicazione del sanitario ed andrà accuratamente valutata.
Il pH relativamente basso della soluzione potrà richiedere l’aggiunta di sodio bicarbonato per la correzione del pH.
Per evitare la deposizione di fibrina nel catetere si potrà aggiungere eparina alla soluzione dialitica.
Durante la dialisi peritoneale dei pazienti diabetici potrà essere necessario somministrare insulina per correggere l’iperglicemia, in tal caso il farmaco potrà essere somministrato per via intraperitonele.
Scheda tecnica (RCP) Composizione:
1 litro di soluzione formula CAPD/DPCA contiene:
CAPD/DPCA
Sodio cloruro Range F.U.N.
Sodio -(L)-lattato Range F.U.N.
Calcio cloruro 2 H2O Range F.U.N.
Magnesio cloruro 6H2O Range F.U.N.
Glucosio monoidrato Range F.U.N.
Glucosio anidro Range F.U.N.
Na+ Range F.U.N.
Ca2+ Range F.U.N.
Mg2+ Range F.U.N.
Cl- Range F.U.N.
Lattato Range F.U.N.
Omolarità teorica mOsm/l
pH 5.5
Controindicazioni
Non esistono controindicazioni assolute alla dialisi peritoneale.
Infezioni cutanee, ileo paralitico, recenti interventi chirurgici sull’addome, aderenze addominali, insufficienza respiratoria grave, ernia, tumori, gravidanza avanzata, gravi disordini nel metabolismo lipidico e malnutrizione costituiscono controindicazioni relative.
Posologia
La soluzione per dialisi peritoneale è utilizzabile per tutte le tecniche di dialisi peritoneale conosciute a tutt’oggi.
La posologia, la somministrazione e la tecnica utilizzata vengono stabilite di volta in volta dal medico in base alle singole necessità.
La scelta della concentrazione di Glucosio nella soluzione viene effettuata in base alla quantità di liquidi da rimuovere.
La somministrazione intraperitoneale richiede l’uso di uno speciale catetere e di un set di raccordo tra la sacca ed il catetere del paziente.
Prima dell’uso occorre riscaldare la soluzione alla temperatura corporea.
Avvertenze e precauzioni
Utilizzare solo se la confezione è integra e se la soluzione è limpida e priva di particelle visibili a occhio nudo.
Le procedure di connessione e sconnessione della sacca devono essere effettuate in asepsi.
RCP “Soluzione per dialisi peritoneale (range F.U.N)” – sistema sleep safe
Quando si utilizza la sacca con il connettore si raccomanda, prima di disconnetterla, di disinfettare la superficie esterna della sacca e del tubo.
Prima di rimuovere il cappuccio protettivo della nuova sacca, il disinfettante deve essere passato anche sulla superficie interna del connettore.
I pazienti che effettuano la dialisi presso il proprio domicilio devono essere preventivamente preparati da personale addestrato.
La preparazione si intende per una sola ed ininterrotta somministrazione.
La soluzione non deve essere utilizzata per infusione intravenosa.
L’eventuale residuo non può essere riutilizzato.
La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezione integra e correttamente conservato.
Il bilancio idro-elettrolitico dei pazienti deve essere attentamente monitorizzato.
Iperidratazione e disidratazione possono determinare gravi conseguenze come la deplezione dei fluidi corporei, lo scompenso cardiaco congestizio o lo shock.
Durante la dialisi di pazienti da insufficienza renale acuta, è necessario monitorare le concentrazioni plasmatiche degli elettroliti durante il trattamento dialitico.
In corso di trattamento dialitico cronico le condizioni del paziente, compreso il quadro emato-chimico, devono essere periodicamente valutate.
Potrebbe essere necessario reintegrare eventuali perdite di proteine, aminoacidi e vitamine idrosolubili.
Nei pazienti non diabetici i livelli glicemici variano ampiamente, probabilmente per l’intolleranza al glucosio determinata dall’uremia, il rischio di sviluppare un’iperglicemia è proporzionalmente aumentato nei soggetti diabetici ed uremici.
I pazienti affetti da diabete mellito spesso necessitano di un incremento del dosaggio dell’insulina in relazione all’apporto di glucosio della soluzione.
Interazioni
La concentrazione ematica di farmaci dializzabili può essere ridotta durante la dialisi. Se necessario potranno essere opportunamente variati i dosaggi farmacologici.
I livelli plasmatici di potassio in pazienti in terapia digitalica dovranno essere frequentemente valutati onde scongiurare il rischio di arresto cardiaco.
Quando necessario si potrà aggiungere potassio alla soluzione dialitica peritoneale.
L’aggiunta di farmaci alla soluzione potrà essere effettuata soltanto su indicazione del sanitario ed andrà accuratamente valutata.
Il pH relativamente basso della soluzione potrà richiedere l’aggiunta di sodio bicarbonato per la correzione del pH.
Per evitare la deposizione di fibrina nel catetere si potrà aggiungere eparina alla soluzione dialitica.
Durante la dialisi peritoneale dei pazienti diabetici potrà essere necessario somministrare insulina per correggere l’iperglicemia, in tal caso il farmaco potrà essere somministrato per via intraperitonele.
Effetti indesiderati
I più comuni effetti indesiderati di una dialisi peritoneale sono:
peritonite,
infezioni intorno al catetere,
dolore addominale,
diarrea, costipazione, ileo paralitico,
alterazioni metaboliche come iperglicemia, dislipidemia,
turbe del bilancio idro-elettrolitico,
perdita di proteine ed aminoacidi,
spostamento del catetere, ostruzioni e ridotta capacità di ultrafiltrazione.
Gravidanza e allattamento
Il rischio andrà valutato dal medico in base alle condizioni delle singole pazienti.
Conservazione
Non conservare al di sopra di 25°C.
Non refrigerare o congelare.
CAPD/DPCA deve essere conservata al di fuori della portata dei bambini.