CARBOPLATINO PFI EV 600MG 60ML -Effetti indesiderati

CARBOPLATINO PFI EV 600MG 60ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

La frequenza degli eventi avversi che seguono si basa su dati cumulativi di 1.893 pazienti trattati con carboplatino iniettabile come agente singolo e sull’esperienza successiva all’immissione in commercio. L’elenco viene presentato per classe di organi e sistemi, con la terminologia MedDRA, secondo la seguente frequenza: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, < 1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (< 1/10.000), e non noto (non può essere stimato sui dati disponibili).

Sistema organi e classe Frequenza Reazione Avversa
Infezioni e infestazioni Comune Infezioni*
Non noto Polmonite
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) Non noto Tumori secondari al trattamento
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune Trombocitopenia, neutropenia, leucopenia, anemia
Comune Emorragia*
Non noto Insufficienza del midollo osseo, neutropenia febbrile, sindrome emolitica–uremica, anemia emolitica
Patologie del sistema immunitario Comune Ipersensibilità, reazioni tipo anafilattoidi
Patologie del metabolismo e della nutrizione Non noto Disidratazione, anoressia, iponatriemia, Sindrome da lisi tumorale
Patologie del sistema nervoso Comune Neuropatia periferica, parestesia, diminuzione dei riflessi osteotendinei, disturbi del sistema sensoriale, disgeusia
Non noto Accidenti cerebrovascolari*, encefalopatia, sindrome da leucoencefalopatia posteriore reversibile (RPLS)
Patologie dell’occhio Comune Disturbi visivi (comprende rari casi di perdita della vista)
Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune Ototossicità
Molto raro Ipoacusia
Patologie cardiache Comune Disturbi cardiovascolari*
Non noto Insufficienza cardiaca*, Sindrome di Kounis (Angina allergica vasospastica)
Patologie vascolari Non noto Embolismo*, ipertensione, ipotensione, disordini veno–occlusivi (fatali)
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Disturbi della respirazione, malattia interstiziale polmonare, broncospasmo
Patologie gastrointestinali Molto comune Vomito, nausea, dolore addominale
Comune Diarrea, stipsi, disordini delle mucose
Non noto Pancreatite, stomatite
Patologie epatobiliari Non noto Aumento dei valori dei test della funzionalità epatica. Necrosi acuta fulminante delle cellule epatiche dopo alti dosaggi di carboplatino.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Alopecia, patologie cutanee
Non noto Orticaria, rash, eritema, prurito
Patologie muscoloscheletriche, del tessuto connettivo e delle ossa Comune Patologie muscoloscheletriche
Patologie renali ed urinarie Comune Disordini urogenitali
Non comune Anomalie della funzione renale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia
Non noto Necrosi del sito di iniezione, reazione nel sito di iniezione, stravaso nel sito di iniezione, eritema del sito di iniezione, malessere
Esami di laboratorio Molto comune Clearance renale della creatinina diminuita, aumento dell’azotemia, fosfatasi alcalina ematica aumentata, aumento delle aspartato aminotransferasi, test della funzionalità epatica anormali, sodio diminuito, potassio diminuito, calcio diminuito, magnesio diminuito
Comune Bilirubina aumentata, creatina aumentata, acido urico aumentato
* Fatale in <1%, eventi cardiovascolari fatali in <1% comprende l’insufficienza cardiaca, embolismo, e la combinazione di incidenti cerebrovascolari. Mielosoppressione La mielosoppressione rappresenta la tossicità dose–limitante del carboplatino. E’ generalmente reversibile e non cumulativa quando il carboplatino viene utilizzato come unico agente, seguendo le frequenze di somministrazione consigliate.Nei pazienti con valori basali normali, la trombocitopenia con conta delle piastrine al di sotto di 50.000/mm3 si manifesta nel 25% dei pazienti, la neutropenia con conta dei granulociti inferiore a 1.000/mm3 nel 18% dei pazienti, e la leucopenia con conta dei globuli bianchi al di sotto di 2.000/mm3 nel 14% dei pazienti. Il nadir normalmente compare al 21 giorno. La mielosoppressione può peggiorare dalla combinazione di carboplatino iniettabile con altri composti mielosoppressivi o con altre forme di trattamento. La mielotossicità è più grave in pazienti già sottoposti a trattamenti, in particolare nei pazienti con anamnesi positiva di trattamento con cisplatino e nei pazienti con insufficienza renale. I pazienti con uno stato di salute modesto hanno riportato un aumento della leucopenia e della trombocitopenia. Questi effetti, sebbene normalmente reversibili, hanno causato infezioni e complicanze emorragiche, rispettivamente, nel 4% e 5% dei pazienti trattati con carboplatino iniettabile. Tali complicanze hanno causato il decesso in meno dell’1% dei pazienti. L’anemia con valori di emoglobina inferiore a 8 g/dL è stata segnalata nel 15% dei pazienti con valori basali nella norma. L’incidenza dell’anemia aumenta con l’aumentare delle esposizioni al carboplatino iniettabile. Patologie del sistema immunitario: Reazioni tipo anafilattiche, a volte fatali, possono insorgere nei minuti successivi all’iniezione del medicinale: edema facciale, dispnea, tachicardia, calo della pressione arteriosa, orticaria, shock anafilattico, broncospasmo. Patologie del sistema nervoso: La neuropatia periferica (soprattutto parestesie e calo dei riflessi osteotendinei) è stata segnalata nel 4% dei pazienti trattati con carboplatino. Sono a maggiore rischio i pazienti di età superiore ai 65 anni, i pazienti già trattati con cisplatino e in aggiunta i pazienti trattati per periodi di tempo prolungato con carboplatino. Le parestesie presenti prima del trattamento, soprattutto se provocate dal cisplatino, possono persistere o aggravarsi durante la terapia al carboplatino (vedere anche al paragrafo 4.4). I disturbi sensori con rilevante valore clinico (ad es. disturbi della vista e modifiche del gusto) sono stati registrati nell’1% dei pazienti. La frequenza cumulativa degli effetti collaterali neurologici sembra aumentare nei pazienti trattati con carboplatino in combinazione e sembra anche essere correlata alla protratta esposizione cumulativa. Patologie dell’orecchio e del labirinto: Nel 15% dei pazienti è presente una diminuzione subclinica dell’acutezza auditiva al di fuori della soglia uditiva con insufficienza nella gamma delle alte frequenze (4.000–8.000 Hz), stabilita mediante audiogrammi. Tinnito viene segnalato comunemente. Nei pazienti che hanno sviluppato una perdita di udito in seguito alla terapia con cisplatino, tale menomazione può persistere o peggiorare. Sono stati segnalati casi molto rari di ipoacusia. Patologie cardiache: Sono stati segnalati casi isolati di eventi cardiovascolari (insufficienza cardiaca, embolismo) ed anche casi isolati di incidenti cerebrovascolari. Patologie gastrointestinali: Il vomito è segnalato nel 65% dei pazienti, di cui un terzo nella forma grave. La nausea si manifesta in un ulteriore 15%. I pazienti già trattati (in particolare in quelli già trattati con cisplatino) sembrano essere maggiormente soggetti al vomito. La nausea e il vomito si presentano generalmente solo dopo 6–12 ore dalla somministrazione di carboplatino e scompaiono entro 24 ore. Essi sono immediatamente controllati (o possono essere prevenuti) mediante il ricorso ad antiemetici. È più probabile che si manifesti il vomito quando carboplatino iniettabile viene somministrato in combinazione con altri composti emetogenici. Gli altri disturbi gastro–intestinali erano dolore nell’8% dei pazienti, diarrea, e stipsi nel 6 % dei pazienti. Patologie epatobiliari: Le variazioni della funzione epatica, nei pazienti con valori basali nella norma, comprendevano un aumento della bilirubina totale nel 5%, SGOT nel 15%, SGPT e fosfatasi alcalina nel 24% dei pazienti. Queste variazioni normalmente erano di grado modesto e reversibili nella metà circa dei pazienti. In un numero limitato di pazienti trattati con dosaggi molto alti di carboplatino e trapianto autologo del midollo osseo sono stati segnalati gravi aumenti dei valori della funzionalità epatica. Sono stati riportati, casi, di necrosi acuta fulminante delle cellule epatiche dopo alti dosaggi di carboplatino. Patologie renali ed urinarie: Quando somministrato alle dosi abituali, lo sviluppo di anomalie della funzione renale è risultato essere un evento non comune, sebbene il carboplatino veniva somministrato nei pazienti senza che questi venissero idratati con grossi volumi di liquidi e/o diuresi forzata. L’aumento della creatinina sierica è segnalata nel 6% dei pazienti, l’aumento dell’azotemia nel 14% e della uricemia nel 5% dei pazienti. Questi eventi normalmente sono di modesta entità e reversibili nella metà circa dei pazienti. La clearance della creatinina si è dimostrata essere il parametro più sensibile per l’identificazione della funzionalità renale nei pazienti trattati con carboplatino. Nel ventisette per cento (27%) dei pazienti con valore basale di 60 ml/min o maggiore, si registra un calo della clearance della creatinina durante la terapia con carboplatino. Elettroliti: Diminuzione dei livelli sierici di sodio, potassio, calcio e magnesio segnalati, rispettivamente, nel 29%, 20%, 22%, e 29% dei pazienti. In particolare, sono stati segnalati casi di iponatremia precoce. La perdita degli elettroliti è di modesta entità e nella maggior parte dei casi non causa una sintomatologia clinica. Altri effetti indesiderati Neoplasmi benigni, maligni e aspecifici (che comprendono le cisti e i polipi): Sono stati segnalati tumori acuti secondari dopo terapia di associazione con citostatici a base di carboplatino. Sono stati occasionalmente osservati casi di alopecia, febbre e brividi, mucositi, astenia, malessere e disgeusia. Sono stati occasionalmente osservati casi di accidenti cerebrovascolari (insufficienza cardiaca, embolismo). Ci sono stati casi isolati di sindrome emolitica uremica. Sono stati segnalati casi di ipertensione. Patologie sistemiche e del sito di somministrazione: Sono state segnalate reazioni nel sito di iniezione (bruciore, dolore, rossore, gonfiore, orticaria, necrosi secondaria a stravaso). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Farmaci

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