CARBOLITHIUM50CPS 150MG

TEVA ITALIA Srl

Principio attivo: LITIO CARBONATO

ATC: N05AN01 Descrizione tipo ricetta:
RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
Presenza Glutine: No glutine
Classe 1: A Forma farmaceutica:
CAPSULE RIGIDE
Presenza Lattosio: Si lattosio
CARBOLITHIUM 50CPS 150MG Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Profilassi e trattamento degli stati di eccitazione nelle forme maniacali e ipomaniacali e degli stati di depressione o psicosi depressive croniche delle psicosi maniaco-depressive. Cefalea a grappolo solo in soggetti che non rispondano ad altra terapia, a causa del basso indice terapeutico del litio carbonato.

Scheda tecnica (RCP) Eccipienti:

Antipsicotici: L’associazione con clozapina, aloperidolo o fenotiazine provoca un aumento del rischio di effetti avversi extrapiramidali e possibile neurotossicità (associazione da evitare). L’associazione con sulpiride provoca un aumento del rischio di effetti avversi extrapiramidali (associazione da evitare). L’associazione con sertindolo e tioridazina provoca un aumento del rischio di aritmie ventricolari. L’associazione con aloperidolo può provocare una sindrome encefalopatica; un tale evento (caratterizzato da debolezza, letargia, febbre, tremori, convulsioni, confusione, sintomi extrapiramidali, leucocitosi), seguito da un irreversibile danno cerebrale, si è verificato in alcuni pazienti trattati con litio contemporaneamente ad aloperidolo. Benché non sia stata sicuramente stabilita una relazione causale tra questi eventi e la concomitante somministrazione di litio e aloperidolo, i pazienti sottoposti a questa terapia combinata devono essere attentamente controllati onde svelare prontamente i primi segni di neurotossicità che impongono la sospensione immediata del trattamento. Esiste la possibilità di simili reazioni con altri medicinali antipsicotici. L’associazione con antipsicotici può mascherare i sintomi di tossicità del litio, in quanto essi possono prevenire l’insorgenza della nausea, la quale rappresenta uno dei primi sintomi dell’intossicazione da litio. Antidepressivi: L’associazione con venlafaxina può provocare un aumento degli effetti serotoninergici del litio. L’associazione con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina può provocare un aumento del rischio di effetti sul sistema nervoso centrale. L’associazione con antidepressivi triciclici può provocare un aumento del rischio di tossicità da litio. Inoltre, sintomi quali diarrea, confusione, tremori, agitazione e sindrome serotoninergica sono stati osservati durante la terapia combinata litio e inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI). Metildopa: L’associazione con metildopa può determinare un aumento della tossicità del litio (neurotossicità), anche in presenza di valori di litiemia compresi nell'intervallo terapeutico. Antiepilettici: Fenomeni di neurotossicità sono stati osservati in seguito alla somministrazione combinata di litio con antiepilettici (in particolare fenitoina, fenobarbital e carbamazepina). Alcool: L’assunzione concomitante di alcool può causare un aumento del picco plasmatico del litio. ACE inibitori: L’associazione con ACE inibitori può provocare una riduzione dell’eliminazione di litio, con conseguente aumento della litiemia. Antiaritmici: L’uso concomitante di amiodarone può provocare insorgenza di aritmie ventricolari (associazione sconsigliata). Antagonisti del recettore dell’angiotensina II: L’associazione con antagonisti del recettore dell’angiotensina II può provocare una riduzione dell’eliminazione di litio, con conseguente aumento della litiemia. Calcioantagonisti: L’uso concomitante di calcio-antagonisti (in particolare verapamil e diltiazem) può determinare neurotossicità, senza aumento della concentrazione plasmatica di litio, con sintomi quali atassia, tremori, nausea, vomito, diarrea e tinnito. Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS). Farmaci antinfiammatori non steroidei (diclofenac, ibuprofene, indometacina, acido menefamico, naproxene, ketorolac , piroxicam ed inibitori selettivi della COX2) riducono la clearance del litio, producendo un aumento della litiemia con conseguente aumento del rischio di tossicità (associazione da evitare). Durante l’assunzione concomitante di nimesulide, la litiemia deve essere attentamente monitorata. Farmaci Antinfiammatori Steroidei (Corticosteroidi): L’assunzione concomitante di corticosteroidi provoca ritenzione idrosalina, con conseguente aumento della litiemia. Diuretici: L’assunzione concomitante di diuretici dell’ansa e di tiazidici provoca una riduzione dell’eliminazione di litio con aumento della litiemia e rischio di tossicità. L’associazione con diuretici osmotici, acetazolamide, amiloride e triamterene (significativo in particolare con amiloride e triamterene) può provocare un aumento dell’escrezione di litio. In particolare, la somministrazione di un diuretico tiazidico a pazienti stabilizzati in terapia con litio determina dopo 3-5 giorni un aumento della litiemia. Minori variazioni della litiemia sono state osservate con i diuretici dell'ansa (furosemide, bumetanide ed acido etacrinico), ciò nonostante, i pazienti in terapia con tale associazione devono essere attentamente controllati. Evidenze scientifiche suggeriscono che se un paziente in trattamento con litio deve iniziare una terapia con diuretici, la dose di litio dovrebbe essere ridotta dal 25 al 50% e la litiemia misurata due volte a settimana. L’indapamide ed il litio non devono essere usati in concomitanza per una possibile tossicità del litio conseguente ad una ridotta clearance renale. I diuretici risparmiatori di potassio non aumentano la litiemia.Metoclopramide: L’associazione con metoclopramide provoca un aumento del rischio di effetti extrapiramidali. Metronidazolo: L’associazione con metronidazolo provoca un aumento della litiemia. Aminofillina e Mannitolo: L’associazione con aminofillina e mannitolo comporta una diminuzione della litiemia. Riduzione della concentrazione plasmatica e aumento dell'escrezione urinaria di litio sono state osservate in seguito alla terapia combinata con clorpromazina, acetazolamide, xantine, urea e agenti alcalinizzanti come il sodio bicarbonato. Aumenti significativi del consumo di caffè possono portare a diminuzioni nella concentrazione plasmatica del litio. Il litio può prolungare l’effetto dei bloccanti neuromuscolari. Pertanto questi farmaci dovranno essere somministrati con precauzione ai pazienti in terapia con litio.

Scheda tecnica (RCP) Composizione:

Una capsula da 150 mg contiene: principio attivo: litio carbonato (microincapsulato) 150 mg. Eccipiente con effetti noti: lattosio. Una capsula da 300 mg contiene: principio attivo: litio carbonato (microincapsulato) 300 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere 6.1.

Farmaci

TEVA ITALIA Srl

CARBOLITHIUM50CPS 300MG

PRINCIPIO ATTIVO: LITIO CARBONATO

PREZZO INDICATIVO:4,39 €

NOVA ARGENTIA SpA

LITIO CARBONATO N.A50CPR300MG

PRINCIPIO ATTIVO: LITIO CARBONATO

PREZZO INDICATIVO:5,80 €