BRIDION 10FL EV 2ML 100MG/ML -Avvertenze e precauzioni

BRIDION 10FL EV 2ML 100MG/ML Controindicazioni Posologia Avvertenze e precauzioni Interazioni Effetti indesiderati Gravidanza e allattamento Conservazione

Come nella normale pratica post-anestesia, dopo il blocco neuromuscolare, si raccomanda di monitorare il paziente nell’immediato periodo post-operatorio per escludere eventi indesiderati, tra cui la ricomparsa del blocco neuromuscolare. Monitoraggio della funzione respiratoria durante il recupero: Dopo l’antagonismo del blocco neuromuscolare i pazienti devono essere sottoposti a supporto respiratorio fino al ripristino di un’adeguata respirazione spontanea. Anche se l’antagonismo del blocco neuromuscolare è completo, altri medicinali utilizzati nel periodo peri- e post-operatorio potrebbero ridurre la funzione respiratoria e potrebbe pertanto continuare a essere necessario il supporto respiratorio. Nell’evenienza in cui il blocco neuromuscolare si ripresentasse dopo l’estubazione si deve fornire una ventilazione adeguata. Ricomparsa del blocco neuromuscolare: Negli studi clinici con soggetti trattati con rocuronio o vecuronio, nei quali sugammadex è stato somministrato usando una dose indicata per il blocco neuromuscolare profondo, è stata osservata un’incidenza dello 0,20% di ricomparsa del blocco neuromuscolare in base al monitoraggio neuromuscolare o all’evidenza clinica. L’uso di dosi più basse rispetto a quelle raccomandate può portare ad un aumento del rischio di ricomparsa del blocco neuromuscolare dopo l’antagonismo iniziale e non è raccomandato (vedere paragrafo 4.2 e paragrafo 4.8). Effetto sulla emostasi: In uno studio in volontari dosi di 4 mg/kg e 16 mg/kg di sugammadex hanno dato luogo a prolungamenti della media massima del tempo di tromboplastina parziale attivata (aPTT) rispettivamente del 17 e 22% e del rapporto internazionale normalizzato del tempo di protrombina [PT(INR)] rispettivamente dell’11 e del 22%. Questi limitati prolungamenti medi di aPTT e PT (INR) sono stati di breve durata (≤ 30 minuti). Sulla base dei data-base clinici (N=3.519) e di uno studio specifico su 1.184 pazienti sottoposti a chirurgia per frattura dell’anca/chirurgia maggiore di sostituzione di articolazione non vi era alcun effetto clinicamente rilevante di sugammadex somministrato 4 mg/kg da solo o in combinazione con anticoagulanti sull’incidenza di complicazioni emorragiche peri- o post-operatorie. In studi in vitro è stata notata un’interazione farmacodinamica (prolungamento di aPTT e PT) con gli antagonisti della vitamina K, eparina non frazionata, eparinoidi a basso peso molecolare, rivaroxaban e dabigatran. Nei pazienti sottoposti a profilassi anti-coagulazione post-operatoria di routine, questa interazione farmacodinamica non è clinicamente rilevante. Deve essere usata cautela nel considerare l’impiego di sugammadex in pazienti che ricevono una terapia anti-coagulante per una condizione preesistente o co-morbosa. Un aumento del rischio di sanguinamento non può essere escluso in pazienti: • con carenze ereditarie di fattori della coagulazione vitamina K dipendenti; • con pre-esistenti coagulopatie; • sui derivati cumarinici e con un INR superiore a 3,5; • che utilizzano anticoagulanti e assumono una dose di 16 mg/kg di sugammadex. Se c’è una necessità medica di somministrare sugammadex a questi pazienti, l’anestesista deve decidere se i benefici superano i possibili rischi di complicanza emorragiche, tenendo in considerazione la storia di episodi emorragici dei pazienti e del tipo di intervento chirurgico programmato. Se sugammadex è somministrato in questi pazienti è raccomandato il controllo dell’emostasi e dei parametri di coagulazione. Tempi di attesa per la risomministrazione di agenti di blocco neuromuscolare dopo antagonismo con sugammadex: Risomministrazione di rocuronio o vecuronio dopo antagonismo di routine (fino a 4 mg/kg di sugammadex):

Tempo di attesa minimo NMBA (agente di blocco neuromuscolare) e dose da somministrare
5 minuti 1,2 mg/kg di rocuronio
4 ore 0,6 mg/kg di rocuronio o 0,1 mg/kg di vecuronio
L’insorgenza del blocco neuromuscolare può essere prolungata fino a circa 4 minuti, e la durata del blocco neuromuscolare può essere ridotta fino a circa 15 minuti dopo la risomministrazione di 1,2 mg/kg di rocuronio entro 30 minuti dopo la somministrazione di sugammadex. Sulla base di modelli di PK (farmacocinetica) in pazienti con danno renale lieve o moderato il tempo di attesa raccomandato per il riutilizzo di 0,6 mg/kg di rocuronio o di 0,1 mg/kg di vecuronio dopo antagonismo di routine con sugammadex deve essere 24 ore. Se è necessario un tempo di attesa più breve, la dose di rocuronio per un nuovo blocco neuromuscolare deve essere di 1,2 mg/kg. Risomministrazione di rocuronio o vecuronio dopo antagonismo immediato (16 mg/kg di sugammadex): per i casi molto rari nei quali questo potrebbe essere necessario, è raccomandato un tempo di attesa di 24 ore. Se è necessario istituire un blocco neuromuscolare prima che sia trascorso il tempo di attesa raccomandato, si deve utilizzare un agente di blocco neuromuscolare non steroideo. L’insorgenza dell’effetto di un agente di blocco neuromuscolare depolarizzante potrebbe essere più lenta del previsto, poiché una frazione sostanziale di recettori nicotinici postgiunzionali può ancora essere occupata dall’agente di blocco neuromuscolare. Danno renale: L’uso di sugammadex non è raccomandato in pazienti con grave danno renale, compresi quei pazienti che richiedono dialisi (vedere paragrafo 5.1). Anestesia leggera: Negli studi clinici, all’antagonismo intenzionale del blocco neuromuscolare nel corso di anestesia, si sono occasionalmente osservati segni di un’anestesia leggera (movimenti, tosse, smorfie e suzione del tubo endotracheale). Se il blocco neuromuscolare è annullato, mentre permane l’anestesia, si devono somministrare ulteriori dosi di anestetico e/o oppiaceo, secondo indicazione clinica. Bradicardia marcata: In rari casi, è stata osservata una bradicardia marcata pochi minuti dopo la somministrazione di sugammadex per l’antagonismo del blocco neuromuscolare. La bradicardia occasionalmente può portare ad arresto cardiaco (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere attentamente monitorati per i cambiamenti emodinamici durante e dopo l’antagonismo del blocco neuromuscolare. Qualora si osservi una bradicardia clinicamente significativa si deve somministrare un trattamento con agenti anticolinergici come l’atropina. Compromissione epatica: Non essendo sugammadex metabolizzato né escreto per via epatica, non sono stati condotti studi in pazienti con compromissione epatica. I pazienti con grave compromissione epatica devono essere trattati con grande cautela. Nel caso in cui la compromissione epatica sia accompagnata da coagulopatia, vedere le informazioni relative all’effetto sulla emostasi. Utilizzo in unità di terapia intensiva: Sugammadex non è stato studiato in pazienti che hanno ricevuto rocuronio o vecuronio in una unità di terapia intensiva. Utilizzo per l’antagonismo del blocco indotto da miorilassanti diversi da rocuronio e vecuronio: Sugammadex non deve essere utilizzato per antagonizzare il blocco indotto da agenti di blocco neuromuscolare non steroidei, quali succinilcolina o composti benzilisochinolinici. Sugammadex non deve essere utilizzato per annullare il blocco neuromuscolare indotto da agenti di blocco neuromuscolare steroidei diversi da rocuronio e vecuronio, poiché, in queste circostanze non sono disponibili dati sull’efficacia e sulla sicurezza. Sono disponibili dati limitati sull’antagonismo del blocco indotto dal pancuronio, ma si consiglia di non utilizzare sugammadex in questa circostanza. Recupero ritardato: Le condizioni che determinano un prolungato tempo di circolo, quali malattie cardiovascolari, età avanzata (per il tempo al recupero nell’anziano vedere paragrafo 4.2) o stato edematoso (ad esempio grave compromissione epatica), si possono associare a tempi di recupero più lunghi. Reazioni di ipersensibilità al farmaco: I medici devono essere preparati all’eventualità di reazioni di ipersensibilità al farmaco (incluse reazioni anafilattiche) e adottare le necessarie precauzioni (vedere paragrafo 4.8). Pazienti che devono seguire una dieta povera di sodio: Ciascun mL di soluzione contiene fino a 9,7 mg di sodio. I prodotti contenenti una quantità di sodio pari a 23 mg sono ritenuti essenzialmente “privi di sodio”. Se si deve somministrare una quantità di soluzione superiore ai 2,4 mL, occorre considerare questo dato per i pazienti che devono seguire una dieta a basso contenuto di sodio.

Farmaci

MSD ITALIA Srl

BRIDION10FL EV 2ML 100MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: SUGAMMADEX

PREZZO INDICATIVO:1.221,31 €

MSD ITALIA Srl

BRIDION10FL EV 5ML 100MG/ML

PRINCIPIO ATTIVO: SUGAMMADEX

PREZZO INDICATIVO:3.053,24 €